Con il Taekwondo, in programma stasera alle 21.30, si chiude la rassegna “Storie di Sport a Castel Sant’Angelo”. Otto appuntamenti iniziati il 7 luglio, organizzati dal Polo Museale e dal CONI Lazio con la collaborazione delle Federazioni di Ginnastica, Badminton, Tennis, Scherma, Danza sportiva, Tiro con l’Arco, Arti marziali e appunto Taekwondo, che hanno fatto conoscere ai visitatori del mausoleo di Adriano, grazie a filmati ed esibizioni, passato e presente di una serie di discipline sportive, in un contesto completamente nuovo e diverso. Torna il connubio tra sport e cultura, attraverso la Storia e in chiave della candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, come illustrato anche dal promo realizzato dal Comitato per Roma 2024, proiettato nel corso degli appuntamenti al Castello. E restando in chiave olimpica, stasera saranno presenti l’oro di Londra 2012 Carlo Molfetta (nella foto), insieme alla squadra olimpica formata da Leonardo Basile, Roberto Botta, Erica Nicoli e Giancarlo Peris, ultimo tedoforo di Roma 1960.
Si è chiuso a Civitanova Marche il Campionato Italiano assoluto di vela d’altura-Delta motors cup, evento organizzato dal Club Vela Portocivitanova su delega della Federazione italiana vela e dell’Unione vela d’altura italiana. Protagonisti della manifestazione, l’Arya 415 Duvetica Grey Goose di Sergio Quirino Valente e il Farr 30 Mummy One di Alessio Querin, che si sono imposti nelle due classifiche overall del Gruppo A e del Gruppo B, aggiudicandosi i titoli Italiani (e relativi Trofei Delta Motors Cup) rispettivamente in Classe 1 Crociera/Regata (per Duvetica è il terzo successo negli ultimi tre anni) e in Classe 3-4 Regata. Gli altri tre titoli sono invece andati al TP 52 Hurakan di Marco Serafini per la Classe A Regata, al Grand Soleil 39 Morgan IV di Nicola De Gemmis per la Classe 2 Crociera/Regata e all’X-35 Extrema di Fabio Emiliani per la Classe 3 Crociera/Regata. L'imbarcazione laziale Vismara 34 “Vlag”, dell'armatore Luca Baldino e rappresentante il Circolo nautico Caposele, ha conquistato il “Trofeo Tre Mari”, assegnato dall'Uvai (Unione vela d’altura italiana) alle migliori imbarcazioni tra i qualificati delle specifiche manifestazioni.
Il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola ha nominato nuovo Delegato Coni per la provincia di Roma l'ex campionessa di nuoto Cristina Chiuso, che sostituisce il dimissionario Alessandro Fidotti. La Chiuso, nata a San Donà di Piave ma romana d'adozione, da anni è al fianco del CONI nelle iniziative di promozione sportiva, prima a livello provinciale e da un paio d'anni, a seguito della riforma degli enti territoriali, con il CONI Lazio. E' stata testimonial della prima ora de "I Giovani incontrano i Campioni", il format che in dieci anni ha coinvolto, portando nelle scuole atleti di ogni disciplina sportiva, migliaia di studenti in tutta la regione. Un percorso iniziato quando ancora lei era ancora la regina della velocità e il capitano della Nazionale azzurra, e seguìto negli anni nella convinzione che l'esperienza e l'esempio hanno sempre una marcia in più quando il racconto è quello diretto. Oggi Cristina ha intrapreso la carriera giornalistica e commenta per la televisione le gesta sportive di altri protagonisti delle vasche, atleti di alto livello; ma conosce l'importanza dello sport di base, ingrediente necessario a uno stile di vita corretto, antidoto ai comportamenti devianti, frutto di anni di eseprienza sul campo. Per lei, unica donna che si aggiunge adesso ad Alessandro Pica (Viterbo), Andrea Milardi (Rieti), Massimo Mignardi (Frosinone) e Fabrizio Malgari (Latina), i migliori auguri di buon lavoro!
