I campus sportivi più amati dagli studenti diventano un programma televisivo grazie all’accordo firmato da Coni e Sky, che manderà in onda sul canale Easy Baby (ch.137), un programma interamente dedicato all’Educamp. “Campioni si diventa”, questo il titolo della trasmissione, vuole rimarcare l’importanza dello sport come elemento altamente educativo e determinante per lo sviluppo psicofisico dei giovani. Ostia è tra le sedi prescelte e una troupe della televisione satellitare sarà al “Giannattasio” mercoledì 3 luglio e giovedì 4 luglio per effettuare le riprese. Questa è la terza settimana per l’Educamp del Lido di Roma, che è il più “affollato” tra quelli delle province del Lazio con le sue 220 presenze settimanali.
Nelle due city-sedi del sud del Lazio sport e divertimento vanno a braccetto. Che si tratti del relax in piscina nel capoluogo pontino o della varietà di discipline proposte nella location ciociara, il comune denominatore che mette tutti d'accordo è quello di stare insieme per imparare cose nuove in un clima di grande divertimento e amicizia. In fondo è proprio questa l'essenza di Educamp 2013, come dimostrano le foto postate oggi nella Photogallery della main page. Forza Ragazzi, la scuola è finita ma lo spasso è appena iniziato!
Si è svolta ieri con successo la 7^ edizione della CorriRoma, l’unica corsa podistica in notturna di 10 chilometri della capitale che di fatto ha chiuso la stagione delle grandi prove su strada romane. La gara, ideata nel 2005 dagli organizzatori Maratona di Roma per ricordare le gesta dell’olimpionico Abebe Bikila, ha visto 2100 podisti tagliare il traguardo in una Piazza del Popolo colma di spettatori. Vincitori della 7^ edizione sono risultati l’eritreo Elias Embaye (33:20) e la romana Annalisa Gabriele (38:42). Migliaia le presenze di turisti e romani che hanno tifato lungo il tracciato snodatosi in alcuni luoghi simbolo della Città Eterna come via del Corso, via Condotti, Piazza di Spagna e il Pincio. “Uno spot per la divulgazione della pratica sportiva per tutti – ha commentato il presidente del Coni regionale Riccardo Viola -, vista l’alta partecipazione di amatori. E uno spot per la nostra città a vocazione olimpica, una delle poche in grado di far vivere emozioni indimenticabili a chi ama lo sport”.
Alla gara hanno partecipato runner provenienti dal centro Italia e anche diversi turisti in visita a Roma provenienti dal Belgio, Repubblica Ceca, Slovenia, Polonia e Gran Bretagna. “Segno evidente che quando gli organizzatori puntano sulla qualità, promovendo eventi unici nel loro genere, la risposta è ampia – il commento di Enrico Castrucci, presidente della Maratona di Roma. Questa gara per noi è stato un test di successo in vista della prossima maratona di marzo, dove festeggeremo la ventesima edizione con migliaia di runner provenienti da decine e decine di nazioni”.
foto Dalmazi
Si è chiusa la prima settimana di “Educamp” nelle quattro province attive nel Lazio, in attesa di Rieti che partirà alla fine di luglio. Una settimana contraddistinta soprattutto dal primo, grande caldo, che però non è bastato a scoraggiare centinaia di giovani partecipanti, protagonisti di una full immersion a base di sport e divertimento. E’ la filosofia dei Campus Coni; s’impara stando insieme e si condivide con il vicino la novità. A Viterbo più della metà hanno confermato anche per la seconda settimana, e in più di un’occasione hanno “rimandato a casa” qualche genitore che si era presentato con l’idea di condurre via il figliolo prima del termine dell’orario stabilito. Ma si tratta di un entusiasmo diffuso, quello che avvolge l’atmosfera dell’Educamp. A Latina, ad esempio, dove si è passati dalla formula Residenziale alla City, va registrata la visita del pivot del Latina Basket Alessandro Cecchetti, ma soprattutto la prova collettiva di improvvisati artisti in erba, che hanno dato vita a una vera e propria manifestazione di affetto, per quanto estemporanea, nei confronti degli addetti al campo, creando una striscione con disegni personalizzati di ringraziamento.
