Un bellissimo pomeriggio estivo ha caratterizzato l’evento di sabato 17 giugno ad Ostia, dove, allo Stadio Giannattasio la Legio XIII Roma ha giocato e vinto un amichevole dal significato molto particolare, “Lo sport a colori è meglio. Il football americano contro il razzismo”: questo il titolo della manifestazione che ha avuto il patrocinio dell’ UNHCR (The UN Refugee Agency) di UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Raziali), di Roma Capitale e del CONI Lazio - molto gradita la visita di Luigi Maggi del Consiglio Regionale CONI Lazio.
Sì è giocato pensando alla “Giornata mondiale del rifugiato” del 20 giugno, con gli amici dei Mustangs scesi da Mantova per l’occasione e che schieravano anche loro ragazzi rifugiati provenienti da vari paesi dell’Africa. Il risultato finale - che poco conta vista la giornata di sport e festa - è stato a favore della Legio XIII per 22 a 12: a segno per i Legionari Iudicone, Santirocchi e Vitolo (più trasformazione da 2 di Santirocchi) , una safety a favore Legio. Nelle file della Legio XIII hanno giocato anche i ragazzi della Under16 che hanno ben figurato e tre giocatori della neonata formazione dei Steel Bucks Caserta presenti grazie a Coach Elpidio Orsomando. L’UNHCR presente con i suoi rappresentati, la Dott.ssa Alessandra Morelli che nel suo discorso di apertura della manifestazione ha parlato di "sport che rappresenta un traino nei processi di integrazione, promuove rispetto e riabilita chi fugge da violenze e persecuzioni. Grazie allo sport chi arriva può ritrovare dignità e normalità" ed elogiando il lavoro dei due team presenti. Insieme alla Dott.ssa Morelli presenti anche la Dott.ssa Francesca Ferrari e il Dott. Federico Clementi che a fine gara ha consegnato delle targhe al Presidente Legio XIII Tancioni e al Presidente Mustangs Battista ed ha sottolineato “il grande valore di realtà come quelle di Legio XIII e Mustangs Mantova che promuovono l'incontro e la conoscenza. Entrambi potenti antidoti contro paure e pregiudizi.” Belle anche le parole del Presidente dei Mustangs Mantova, Antonio Battista, molto soddisfatto di essere presente, con molti sacrifici visto che è un team nato da poco, con i suoi ragazzi alla gara con questo importante tema e che si è reso disponibile per eventuali future altre manifestazioni.
Anche Marco Bozzarini, direttore sportivo della Legio XIII ha espresso la sua soddisfazione per la riuscita della manifestazione e per i suoi contenuti sociali queste le sue parole “manifestazione all’insegna della solidarietà e dell’integrazione. Felici per ciò che facciamo onorati per quello che noi progettiamo.
Dopo le tre medaglie conquistate ad Antalya, gli azzurri iniziano ad entrare nelle classifiche di Coppa del Mondo. L’obiettivo è quello di entrare nei primi sette dopo le tappe di Salt Lake City e Berlino per centrare l’obiettivo Roma. La seconda tappa di Coppa del Mondo in Turchia ha visto l’Italia iniziare la sua avventura nella Hyundai World Cup con il passo giusto. Se a Shanghai a rappresentare il Tricolore c’era solo Sergio Pagni, ad Antalya la squadra al gran completo ha portato a casa un oro con il terzetto dell’arco olimpico (Pasqualucci, Nespoli, Galiazzo), un bronzo individuale con David Pasqualucci e un altro terzo posto con la squadra compound femminile (Tonioli, Franchini, Spano).
I piazzamenti individuali sono quelli che più contano perché grazie a quelli si acquistano punti per salire le classifiche generali di Coppa del Mondo. L’obiettivo per tutti i partecipanti è quello di entrare tra i migliori sette dopo le tappe di Salt Lake City (dal 20 al 25 giugno) e Berlino (dall’8 al 13 agosto) in modo da poter disputare le finali di Roma del 2 e 3 settembre. Il discorso non cambia per gli azzurri, una casella per ogni divisione sia al maschile che al femminile sarà di diritto assegnata alla Nazione ospitante, ma nulla vieta di avere due arcieri dello stesso Paese in lotta per il titolo.
