
Un risultato inatteso contro uno squadrone composto in gran parte da professionisti. ll match, giocato a Roma al ‘Villaggio Sport4earth’ di Villa Borghese in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Terra, e terminato 129 a 127, ha costituito per i damisti degli Stati Uniti il tradizionale incontro con il “Resto del Mondo”, che gli statunitensi dominavano ormai da qualche anno. Un po' quello che succedeva nel calcio della prima metà del secolo scorso, quando i maestri erano gli inglesi e tutti giocavano contro di loro. Il risultato della sfida è maturato nell’ultimo game; dopo 63 delle 64 partite in programma, il punteggio era infatti in parità, 127 per gli USA e 127 per l’Italia. Ha deciso tutto l’ultimo incontro, durato oltre 5 ore e conclusosi con il trionfo del campione del mondo Sergio Scarpetta, che ha così regalato il successo complessivo all’Italia. Il nostro Paese è stato scelto poiché vanta ormai tra i migliori giocatori in assoluto della specialità. Attualmente gli azzurri sono considerati i soli in grado di competere con i fortissimi professionisti statunitensi e il risultato finale dell’incontro lo ha confermato. Questi i giocatori che hanno fatto parte dello storico team: Sergio Scarpetta (Fg - Cap.), Viviana Moretto (Ud), Elia Cantatore (Ao - U19), Matteo Bernini (Li), Walter Celani (Mi), Claudio Ciampi (Li), Emanuele D’Amore (Fg), Luca Iacovelli (Fg) e Daniele Bertè (Sv).

Il Santa Lucia Basket vince l’edizione 2018 dell’Euro League 3. Dopo una tre giorni di gare a Badajoz, in Spagna, i romani superano nella finale di domenica mattina l’altra italiana impegnata nel torneo, il S. Stefano UBI Banca, al termine di un match tiratissimo e finito col punteggio di 57 a 56. Si tratta del primo successo di un club del nostro campionato in Europa dal 2013, quando la Briantea 84 vinse l’allora Vergauwen Cup e Porto Torres l’allora Brinkmann Cup. La squadra romana aveva aperto con qualche difficoltà questa Final Eight di EuroLeague 3, a cui si era qualificata attraverso i preliminari giocati in Russia lo scorso 11 marzo: nella gara di esordio di venerdì era infatti arrivata una sconfitta pesante contro il Genclick, che sembrava troncare sul nascere ogni ambizione di gloria. Invece da lì in poi solo vittorie per i ragazzi di Fabio Castellucci: prima contro Meyrin e Banja Luka nel girone e poi contro i padroni di casa del Mideba Extremadura in semifinale (61 a 51). Quindi la finale di domenica mattina, contro un’altra italiana, il S. Stefano UBI Banca, protagonista di un percorso praticamente parallelo (sconfitta all’esordio, poi tre vittorie consecutive).
La finalissima è stata una partita incerta fino all’ultimo possesso: nel corso del secondo quarto il S. Stefano ha provato ad approfittare di un evidente passaggio a vuoto dei romani per portarsi fino al +16, massimo vantaggio. Ma il Santa Lucia ha iniziato il terzo periodo con il piglio della grande squadra, rimontando punto su punto, fino ad arrivare ad un solo possesso di distanza nell’ultimo minuto di gioco. E’ un canestro dello spagnolo Muino a segnare il sorpasso decisivo, prima dell’errore sulla sirena di Enrico Ghione, il cui tiro dalla media si infrange sul ferro. Santa Lucia quindi campione, per un successo prestigioso che vale quasi da riscatto dopo la delusione di gara 3 di semifinale Scudetto; successo di valore per il giovane tecnico Fabio Castellucci, solo alla seconda stagione da capo allenatore, e per un gruppo in costante crescita da inizio anno. Ennesima delusione della stagione invece per S. Stefano, che nell’ultimo mese ha gettato alle ortiche quanto di buono aveva fatto vedere da inizio anno. (nella foto, Carlos Muino, match winner nella gara contro UBI Banca)

Pomeriggio speciale quello vissuto ieri da 120 ragazzi, che grazie all'iniziativa del CONI Lazio hanno potuto assistere al match Roma-Chievo. Si tratta di una delle molte iniziative tra sport e solidarietà che il Comitato organizza nel corso dell’anno a favore dei centri di accoglienza per migranti, delle case famiglia e delle società sportive delle zone più disagiate e difficili del nostro territorio. A beneficiarne questa volta sono stati: 50 ragazzi provenienti dai centri di accoglienz (CAS); 20 dal Campo dei Miracoli di Corviale; 20 da Castelnuovo di Porto; 15 da case-famiglia; 15 da società sportive. Non è la prima volta che lo stadio Olimpico ospita categorie di persone con difficoltà economiche o disagio sociale, ma mai così numerosi. Determinante l'intervento diretto del presidente Malagò, che ha messo a disposizione del presidente Viola i tagliandi con cui i ragazzi hanno avuo accesso ai settori Distinti, Montemario e alla Tribuna d’onore.

