
Sbarca al liceo il progetto del Coni Lazio, che festeggia nel 2015 dieci anni di vita e di attività nelle scuole di tutta la regione. Domani giornata speciale dedicata ai ragazzi dei liceo”P. Ruffini” di Viterbo, istituto a indirizzo sportivo che in occasione della “Settimana del recupero”, dedicata a incontri e iniziative finalizzate alla “valorizzazione e incremento delle eccellenze”, ha scelto di dedicare una conferenza sulle tematiche relative ai valori dello sport e alla valenza sociale che queste contribuiscono a creare nella società.
L’invito giunge dal dirigente scolastico prof.ssa M. Antonietta Bentivegna, che con una delegazione di ragazzi aveva preso parte anche a “Emozione Lago” lo scorso mese di ottobre a Bolsena (foto). “I Giovani incontrano i Campioni”, forte dell’esperienza maturata negli anni in centinaia d’istituti scolastici secondari di I grado, farà il suo debutto nell’Aula Magna del primo liceo sportivo del viterbese domani mattina alle 10 per discutere di doping e sani e corretti stili di vita con Felice Pulici e con il cardiochirurgo Enzo Loiaconi, membro della Commissione Antidoping della Federcalcio. Parteciperanno all’incontro il presidente Riccardo Viola e il delegato Coni di Viterbo Alessandro Pica.

Il 24 e 25 gennaio al Palazzetto dello Sport di Monterotondo Scalo si è svolto il 30° CAMPIONATO NAZIONALE JUDO CSEN, organizzato dal C.S.E.N. NAZIONALE in collaborazione con l’ OLIMPIA CLUB Monterotondo e il Comitato Regionale Lazio Judo FIJLKAM . Ha patrocinato l’evento il C.O.N.I. REGIONALE LAZIO , la FIJLKAM Nazionale, il C.R.Lazio Judo FIJLKAM e l’Assessorato allo Sport del Comune di Monterotondo. La manifestazione ha registrato nelle due giornate di gara oltre 600 atleti appartenenti a circa 70 società provenienti da tutte le regioni d’Italia. Nella giornata di sabato si sono affrontati gli atleti delle categorie Juniores , Seniores e Master, gara questa di ottimo livello tecnico che ha visto primeggiare l’OLIMPIA CLUB Monterotondo davanti al C.S. BUDOKAI Avezzano, all’Olympia Sport Roma , alla Rappresentativa CSEN di Malta e SAKURA JUDO Perugia. Il giorno successivo ha visto protagonisti gli Esordienti A e B ed i Cadetti. Ancora in evidenza gli atleti dell’Olimpia Club prima classificata anche in questa seconda giornata che vede al secondo posto J. C. POMEZIA, al terzo ROMA LE TORRI davanti a A.S. BORGO PRATI e GIM LINE. Il Trofeo ASSOLUTO per CLUB delle due giornate di gara è andato alla A.S.D.OLIMPIA CLUB MONTEROTONDO del Direttore Tecnico Stefano Zega.
Alla manifestazione è intervenuto il presidente regionale C.O.N.I. Lazio Riccardo Viola, che ha premiato i vincitori insieme al vice presidente nazionale C.S.E.N. Mario Pappagallo e all’Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili Riccardo Varone. La gara sarà criterio di selezione per il XXXI° MALTA INTERNATIONAL JUDO OPEN che si svolgerà a Malta dal 4 all’8 Marzo 2015 e gli atleti scelti dal D.T.N. Stefano Zega, faranno parte della Rappresentativa Nazionale C.S.E.N. fortemente voluta dal Presidente Nazionale C.S.E.N. Prof. Francesco Proietti. Appuntamento alla prossima edizione.

Dalle pedane di Barcellona ai banchi della “Balabanoff”. E’ tornata pochi giorni fa dalla Catalogna Francesca Quondamcarlo (nella foto con le compagne Bianca Del Carretto, Mara Navarria e Rossella Flamingo), dove con la squadra azzurra di spada ha conquistato un meraviglioso secondo posto in coppa del mondo e martedì prossimo 3 febbraio di sicuro questo sarà tra gli argomenti di conversazione con gli studenti della scuola media romana del IV municipio nell’ambito del progetto “I Giovani incontrano i Campioni”, il progetto del Coni Lazio che promuove lo sport e le pratiche di un corretto stile di vita tra i giovani della nostra regione. Francesca già da qualche anno ha aderito all’invito del Comitato e sa come conquistare l’attenzione degli studenti portando con sé i “ferri” del mestiere e raccontando il mondo visto da una maschera. Il giorno successivo sarà la volta del Comprensivo “Uruguay” di via di Settebagni che riceverà la visita di Valentina Landri, atleta della Nazionale di pallamano e dell’Esercito-Futura Roma, la squadra della capitale che sta portando avanti il Progetto Olimpico. Giovedì 5 febbraio la scena si sposta, ma non di molto. Si rimane a Roma, precisamente al municipio XIV, dove in via Appiano presso la “I.C. D.R.Chiodi” sarà di scena Cristina Chiuso, ex-recordwoman della velocità del nuoto azzurro e oggi giornalista e commentatrice televisiva per Sky e Rai. La settimana si chiuderà venerdì 6 febbraio all’I.C. “Giuliano” di Latina dove arriverà Francesco Biribanti, che dopo una carriera ventennale in una decina di squadre della top volley italiana, ha scelto Latina per insegnare ai più giovani.