A Ostia, dove quando tutt’intorno è una fornace, al “Giannattasio” si respira all’ombra di una pineta che è un vero e proprio patrimonio della natura, un management rodatissimo ha guidato quasi 220 tra ragazzi e ragazze, in una gimkana di attività sportive e ricreative. Tra loro, la presenza di alcuni diversamente abili è la conferma di un semplice principio di sport integrato. Tra le novità, invece, grande successo ha riscosso la pesistica per bambini, che prevede l’utilizzo del bilanciere di gommapiuma. Frosinone, infine, dedica il venerdì alla gita a tema sportivo. Nel menù di questa settimana era prevista la visita al Circolo “Le Grotte” di S. Donato di Val di Comino, dove il direttore ha mostrato a decine di potenziali e interessatissimi “aspiranti Manassero” i rudimenti di uno sport che, coniugando ambiente e una giusta comunicazione, negli ultimi anni è riuscito ad aumentare la visibilità e moltiplicare i praticanti. (nella Galleria tutte le foto della prima settimana)
La scherma romana può esultare. E' di bronzo il debutto europeo nella categoria maggiore del finanziere di Genzano Enrico Berrè e sale sul secondo gradino del podio nella spada Francesca Quondamcarlo,proveniente da quella fucina di talenti che risponde al nome di Scherma Frascati. La sua è qualcosa di più di una semplice medaglia. E’ la spinta per ricominciare dopo un periodo difficile, la propulsione necessaria per ripartire e affrontare di petto i prossimi Mondiali. Lei che un mondiale lo ha già vinto una volta, che crede fermamente nella trasmissione dei Valori dello sport alle giovani generazioni e che, parafrasando uno dei più grandi artisti italiani, oggi può affermare: “mai tornare indietro, neanche per prendere la rincorsa”. L’intervista che segue, realizzata all’indomani della sua esclusione dalla squadra per Londra 2012, lo sta a dimostrare. (foto Italpress)
Le Interviste dei Valori – Francesca Quondamcarlo
“So di meritare Londra, ma so anche che sarà difficile essere lì.” Va dritta al punto Francesca Quondamcarlo. La spadista azzurra di Frascati non usa giri di parole per esprimere il sentimento di chi ha la consapevolezza del lavoro svolto. Carta canta, si diceva una volta. “Questa squadra è parte di me – confessa – con le mie compagne l’abbiamo fatta crescere fino a portarla in cima alle classifiche mondiali.” Sentirsi fuori, col traguardo già in vista, non è facile e non fa certo piacere. Ma, talvolta, la vita e lo sport entrano in rotta di collisione. A Francesca è successo nel 2011, stagione infausta quant’altre mai. “Non riuscivo a concentrarmi. I problemi che pensavo di lasciare a casa, mi inseguivano fino in pedana”. Fino alla scelta tecnica di lasciarla fuori dal mondiale di Catania. “Dopo 8 anni non è stato facile, ma l’ho accettato, impegnandomi per tornare ai livelli di prima”. Il 2012 inizia subito sotto un altro segno; con un bronzo a Doha e una finale a Barcellona in World cup, Quon risale la china anche della classifica mondiale. Non di quella federale, però, che al momento la vede al 5° posto, riserva a casa. “L’orientamento è quello di portare alle Olimpiadi la stessa squadra che ha gareggiato ai mondiali qualificanti. Certo, se dovessi fare tre podi alle prossime tre gare (Rio, Nanchino e Cuba, ndr), forse questo indirizzo potrebbe anche cambiare, ma…” Il punto, aldilà di tabelle e meritocrazia, è che Francesca vede le Olimpiadi londinesi come il compimento di un percorso sportivo e umano svolto all’interno di un gruppo; un percorso che nel corso di dieci anni può anche incontrare una stagione sfortunata. Come che sia, gli Europei di giugno stabiliranno anche le convocazioni per i giochi olimpici, e Francesca non intende farsi trovare impreparata. “Sto partendo per Livorno per allenarmi con la Di Franco; ogni tanto lo faccio, cambiare partner serve a diversificare. Le Fiamme Azzurre mi sono molto vicine e mi danno una grossa mano nella preparazione.” E se Londra sta scritto che non dev’essere nel suo destino (dopo Pechino, che aveva tolto la gara di spada a squadre femminile), Quon non intende stare a piangersi addosso. “Rio 2016 è un miraggio difficile da afferrare, mentre io sono per le cose concrete. “Lo scorso ottobre mi sono laureata in Scienze della Formazione con una tesi proprio sui progetti del Coni. Anche quelli nelle scuole come i “Valori nello Sport”, che meriterebbe maggiori incentivi. I giovani purtroppo non conoscono lo sport e quello che può offrire in termini di crescita e maturazione personale. Questo è quanto cerco di trasmettere loro durante i miei interventi, dove porto sempre gli attrezzi del mestiere per farli incuriosire, per suscitare l’interesse..” Un futuro dove trova spazio l’insegnamento. “Non mi dispiacerebbe una carriera da tecnico, insegnare a dei piccoli d’Artagnàn, anche se sogno di diventare una brava fisioterapista; per questo mi sono già iscritta alla Sapienza.” Stavolta Francesca non vuole farsi trovare con la guardia abbassata, che sia il destino o il prossimo avversario, è pronta a parare il colpo. E a rispondere. (F.B.)