E’ oggi la vigilia del giorno più importante per gli sportivi cristiani del territorio reatino. Domani, 1 giugno, si aprirà il Giubileo che il vescovo Domenico Pompili ha voluto dedicare alla memoria di Andrea Milardi, colonna dello sport amarantoceleste. “Il Giubileo evoca il senso della festa, ma è anche la strada per reinterpretare il mondo dello sport – ha dichiarato Monsignor Pompili - come uno spazio franco che ci consente di vivere una esperienza umana per se stessa. Lo sport che vogliamo festeggiare è quello che ciascuno può fare e che gli consente di sperimentare il proprio corpo, la propria fisicità, all'interno di una competizione che lo mette in relazione con gli altri e lo aiuta ad uscire fuori, come singolo anche insieme alla squadra. Lo sport è un mondo che galvanizza tutti e può dare la spinta a promuovere il nostro territorio. Il Giubileo con gli sportivi sarà l’inizio di un cammino che deve trovare sempre migliori occasioni per ritrovarsi insieme. Sebbene la ricchezza delle discipline sportive vada preservata, sarebbe miope pensare di andare alla battaglia ognuno per proprio conto, dobbiamo trovare il modo per mettere a sistema questa grande risorsa che è per la nostra città lo sport”.
Le federazioni sportive territoriali si raduneranno in due cortei, uno al parco del Coriandolo alle 14 e uno in piazzale Adolfo Leoni, di fronte al campo scuola alle 14.30 dove i cortei si uniranno per accedere a piazza Vittorio Emanuele, centro della cerimonia di apertura del Giubileo con gli Sportivi. La fiamma sarà accesa da Giancarlo Peris, teodoforo che venne scelto per accendere il tripode nello Stadio Olimpico alla XVII edizione dei giochi
olimpici che si tennero a Roma nel 1960. Il professor Peris era allora uno studente di Civitavecchia che in quell'anno aveva vinto i campionati nazionali studenteschi nei 1000 metri. Alla scelta di Peris come tedoforo, il CONI aveva affiancato quella del leggendario e ormai quarantenne discobolo Adolfo Consolini, per pronunciare il giuramento olimpico. Una simbologia: storia e futuro del nostro sport uniti per celebrare il presente, una simbologia che si rinnoverà nel 1 giugno reatino grazie all’intervento del professor Peris e di due bambini, di cui uno diversamente abile, a simboleggiare il passato, il futuro e l’accessibilità dello sport per tutti.
In piazza Vittorio Emanuele II si terrà la preghiera dello sportivo e l’introduzione alla giornata da parte del Vescovo, accompagnata dalla musica di un composizione di ottoni della sede reatina del Conservatorio di Santa Cecilia, diretta da Alessandro Verrecchia. Poi il vero momento giubilare: il passaggio per la Porta Santa della Cattedrale di Santa Maria.Una cinquantina i volontari coinvolti, provenienti dall’organizzazione del Meeting di atletica e dalle associazioni cattoliche del territorio.
Chi vorrà, potrà poi prendere parte alla corsa non agonistica che partendo da piazza Vittorio Emanuela giungerà fino al Pattinodromo, l’impianto polivalente al centro della cittadella dello sport reatino, altro luogo cruciale per lo sport a Rieti. Presso l’impianto diverse società si esibiranno, tra queste: pattinaggio artistico e velocità, ginnastica ritmica ed arti marziali, basket in carrozzina, calcio e rugby in un ulteriore momento di festa e di condivisione.
Per consentire a tutto il popolo degli sportivi (praticanti e non) di prendere parte agevolmente al momento conviviale finale, la ASM ha messo a disposizione un servizio navetta che praticherà il circuito Pattinodromo, Parco del Coriandolo, Stadio Guidobaldi, a partire dalle 18.30.
La Scuola media A. M. Ricci si è aggiudicata anche quest'anno un posto nel podio alle Finali Nazionali Studentesche di Rugby svoltosi sabato scorso a Fano. Bravissimi i ragazzi reatini che allenati dal Prof. Capalbo hanno battuto le rappresentative scolastiche dell'Emilia Romagna (7-3) e del Molise (8-0).
Vinti in semifinale dal Veneto per 8 a 0, i nostri hanno conquistato il terzo posto con una schiacciante vittoria sulla squadra de l'Aquila (8-1), dando prova di grande determinazione e spirito di squadra. Infatti la composizione reatina era priva di due importanti titolari.
