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La giunta, su proposta dell’assessore allo Sport Vincenzo Di Fazio, ha dato il via libera agli interventi, per complessivi 90mila euro, che consentiranno il definitivo conseguimento delle certificazioni di agibilità per 4 impianti sportivi di proprietà dell’Amministrazione comunale. Si tratta del Pala Cordoni, dello stadio di atletica “R. Guidobaldi”, del Bocciodromo e dello stadio Fassini.
La prima fase degli interventi, già finanziata, consentirà di effettuare delle migliorie necessarie per il definitivo conseguimento delle certificazioni. Il Comune sta reperendo risorse per compiere ulteriori interventi di ammodernamento degli impianti sportivi per circa 200mila euro. (sabinatv.it)
Fara in Sabina, alla Granfondo successi di Fedele e Pisani. Assegnate le maglie ai campioni italiani
A Fara in Sabina il campionato italiano granfondo e medio fondo FCI, giornata indimenticabile
Passo Corese (Ri) – Una magnifica giornata. Piena di sole, di lingue e dialetti, colori, entusiasmo e passione. E con numeri da capogiro. In estrema sintesi è questa la cifra finale dell’undicesima edizione della Granfondo Internazionale Città di Fara in Sabina “VOLCHEM”, gara che ha assegnato i titoli di campione italiano di granfondo e mediofondo FCI.
Partiamo dai partecipanti. Iscritti in 1600, tondi tondi, sono stati 1293 a prendere il via stamattina, divisi in due gruppi. Quelli impegnati a darsi battaglia per la conquista della maglia tricolore FCI e quelli di tutti gli altri Enti della Consulta, scattati dieci minuti dopo. Con più calma, infine, sono partiti i cicloturisti, una cinquantina con ogni tipo di bicicletta ed un progetto di 38 chilometri di percorso su e giù per la Sabina.
Le gare sono state un po’ la fotocopia una dell’altra; la medio fondo ha visto l’arrivo in coppia di Manuel Fedele e Davide D’Angelo, entrambi del Team Go Fast. I due si sono involati a più di trenta chilometri dal traguardo. Poi la difficile decisione su chi avrebbe conquistato la maglia tricolore, visto che i due corridori appartengono alla stessa categoria oltre che alla stesa squadra; la cronaca consegna comunque il successo e il titolo di campione italiano a Manuel Fedele.
La gran fondo si è sviluppata su una fuga a tre, iniziata lontanissimo dal traguardo. Protagonisti; Roberto Cesaro, poi costretto ad arrendersi il salita, ed i compagni di squadra Michele Scotto D’Abusco e Vincenzo Pisani, del Team Terenzi. Per sottolineare il valore dell’imprese del terzetto iniziale e poi della coppia al traguardo va detto che la loro fuga è iniziata a ben 110 chilometri dalla meta. La gara ha visto il successo di Vincenzo Pisani, quasi mano nella mano con Michele Scotto D’Abusco.Appartenendo a due diverse categorie la maglia tricolore l’hanno così conquistata tutti e due. Nella corsa degli Enti il successo è stato conquistato da Stefano Borgese(granfondo), che ha firmato una cavalcata solitaria, altrettanto bella, di 110 chilometri.
La cronaca della Granfondo Fara Sabina
Il via è stato dato dal sindaco di Fara Sabina, Davide Basilicata, dal presidente della FCI Renato Di Rocco, dal presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, il presidente del CRL Antonio Mauro Pirone. C’erano anche tanti beniamini del pubblico, da Gigi Sgarbozza, che si è impegnato nella cicloturistica, ad Alessandra Sensini, medaglia d’oro, argento e bronzo a diverse Olimpiadi, oltre a Titoli mondiali ed Europei in gran quantità. La campionessa di windsurf ha pedalato con un assistente speciale; Gianluca Santilli, presidente della SAN FCI. Quindi Luigi Bielli, collaboratore di Fausto Scotti nella nazionale italiana di ciclocross, che a Fara Sabina ha accompagnato una squadra molto particolare; la squadra dell’Università Luiss composta da sette corridori, tutti studenti dell’ateneo in cui si praticano istituzionalmente ben 14 diverse discipline sportive. Di tutto il programma di sport ci parla Madalina Circea, tre lingue perfettamente parlate, oltre al rumeno sua lingua madre: “il programma è bellissimo – ha detto a fine gara – in bicicletta facciamo due uscite a settimana tutti insieme e Luigi Bielli ci segue negli allenamenti. Cicli Montante ci assiste in tutto così come l’Università che si impegna molto per lo sport”. Proprio un bel progetto quello dell’università della Confindustria che vanta la squadra di basket addirittura in serie B.
