
Il MIUR ha comunicato che, per motivi organizzativi, la sede delle semifinali provinciali di corsa campestre, programmate in un primo momento presso l'Ippodromo di Tor di Quinto il 18 e 19 febbraio, sono state spostate, nelle stesse date, presso la città militare della Cecchgnola (angolo via Bersaglieri).

Presenti anche il sindaco Tommaso Luzzi, l’Assessore allo Sport e Fiduciario CONI Massimo Lo Turco e la Preside Gaetana Iacobone. Ha moderato il Delegato Alessandro Fidotti.
Nella gremitissima palestra dell’IC di Sacrofano applausi a scena aperta per Felice Pulici, indimenticato portiere della Lazio dello scudetto, conquistato nel campionato ’73-’74. Il campione ha regalato ai giovani, molto attenti e ricettivi come poche altre volte, la sua umanità e i suoi ricordi evidenziando con slancio genuino e passione quelli che dovrebbero essere i punti fermi di una vita di successo. “Non solo per i risultati materiali che pure sono importanti” ha sottolineato, “ma per i comportamenti che ci fanno diventare uomini retti e leali”. Dopo l’introduzione del Delegato CONI Alessandro Fidotti, che ha poi parlato anche dei corretti stili di vita, e i saluti istituzionali del Sindaco e della Preside, il microfono è passato a Felice Pulici che in un crescendo di emozione ha raccontato la sua vita sportiva che ha suscitato applausi a più riprese. I ragazzi sono rimasti colpiti ancora di più dall’uomo Pulici, capace di emozionarsi davanti al filmato che ricordava Tommaso Maestralli. “Sono fiero di avere avuto un maestro di vita come lui”, ha dichiarato il campione, “ricordate ragazzi, vicini ai valori dello sport di cui abbiamo parlato stamattina in compagnia del Delegato, che sono molti e tutti importanti come il rispetto delle regole, il divertimento, la forza di reagire, la salute fisica e mentale, l’integrazione, ce ne sono due che ritengo fondamentali, l’amicizia e la riconoscenza. Fare sport e farlo bene vi farà diventare migliori. Se poi avrete gli amici giusti e persone a cui dire grazie, sarà ancora più bello”. Il fuoco di fila delle domande ha concluso l’incontro con un’ovazione finale quando Pulici ha invitato gli studenti all’applauso per un ragazzo che indossava una fiammente T-Shirt della Roma. Chiosa finale della preside. “In Coni sa che ritengo lo sport fondamentale nella crescita dei ragazzi, quando sento da un insegnante che uno studente zoppica nella sua materia suggerisco di portarlo in palestraa fare attività. Tenersi in forma aiuta lo studio”. Insieme al docente di Educazione Motoria Naccari, che s’è abbracciato con Pulici essendosi conosciuti in altri tempi, presenti anche moltissimi insegnanti di altre materie che hanno apprezzato molto l’iniziativa. “Noi tutti diamo allo sport il giusto riconoscimento di attività che non è solo fisica, ma anche mentale”.

L’olimpionica Larissa Nevierov (foto), campionessa del mondo classe Laser Radial, tecnico federale, fondatrice con Giulia Pignolo delle Stelle Olimpiche (gruppo di atleti azzurri nato per diffondere i valori dello sport), maresciallo in seconda dell’Aeronautica Militare e, dallo scorso anno, mamma di Silvia, torna al progetto del Coni Lazio incontrando martedì 17 febbraio gli alunni dell’I.C. “Enzo Biagi” di Osteria Nuova, via Anguillarese 171.
La nuova settimana de “I Giovani incontrano i Campioni” la aprirà lunedì 16 Clara Podda, atleta speciale, due medaglie olimpiche a Pechino 2008 e una forza d’animo fuori dal comune. Autodidatta, dopo l’incidente d’auto che l’ha lasciata su una carrozzina, ha scelto lo sport e il tennis tavolo per ricominciare e parlare ai giovani: “prima era importante un vestito, oggi mi interessa aiutare gli altri”.
Per chi ha l’atletica nel sangue l’appuntamento è mercoledì 18 febbraio con Vittorio Di Saverio, direttore tecnico delle supertitolate Fiamme Gialle e allenatore di Margherita Magnani (ma anche Jury Floriani, Andrea Lalli, Ahmed El Mazoury..) campionessa italiana indoor sui 1500 metri. L’ex azzurro delle siepi è atteso all’I.C. “Viale Venezia Giulia” nel V municipio.
Stesso giorno, location differente. Nella “sua” Sezze Filippo Simeoni farà visita agli studenti dell’I.C. “Pacifici Bassiano”. Paladino della lotta al doping, per cui ha messo in gioco la carriera di ciclista professionista, Simeoni ora dirige un team di giovanissimi ai quali insegna che lo sport è prima di tutto divertimento e vivere in maniera sana.
Giovedì 19 i riflettori si spostano ad Albano, dove si parla con Alessandra Romiti di quella particolare disciplina del nuoto che è il fondo. Maratoneta del mare, Alessandra che ha vinto due edizioni della Napoli-Capri e partecipato a 7 campionati mondiali e tre europei è stata premiata lo scorso mese di dicembre con l’onorificenza più alta dal Coni, il Collare d’oro.
Chiusura in bellezza con la protagonista dell’appuntamento di venerdì 20 febbraio, fissato alla I.C. “Belforte del Chianti” al IV municipio. Laura Bruschini, una delle grandi firme del beach volley azzurro, dopo una carriera al vertice in Italia e importanti successi in Europa, da qualche anno ha abbracciato il progetto-giovani del VolleyRo, officina di atlete per la nazionale maggiore.