Tra i presenti alla funzione officiata dal vescovo Rossi, il presidente Riccardo Viola, molti colleghi giornalisti, del Comitato e i due ex delegati Coni di Viterbo Alessandro Pica e Renzo Lucarini
Che cos’è un figlio? La domanda aleggia per qualche istante nella chiesa strapiena, dove un paese intero con il suo sindaco si è riunito per cercare di alleviare, almeno per un poco, il peso di un dolore che un padre, una madre, un fratello e una fidanzata si sono improvvisamente trovati a dover sopportare. Qualcosa di umanamente ingiusto, e quindi incomprensibile. Un fardello che ognuno dei presenti vorrebbe caricarsi per una piccolissima parte sulle spalle, in modo da renderlo un po’ meno gravoso. La fiducia negli altri, nel loro aiuto - scandisce nell’omelia il vescovo di Civitacastellana Mons. Romano Rossi - e il coraggio da trovare in noi stessi sono l’unguento dei momenti più difficili. Ma fiducia e coraggio sono uniti dall’amore. E oggi di quell’amore era colma la basilica della Madonna del Ruscello di Vallerano. Un amore autentico e tangibile che ha accompagnato nel suo ultimo percorso terreno Emiliano Morelli. Il figlio, e anche l’amico, il compagno di studi e di lavoro, quel lavoro a cui si era appassionato in fretta, sempre attento all’ultima novità in fatto di telecamere e montaggi. Quel lavoro che per il Comitato Lazio ci vedeva spesso insieme con il papà Massimiliano, e che ormai padroneggiava e personalizzava lasciandosi guidare da uno sguardo sensibile oltre che professionale. E poi c'è l'Emiliano allenatore dei piccoli calciatori della Polisportiva Monti Cimini, che lo hanno salutato con la casacca giallo/nera e il volto rigato dalle lacrime. Due ali di bambini che alla fine della funzione hanno circondato il fratello Leonardo, giocatore anche lui, ma nella prima squadra, cingendolo in un abbraccio fatto di emozione e singhiozzi, mentre fumogeni rossi venivano agitati dai più grandi rimarcando la sua passione per il Liverpool Football Club. Oggi, presentandoti lassù, avrai ricevuto un cappellino, un fischietto e una rete piena di palloni - sono state le parole del sindaco Maurizio Gregori - e forse una telecamera, aggiungiamo noi, con cui starai documentando questo caldo e afasico pomeriggio d’aprile. April is the cruellest month- recita T.S. Eliot - Aprile è il più crudele dei mesi, genera Lillà da terra morta, confondendo Memoria e desiderio, risvegliando Le radici sopite con la pioggia della primavera. Ma quella “speranza coperta dalle foglie” che Emiliano ha lasciato scritto tramite Facebook all’interpretazione di chi è rimasto si apre a diverse letture. Oggi prevale lo stupore e la perdita, ma il ciclo della vita e della morte è un tutt’uno, e come le foglie cadute diventano nuova linfa per la terra e le piante, la speranza e l’amore continuano a nutrire le nostre anime, perché così è stato dall’alba del mondo.

E' con profondo dolore e con il cuore affranto che dobbiamo comunicare la morte di Emiiliano Morelli, amico e collaboratore del CONI Lazio. Emiliano, 24 anni, è stato colto da un malore oggi a Vallerano e a nulla sono valsi i soccorsi. Il medico intervenuto sul posta non ha potuto che constatarne il decesso per infarto. Alla mamma Sonia, al papà Massimiliano e al fratello Leonardo va l'abbraccio affettuoso del presidente Viola e di tutto il CONI Lazio. I funerali si terranno domani, sabato 28 aprile alle 17 nella chiesa della Madonna del Ruscello a Vallerano.