In campo erano schierati: Sielli, Fiocco, Cortesi, Langone, Luzzi, D'Intino, Nacchia, Pezzotti, Peron, Angelucci, Rosati e Dionisi. Nella classifica finale primo è risultato il Veneto seguito da Lombardia, Lazio, Abruzzo, Marche, Piemonte e, a seguire tutte le altre regioni.
Il Real Rieti calcio a 5 è in finale scudetto. La squadra amaranto celeste allenata da Mario Patriarca, al quinto anno in serie A, è ad un passo dal coronamento di un sogno bellissimo. Il sodalizio del presidente Roberto Pietropaoli, dopo un percorso continuo di crescita, ha anche ottenuto, lo scorso 23 dicembre, la vittoria della Winter Cup, una delle quattro coppe federali e primo trofeo messo in bacheca nella massima serie. Dopo aver vinto gara 1 in trasferta contro Asti, questa sera la squadra amaranto celeste sarà impegnata a Teramo in gara 2 e la partita verrà trasmessa in diretta su RaiSport 2 alle ore 20.45.
E' stato presentato nel salone papale del vescovado di Rieti il Giubileo con gli sportivi in programma il 1 giugno. Il vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili ha spiegato la volontà che ha mosso la decisione di dedicare il Giubileo allo sport: “Il Giubileo evoca il senso della festa, ma è anche la strada per reinterpretare il mondo dello sport come uno spazio franco che ci consente di vivere una esperienza umana per se stessa. Lo sport che vogliamo festeggiare è quello che ciascuno può fare e che gli consente di sperimentare il proprio corpo e la propria fisicità, all’interno di una competizione che lo metta in relazione con gli altri e lo aiuti ad uscire fuori come singolo anche insieme alla squadra. Lo sport è un mondo che galvanizza tutti e può dare la spinta a promuovere il nostro territorio. Il Giubileo con gli sportivi sarà l’inizio di un cammino che deve continuare e trovare sempre migliori occasioni per ritrovarsi insieme. Sebbene la ricchezza delle discipline sportive vada preservata, sarebbe miope pensare di andare alla battaglia ognuno per proprio conto, dobbiamo trovare il modo per mettere a sistema questa grande risorsa che è per la nostra città lo sport”. A presentare il programma è stato Don Fabrizio Borrello “I luoghi geografici della manifestazione giubilare vanno a collegare gli spazi simbolo dello sport in città. Si partirà dall’area del campo scuola Guidobaldi e dall’area di viale Fassini. La giornata si concluderà presso gli impianti sportivi di Campoloniano. I due cortei iniziali procederanno verso piazza Vittorio Emanuele dove ci sarà l’accensione del tripode. Ad accenderlo saranno due bambini come simbolo del futuro dello sport, uno di loro è diversamente abile, a sottolineare come lo sport sia accessibile a tutti.” Una composizione di ottoni dell’Accademia di Santa Cecilia, diretta da Alessandro Verrecchia, suonerà l’inno del Giubileo, l’inno d’Italia e l’inno d’Europa. A seguire ci sarà la preghiera del Vescovo. Il passaggio attraverso la porta Santa darà il senso all’esperienza giubilare. Infine una corsa non competitiva fino al pattinodromo consegnerà un altro momento di festa, dove avremo modo di assistere a performance sportive sia con atleti normodotati che con atleti diversamente abili. Il presidente regionale del Coni Lazio, Riccardo Viola, ha voluto ricordare Andrea Milardi, ispiratore della manifestazione e ha incitato i rappresentanti delle federazioni sportive locali a pensare al futuro. “Pensiamo ai giovani e allo sport, ricordiamo Andrea ed andiamo avanti in uno spirito solidale. Come alcuni sport hanno adottato il terzo tempo, questo dovrebbe appartenere a tutti noi. C’è un vecchio proverbio Masai che recita: Se vuoi arrivare primo corri da solo, se vuoi andare lontano cammina insieme. Questo è quello che dovremmo fare. Occasioni come il Giubileo con gli Sportivi che ci consentono di stare insieme, fanno bene a tutti. Su certi aspetti valoriali, come lo stare insieme, l’amicizia, l’integrazione, dobbiamo viaggiare tutti insieme. Il Coni c’è con tutta la sua struttura ed è pronto a dare una mano”.