Al momento nella classifica generale dell’arco olimpico sarebbe qualificato il romano David Pasqualucci con i suoi 18 punti che valgono il quinto posto in coabitazione con il coreano Kim, in una classifica che vede primo lo statunitense Brady Ellison, secondo il francese Jean Charles Valladont e terzo l’olandese Steve Wijler.
Tre ori, un argento e un bronzo. Non poteva davvero andare meglio la spedizione del Frascati Scherma nel campionato europeo che si è concluso sabato scorso a Tbilisi (in Georgia). Le medaglie più pregiate sono arrivate dal fioretto individuale con un fantastico Daniele Garozzo, dalle ragazze della sciabola (Rossella Gregorio, Irene Vecchi e Loreta Gulotta) nella prova a squadre e da Camilla Mancini che ha tirato col Dream Team del fioretto. Ma il bottino si completa con uno splendido argento individuale della stessa Gregorio nella sciabola e con il bronzo a squadre di Garozzo assieme ai suoi compagni di fioretto. L’alloro più importante, comunque, è sicuramente quello del fresco campione olimpico di Rio 2016 (ritratto nella foto di Augusto Bizzi assieme al maestro Galli): il fiorettista siciliano non ha lasciato spazio agli avversari, compresi il connazionale Avola superato in semifinale e il russo Safin, battuto per 15-12 nell’ultimo e decisivo atto. Garozzo, accompagnato a bordo pedana dal maestro Fabio Galli (presente nello staff azzurro), si è confermato così tra i migliori interpreti del fioretto mondiale. E lo stesso si può dire di Rossella Gregorio che ha sfiorato un clamoroso en plein: nell’individuale la corsa della salernitana è stata quasi perfetta, ma in finale la padrona di casa georgiana Kakhiani si è imposta per 15-8 e le ha consegnato la medaglia d’argento. La stessa Gregorio, assieme alle compagne di società Vecchi e Gulotta (oltre a Martina Criscio), è stata poi protagonista dell’assalto a squadre che ha regalato un oro continentale che mancava da sei anni alla sciabola azzurra: in finale un emozionantissimo 45-44 sulla Russia è valsa la medaglia più pesante. Altro giro, altro oro: nel fioretto femminile Camilla Mancini ha partecipato al trionfo (l’ennesimo) del Dream Team che in finale ha stradominato l’incontro con la Russia 45-31. Assieme alla giovane frascatana, alla prima kermesse continentale con la squadra azzurra, hanno composto il Dream Team la fresca campionessa d’Europa Arianna Errigo oltre a Alice Volpi e Martina Batini. Il bronzo, infine, è ancora merito di Daniele Garozzo che, nella gara a squadre assieme Giorgio Avola, Alessio Foconi e Lorenzo Nista, si è prima fermato in semifinale contro la Russia e poi ha vinto la finale “di consolazione” contro la Germania.
Infine domani alle 18,30 al teatro di Villa Sora consueto appuntamento con il “Gran gala” del Frascati Scherma, la festa di fine stagione del club tuscolano.
