“Da Dirigente ad Imprenditore Sociale”
Destinatari
Dirigenti, Tecnici, Operatori e Educatori Sportivi delle ASD Laureati in Scienze Motorie e Sportive e Diplomati I.S.E.F.
Roma – 7 Novembre 2015
CONI Lazio – Via Flaminia Nuova 830
Ore 16.00 Accredito dei Partecipanti
Ore 16.15 Apertura
Dott. Riccardo Viola Presidente CONI Lazio
Dott.ssa Cristina Chiuso Delegato CONI Roma
Prof. Roberto Tasciotti Direttore Scientifico SRdS Lazio
Ore 16.30 Profili contabili e tributari delle asd. Le ultime novità fiscali
Dott. Celestino Bottoni Consulente Tributario – Docente SRdS
Ore 18.30 Il lavoro sportivo, dal volontariato all’aspetto ludico, problematiche connesse
Avv. Giovanni Fontana Avvocato - Docente Diritto Sportivo SRdS
Per partecipare è necessario far pervenire la scheda di adesione entro il 05/11/2015 ai seguenti indirizzi email:
Per ulteriori informazioni rivolgersi al CONI SRdS Lazio Tel. 063231153 - CONI Point Frosinone Tel. 063231153
CORSO 1° LIVELLO PER FSN/DSA
PROGRAMMA
Sede: ROMA - CONI LAZIO – Via Flaminia Nuova 830
* 24 OTTOBRE – ORE 09.00 – 13.00 Le basi della prestazione e la progettazione
Valutazione dell’allenamento sportivo
Prof. Attilio Lombardozzi
* 26 OTTOBRE – ORE 16.00 – 19.00 La mobilità articolare - La resistenza
Prof. Romano Mezzetti
* 9 NOVEMBRE – ORE 16.00 – 19.00 La forza e la velocità-rapidità
Prof. Paolo Pasqualoni
* 11 NOVEMBRE – ORE 16.00 – 19.00 Come motivare gli atleti
Come comunicare efficacemente
Prof. Roberto Tasciotti
* 16 NOVEMBRE – 0RE 16.00 – 19.00 Le competenze pedagogiche del tecnico
Prof. Antonino Mancuso
* 21 NOVEMBRE – ORE 09.00 – 13.00 Il processo insegnamento – apprendimento
Come osservare atleti e squadre
Prof. Fabrizio Maria Pellegrini
* 23 NOVEMBRE – ORE 16.00 – 19.00 Sviluppo motorio e capacità coordinative
Prof. Roberto Tasciotti
* 30 NOVEMBRE – ORE 09.30 – 13.30 Laboratorio in palestra
Prof. Romano Mezzetti
Nell’anno scolastico 2014/2015 è stata introdotta nell’ordinamento scolastico italiano una tipologia di corso di studi completamente innovativa all’interno dei licei scientifici. Si tratta dell’indirizzo sportivo, che nella nostra regione conta venti istituti, nove statali e undici paritari. L’Ufficio Scolastico Regionale e il CONI Lazio hanno collaborato per la formazione dei dirigenti e dei docenti di tutte le discipline dei licei sportivi, in parte con lezioni frontali, in parte con i laboratori, che hanno avuto per tema i contenuti del primo biennio delle aree disciplinari, le proposte di moduli interdisciplinari e infine delle aree tematiche. Alla fine dell’ultimo laboratorio sono stati interscambiati numerosi moduli transdisciplinari, strutturati dai corsisti. La transdisciplinarietà è appunto il metodo di approccio alle conoscenze delle sezioni sportive, e questa caratteristica ha spianato la strada una programmazione congiunta a livello regionale che è un’innovazione nella didattica della scuola italiana, anche perché porta a una forma unificata di valutazione. Non si tratta della sola nota positiva introdotta dai licei sportivi; infatti emerge da una ricerca pubblicata di recente dell’USR come gli studenti di questi ultimi abbiano delle performance più elevate dei loro colleghi dei licei con potenziamento sportivo (tradizionali con una quota di autonomia del 20% in senso sportivo), ma anche di altri indirizzi. Per questo il modello del liceo sportivo del Lazio, si afferma nella ricerca, andrebbe esteso a livello nazionale, avendo inoltre dimostrato di essere in grado di facilitare gli alunni nel conciliare i tempi della scuola e i tempi dello sport. Per i dettagli dello studio http://www.usrlazio.it/index.php?s=1052&wid=3028