Dal 19 al 22 febbraio 2015 l’ASD Pian Due Torri Pattinaggio in collaborazione con FIHP Lazio e Libertas organizza la terza edizione del trofeo internazionale di pattinaggio artistico a rotelle ROMA 2015, COPPA LIBERTAS aperto alla specialità del singolo, coppia danza, coppia artistico, solo dance, inline, gruppi. Inoltre verrà organizzato un torneo di Hockey Inline su invito. Le gare si svolgeranno su due piste ad Ariccia (Roma): il PalaKilgour (pista in legno 22x40), ed il PalAriccia (pista in cemento 20x40).
Contestualmente al Trofeo Internazionale Roma 2015 è prevista una competizione di carattere nazionale, la Coppa Libertas 2015, dedicata alle categorie promozionali dei singoli e dei gruppi. Il concetto dietro quest’idea è quello che lo sport è uguale per tutti, per tutti è una sfida contro se stessi, sia per i campioni affermati, che per i ragazzi che iniziano un’attività sportiva o per coloro che un po’ avanti con gli anni vogliono mettersi ancora alla prova. Per questo motivo gli atleti e le squadre che parteciperanno alla Coppa Libertas potranno prendere parte alla cerimonia di apertura del Trofeo Internazionale Roma 2015. Ogni società è invitata a partecipare portando una bandiera o uno stendardo societario.
Info e contatti su www.pattinaggioroma.it

Quando la conosci, il primo pensiero che ti passa per la testa è "ma come farà a immagazzinare tutto l'ossigeno che serve per andare così sotto?". E già, perchè Alessia Zecchini, a dispetto di una struttura filiforme, esile come una promessa, vanta un record del mondo CMAS di profondità di - 81 metri, stabilito nel 2013, mentre solo pochi mesi fa, a Cagliari, ha ritoccato il primato italiano di apnea statica, che già le apparteneva, fissandolo a 6' e 49''. "Non è poi molto - ha cercato di spiegare stamattina ad una platea un po' incredula, composta dagli alunni della SMS "Rosario Livatino" di Ladispoli, plesso del comprensivo "Ladispoli 1" nell'ambito de "I GIOVANI INCONTRANO I CAMPIONI"- e in effetti potrei anche migliorare, ma la statica è davvero noiosa e per me è complicato mantenere la concentrazione necessaria". Bastano poche battute per capire i tratti salienti del carattere di questa solare ventiduenne romana che si è innamorata del mare da bambina, durante una vacanza in Grecia, nuotando con le tartarughe. "Ma non hai mai paura?" gli chiede subito il più intraprendente, interpretando il pensiero di molti. "La paura fa parte della vita, come ogni altro sentimento. Non la potrai mai eliminare, ma si può imparare a gestirla." "A cosa pensi quando sei là sotto" incalza subito un altro. "Non hai molto tempo per pensare - è la replica di Alessia - perchè in quei momenti la concentrazione è al massimo. Qualcuno addirittura utilizza tecniche di gestione del respiro vitale (prana yoga), che insegna a controllare la respirazione e la mente." Mentre rifletto sulla nozione di respirazione addominale, che spiegherebbe la capacità di mantenere il fiato e la concentrazione cosi a lungo anche a chi non possiede la gabbia toracica di un lottatore di sumo, è già tempo per altre curiosità. "Esiste il doping nella tua disciplina?" spara uno dalle retrovie. La Zecchini non si scompone. "Certo, e si chiama..ossigeno. Tra i più forti apneisti al mondo, principalmente russi e soprattutto in passato, era piuttosto frequente concedersi prima di una gara qualche boccata da una bombola ad alto flusso. O2 puro che arricchisce il sangue senza lasciare tracce". Tra una domanda sull'alimentazione corretta "una volta si pensava che a digiuno per l'atleta era meglio, ma l'organismo sottoposto allo stress di una gara ha bisogno di zuccheri; quindi via libera ai carboidrati" e curiosità strettamente femminili "ma come fai se hai il ciclo?"; risposta: "faccio finta di niente", inevitabilmente si finisce per tornare sul tema più caldo. "Che pericolo corre chi fa questo sport?". Alessia non si nasconde: "in un paio di occasioni, una volta risalita da un'immersione, ho avuto piccoli svenimenti. E' per questo che nel corso delle gare sei sempre assistito da un'equipé. Ma in fondo quale disciplina è immune completamente da rischi? Non il calcio e cosi tutti gli sport di contatto. Ma neanche quelli che si praticano da soli lo sono. L'importante è conoscere i propri limiti." L'incontro, coordinato al meglio dalla professoressa Barbara Pica e dalla vicepreside Nicoletta Iacomelli, si è avviato quindi alla conclusione, non prima di un'ultima riflessione. L'apnea, pur facendo parte del nuoto pinnato, non ha rappresentanza ai World Games (nè tanto meno alle Olimpiadi), e per chi la pratica con passione, non diversamente da ciascun alteta di ogni altra disciplina sportiva, questo rappresenta un motivo di cruccio. Ma stavolta non si può dire che il mare lava tutto.