Roberto Mascherucci sorprende ancora. L’atleta dell’Asd Judo Energon Esco Frascati ha vinto la medaglia d’argento ai campionati europei Master (categoria M4 73 kg) nella kermesse andata in scena nello scorso fine settimana a Zagabria, in Croazia. L’ennesima prestazione strepitosa da parte dell’atleta tuscolano che a fine 2016 riuscì a ottenere la medaglia di bronzo mondiale e stavolta ancor più sentita perché avvenuta sotto gli occhi dei genitori Basilio ed Elena. «Erano anni che non venivano a vedermi combattere – sorride Mascherucci – Averli visti in lacrime al momento della conquista della medaglia d’argento mi ha ripagato di tutti gli enormi sforzi fatti in questi ultimi mesi». Il fortissimo atleta dell’Asd Judo Energon Esco Frascati entra nel dettaglio della gara. «Sono partito con un po’ di fatica, battendo non senza qualche problema un atleta francese: non mi ero ancora “scaldato” in pieno e forse per quello ho sentato un po’. Successivamente il tabellone mi ha messo di fronte un tedesco molto forte che è stato anche campione europeo e lì ho sfoderato forse la mia miglior prestazione. Sono sceso sul tatami con grande serenità mentale e trenta secondi prima della fine del tempo sono riuscito a vincere grazie ad un ippon. Purtroppo nel corso di quell’incontro ho rimediato la rottura di un dito, ma non ne ho risentito troppo per i successivi ravvicinati incontri con un estone (eliminato per ritiro dopo un infortunio, ndr) e in semifinale con un finlandese molto bravo che ho battuto al golden score con un ippon. Purtroppo la pausa tra la semifinale e la finale mi ha fatto percepire meglio il dolore e in finale non ho combattuto bene, così il mio avversario francese ha avuto la meglio con pieno merito. Ma sinceramente non mi aspettavo di chiudere con un argento perché mantenersi a certi livelli per diverso tempo è molto più difficile che fare un “exploit” la prima volta. Questo è l’aspetto che mi inorgoglisce di più». Con l’argento europeo al collo Mascherucci non si prenderà vacanze. «Ora curerò il mio problema al dito, ma tra qualche giorno col mio compagno di club Alessio Lepore torneremo ad allenarci per tutto il mese di luglio e anche ad agosto: d’altronde c’è l’impegno del mondiale in programma a Olbia e vogliamo arrivarci nella migliore condizione possibile».
Intanto la scorsa settimana il maestro e presidente dell’Asd Judo Energon Esco Frascati Nicola Moraci ha organizzato una settimana di allenamenti a Lipari alla quale hanno partecipato 18 atleti del club tuscolano: i fratelli Flavia e Flavio Favorini, Elisabetta Vivino, Priscilla Zibellini, Alessandro e Antonio Pastizzo (figlio e papà), Giacomo Arpinelli, Cesare Farina, Flavio Stoduto, Edoardo De Pascalis, Leonardo Faraone, Marco Francini, Valerio Del Bugaro, Maja e Roberto Di Nunzio (figlia e papà), Mattia e Gianluca Gemmiti (figlio e papà) e Federico Petrini.
A Cagliari è festa Italia! Nell'ultima esaltante gara di Apnea Dinamica con Monopinna gli azzurri conquistano un oro, un argento e due bronzi. Con quelle di oggi, la Squadra Italiana totalizza ben 15 medaglie, confermandosi Nazione leader in questo sport.
Nella categoria maschile, vince il suo terzo oro in quattro giorni Goran Colak, che, con la distanza di 279,39 m., si impone su Luciano Morelli, argento con la distanza di 267,21 m. e alla sua terza medaglia in questa edizione dell'Europeo. Terzo con 249,80 m. un emozionatissimo Matteo Michele Airoldi, che riesce a salire sul podio alla sua prima partecipazione ad un evento internazionale.
In campo femminile, finalmente arriva l'oro per Alessia Zecchini, autrice di 232,31 m.; dopo i due argenti ottenuti nella Dinamica senza Attrezzi e nella Dinamica con Pinne, la romana conclude il suo europeo con la medaglia più prestigiosa, superando di 57 cm. la russa Natalia Ovodova, seconda con 231,74 m. Terza con 229,06 m. un'altra italiana: la barese Tiziana De Giulio, che conquista il suo secondo bronzo in due giorni, dopo quello vinto ieri nella Dinamica con Pinne.
Nel medagliere finale trionfa l’Italia con cinque ori, tre argenti e sette bronzi, seguita dalla Croazia con tre ori e due argenti e dalla Russia con un oro, tre argenti e quattro bronzi.