Dal 2005, quando era ancora limitato alla provincia di Roma, il progetto più longevo del Coni Lazio a oggi è entrato in oltre 800 scuole medie per parlare di sport a 65mila studenti. E anche se molte cose sono cambiate nel nostro Paese nell’ultima decade, alcuni allarmi restano pericolosamente alti. La sedentarietà, il drop out sportivo, le difficoltà che incontra lo studente-atleta a conciliare la sua doppia veste, l’alimentazione scorretta e il fenomeno “bullismo” ancora molto diffuso, tengono in allarme e rappresentano il frutto di un sistema vetusto e difficile da scardinare. Mentre, di contro, sono aumentati in proporzione i divertissement che allettano i ragazzi appena varcata la soglia dell’adolescenza, proiettandoli in una meta-realtà dove l’approccio virtuale ha spesso il sopravvento. Per questo il sottotitolo che ha fatto da corredo all’ultima edizione del progetto del CONI Lazio ha puntato decisamente sugli “stili di vita” per poi legarsi all’attività fisica, che rimane l’unico antidoto a un invecchiamento precoce, del corpo e della mente. E’ stato introdotto l’argomento della sana alimentazione, accessorio importantissimo nel quadro complessivo del benessere individuale. Affrontare il discorso dell’attività fisica in età giovanile come elemento di crescita personale, ancor prima che di pratica sportiva propriamente detta, è un modo per coinvolgere gli studenti con un messaggio polivalente, che affianca all’emozione dell’incontro con il Campione, la consapevolezza che alla lealtà, all’impegno, alla perseveranza e al rispetto da sempre al centro del progetto dei “Valori nello Sport”, era giunto il momento di aggiungere uno spazio dedicato alla prevenzione, che aiuti a far crescere meglio i cittadini di domani. (nella foto: Gabriella Bascelli con gli alunni del "Cristo Re" di Roma)
Cinque ragazzi della casa famiglia “Murialdo” di Viterbo assisteranno alla gara Roma-Empoli in programma sabato all’Olimpico. “Dopo i “Luoghi di sport” progetto con cui a luglio abbiamo facilitato la pratica sportiva a cento giovani in situazioni di grave precarietà tra Roma e Viterbo, riprendiamo un discorso che ci sta molto a cuore, quello della vicinanza alle persone meno fortunate e in difficoltà” afferma Riccardo Viola presidente del CONI Lazio “ringrazio il presidente Malagò e la CONI Servizi per aver subito accolto la nostra proposta che vedrà altri appuntamenti di questo tipo e la delegazione CONI di Viterbo che ha fatto da tramite.” Stavolta i ragazzi provengono dalla struttura viterbese Murialdo Onlus (nella foto), attiva dal 1984, che si occupa di disagio giovanile attraverso un percorso con vari sbocchi: dall’accoglienza diretta all’affidamento familiare; dalla possibilità di seguire gli ospiti, una volta raggiunta la maggiore età attraverso la sistemazione in un appartamento-ponte adatto a chi studia o si sta inserendo nel mondo del lavoro all’assistenza part-time con incontri pomeridiani a carattere di prevenzione, rivolti a chi ha problematiche anche scolastiche legate al bullismo. “Naturalmente, lo sport occupa un posto importante nella nostra scala valoriale, e siamo in contatto con alcune associazioni sportive sul territorio – spiega Diana Dimonte, responsabile dell’Associazione che accompagnerà i ragazzi – ovvio che calcio sia in cima alle preferenze, ma abbiamo provato anche il rugby e la pallavolo, mentre la palestra è l’occupazione preferita dai più grandi. Vivere la partita allo stadio per questi ragazzi sarà un’esperienza nuova e sicuramente fonte di grande eccitazione.”