Alla partenza si è visto anche il professionista Jakub Marekzo, della Southeast Venezuela. Altre immagini da consegnare alla storia di questo bellissimo campionato italiano: l’arrivo ripetuto di Manuela Lezzerini, per ragioni televisive. Stefano Colegè, con un passato da sogno tra i professionisti e neo campione italiano, Sabrina Di Lorenzo, che ha festeggiato il compleanno in bicicletta, il pubblico delle grandi occasioni, lo spot di Luigi Bielli sulla campagna : “io mi faccio notare.. e tu?” in favore della sicurezza in bicicletta. Poi Laura Multineddu che, invece dello scudetto tricolore, suo malgrado si è cucita addosso cerotti un po’ ovunque e infine l‘assessore a pedali, Marco Marinangeli che, come sempre, vince la sua personalissima gara nel non farsi raggiungere dai corridori della granfondo, lui che pedala la medio fondo.
Tutti i campioni italiani
Granfondo
ELMT: Fabrizio Venezia (Team Terenzi)
M1: Michele Scotto D’Abusco (Cicli Terenzi)
M2: Vincenzo Pisani (Team Terenzi)
M3: Francesco Pizzo (Città di Misterbianco)
M4: Antonio Tondi (Sca Offfida)
M5: Giovanni Riccioni (Vale Siciliana)
M6: Giancarlo Meloni (Il Fornaio Atzori)
M7: Luciano Placidi (Vigili del Fuoco)
W1: Elena Cairo (AS Roma Ciclismo)
W2: Barbara Genga (Fausto Coppi)
Mediofondo
M1: Manuel Fedele (Team Go Fast)
M2: Emanuele Marianeschi (Vigili del Fuoco)
M3: Fabrizio Giardini (Monarca Trevi)
M4: Fabio Giusti (Effetto Ciclismo)
M5: Stefano Colagè (Team Bike Emotion)
M6: Giovanni Riccioni (Fausto Coppi)
M8: Ruggero Gialdini (Guidizzolo)
W1: Valentina Pezzano (AS Roma Ciclismo)
W2: Emanuela Lezzerini (AS Roma Ciclismo)
EWS: Calzoni Sonia (Esercito)
Il Cagliari ha conquistato la “Scopigno cup” edizione numero 24. La squadra sarda ha sconfitto 3-0 in finale la Lazio, grazie alle reti prodotte da Manca e Porcheddu nel primo tempo e da Ruggeri nel finale di gara. Buona la prestazione dell’undici allenato da Marco Cossu: il Cagliari ha corso pochissimi pericoli contro i biancocelesti e ha mostrato buone individualità, su tutte proprio quella dell’attaccante Manca. Per la cronaca in semifinale i laziali avevano sconfitto 2-1 la Dinamo Kiev, mentre la formazione rossoblu aveva avuto la meglio ai calci di rigore nella sfida contro L’Aquila (4-3). Prima della finalissima è stato premiato Fabrizio Castori, allenatore del Carpi. A lui è stato assegnato il premio come miglior allenatore di serie B della scorsa stagione con la seguente motivazione: “Castori è un tecnico che ha fatto la gavetta passando dalla promozione fino a giungere alla serie A inanellando continue vittorie. Esempio di allenatore che ha accettato la panchina del Carpi senza imporsi sul suo staff, accettando altresi quello messo a disposizione dalla società con il quale ha collaborato in maniera proficua. Apprezzato per sue doti umane e caratteriali, ha lasciato un segno indelebile a Carpi con la storica promozione in serie A”. Da annotare che prima dei fischi iniziali di semifinali e finali è stato osservato un minuto di silenzio per onorare la memoria di Andrea Milardi, papà dell’atletica reatina scomparso a 70 anni dopo una lunga malattia che non gli aveva comunque impedito di essere sempre presente quando c’era da vivere lo sport.
Sarà una corsa a due per gli Europei Allievi del 2018. A distanza di cinque anni dagli Europei Juniores del 2013, lo stadio Guidobaldi potrebbe tornare ad ospitare una manifestazione continentale.
C’è però da vincere la concorrenza della città ungherese di Gyor, l’altra candidata, che il prossimo anno organizzerà il Festival Olimpico Europeo Giovanile (Eyof). L’assegnazione avverrà nel corso del consiglio della Eaa del 22-24 aprile ad Amsterdam e nelle prossime settimane a Rieti ci sarà la visita della commissione di valutazione.
Da quanto dichiarato dal presidente Fidal Alfio Giomi, sarà massimo l’impegno della federazione italiana nel sostenere la candidatura della nostra città, fino al punto di chiedere all’Ungheria di rinunciare al 2018 e rinviare al 2020. Tutta l’atletica locale si augura che dopo la sconfitta della candidatura per il 2016 stavolta si possa festeggiare l’assegnazione di questa kermesse, che porterebbe in città almeno duemila persone tra tecnici, dirigenti e addetti ai lavori, e che darà ulteriore lustro alla tradizione di Rieti.