Le fasi provinciali dei campionati studenteschi per le scuole di I e II grado del Lazio si svolgeranno dal 18 febbraio al 3 marzo con l’organizzazione di Coni Lazio, CIP Lazio, CR Fidal Lazio, CP Fidal Roma, Comune di Roma, C.S. Fiamme Gialle e MIUR USR del Lazio. Proprio il MIUR ha diramato la circolare con le date delle fasi finali provinciali per le gare di corsa campestre, alle quali partecipano le scuole che hanno effettuato l’adesione tramite il sito www.campionatistudenteschi.it entro il 16 gennaio. Le semifinali si svolgeranno il 18 e il 19 febbraio presso l’Ippodromo di Tor di Quinto – C.S. Esercito. Il primo giorno è dedicato ai Cadetti/e (anni 2001/2002 (2003 anticipo), mentre il secondo vedrà in campo gli Allievi/e (anni 1998/1999/2000 (2001 anticipo) e gli alunni con disabilità di I e II grado. Viene ammessa alla semifinale una squadra per ogni Istituto e categoria, composta da massimo 4 studenti e concorreranno al risultato i migliori tre punteggi. Tre partenze per la Categoria Cadette 1200 mt. e tre per quella Cadetti 1500 mt. Si qualificano alla finale le prime 10 scuole per ciascuna categoria. Serie unica invece per gli alunni delle Superiori, che correranno sulle distanze di 2000 (Allieve) e 3000 (Allievi) metri. In questo caso timbreranno il cartellino per le Finali, che si svolgeranno il 3 marzo a piazza di Siena, le prime 8 classificate per ciascuna categoria. Info www.atpromaistruzione.it

Coinvolgente. Un aggettivo per riassumere al meglio il senso della visita del campione di oggi alla scuola via Cassia 1964, località La Storta. “Guarda come sono attenti – mi bisbiglia all’orecchio la prof di educazione fisica Teresa Andreoli, una delle due insegnanti che seguono il progetto del Coni Lazio in questa scuola della periferia nord della capitale insieme alla collega Monica Meoni – anche quei due laggiù, che in genere sono i più irrequieti”. Allora, forse, sarebbe il caso di aggiungere “emozionante” al riassunto di una giornata che per un centinaio di alunni delle classi I, II e III, si può considerare davvero fuori dagli schemi abituali. E non poteva essere altrimenti con Andrea Pellegrini al centro della scena, accompagnato per l’occasione dal Maestro di scherma Emanuele Di Giosaffatte. “Prima dell’incidente – ha raccontato alla platea – ero campione italiano di kickboxing. Questo vuol dire che usavo più le gambe delle braccia. Subito dopo, pensavo che la mia vita fosse finita. Poi, in ospedale, ho conosciuto un ragazzo paraplegico, anche lui in seguito a un incidente. A te manca una gamba, ma puoi ancora fare tutto, mi disse. Le mie sono ancora qui, tutte e due, ma è come se non le avessi. A quel punto ho capito che dovevo reagire.” Sono passati 24 anni e Andrea non ha ancora finito di "reagire". E’ una locomotiva che si trascina dietro l’attenzione di tutti, che non possono fare a meno di stargli attaccati come tanti vagoni. Illustra le armi della scherma e le loro regole; incrocia le lame con il suo allenatore, e poi invita alcuni ragazzi ad “accomodarsi” su una delle due sedie a rotelle che ha portato (deve essere arrivato con un furgone per portare tutto quel materiale), per una prova pratica. Tecnica e velocità, cosi si vincono medaglie in quattro edizioni olimpiche. Alla soglia dei 45 anni, Andrea vede Rio vicinissima, e non gli dispiacerebbe affatto chiudere una carriera cosi prestigiosa al sole del Brasile, dal momento che può giocarsi le sue chances di qualificazione nella sciabola, l'arma preferita. Ma oggi è tutto per questi ragazzi e ragazze, che si alternano in una lunga serie di “uno contro uno” di basket, per imparare quanto sia complicato palleggiare e muovere contemporaneamente la carrozzella, frenare e ripartire di slancio: “ma è solo questione di pratica” o centrare il canestro da seduti dove “serve maggior forza nelle braccia perché non hai la spinta dal basso”. Alla fine tutti, ma proprio tutti, hanno preteso l’autografo a ricordo di una giornata speciale, come il suo protagonista.