Simona Quadarella vince la medaglia d'oro nei 1500 stile libero, la prima per la spedizione ai mondiali junior di Singapore, stabilendo con 16'05''61 il record dei campionati e soprattutto il record italiano cadette. Il precedente apparteneva a Irene De Biasi con 16'26''29, stabilito a Spresiano il 16 luglio del 2008. Il tempo segnato dalla portacolori dell'Aniene è la seconda miglior prestazione italiana di sempre (resta inavvicinabile il 15'44''93 di Alessia Filippi), migliore anche del 16'05''98 con cui Martina Caramignoli vinse la medaglia di bronzo agli europei di Berlino nel 2014, e le avrebbe consentito di centrare la finale ai mondiali di Kazan. I passaggi di Simona Quadarella nella finale che le ha consegnato l'oro: 1'02''04 ai 100, 2'06''73 ai 200, 3'11''59 ai 300, 4'16''57 ai 400, 5'21''31 ai 500, 6'26''40 ai 600, 7'30''80 ai 700,8'34''93 agli 800, 9'39''15 ai 900, 10'43''17 ai 1000, 11'47''43 ai 1100, 12'51''97 ai 1200, 13'56''71 ai 1300, 15'01''89 ai 1400) (foto Masini - deepblumedia.eu).
L’incantevole habitat dei Castelli Romani ha portato bene a Samuele Porro e a Valentina Frasisti che hanno potuto coronare il loro sogno mettendo la propria firma sulla Marathon dei Colli Albani-La Via Sacra, prova unica di campionato italiano marathon organizzata sotto l’egida della FCI.
Per il lombardo Porro è stata una riconferma del titolo vinto nel 2014 alla Valcavallina Superbike; per la rivelazione Frasisti, anche lei della Lombardia, ma residente a Lugano, in Svizzera, per studi universitari, è stata una vittoria di lusso ottenuta nei suoi pochi anni di carriera agonistica in sella a una mountain bike.
L’immagine più bella e suggestiva dai Castelli Romani l’hanno testimoniata i circa 800 bikers che si sono misurati sul percorso marathon di Km. 90,700, la point to point di Km 51,600, l’escursionistico di Km 30,300 e completare il quadro partecipativo, una versione ridotta di Km 19.00 riservato alle categorie esordienti e allievi, tra i comuni di Nemi (sede dipartenza e arrivo), Rocca di Papa, Rocca Priora, Lariano, Velletri e Artena,pedalando a pieni polmoni nel cuore ecologico del Parco Regionale dei Castelli Romani. Vissuti tra viottoli sterrati, sentieri del verde boschivo. con il tradizionale passaggio sul lastricato basolato antico della famosa “ Via Sacra “ emblema della manifestazione.
Tutte le attenzioni dunque, erano puntate sulla marathon che ha emesso il primo verdetto in cima al passaggio sulla strada in basolato antico della Via Sacra, dove hanno preso il largo Damiano Ferraro (Team Selle San Marco-Trek) e Fabian Bionic Racing Team) e Johnny Cattaneo (Team Selle San Marco-Trek).
I due battistrada e la coppia di più immediati inseguitori si sono concertati tra di loro, dando vita all’inarrestabile quartetto al comando che ha tenuto a distanza gli altri big del calibro di Marzio Deho (GS Cicli Olympia), Vito Buono (Team Carbonhubo), Juri Ragnoli (Scott Racing Team), Davide Di Marco (Team Bike Civitavecchia), Johann Pallhuber (Silmax X-Bionic Racing Team), Mirko Pirazzoli (Frm Factory Racing Team), Marcello Pavarin (Bottecchia Factory Team) e Mirko Farnisi (Team Lombardo Bike).
Tra la salita e la discesa della Direttissima, Samuele Porro è riuscito a sbarazzarsi dei compagni di fuga Ferraro, Rabensteiner e Cattaneo, l’ultimo a mollare per un problema alla ruota. Porro ha percorso gli ultimi dieci chilometri in perfetta solitudine rivestendo la maglia di campione italiano un anno dopo. Podio Open completato nell’ordine dai braviFerraro e Cattaneo, mentre nella gara “rosa“ femminile ha fatto registrare la giornata negativa di Annabella Stropparo(Amici di Annabella Asd) di riscontro, la sorprendente prova di Valentina Frasisti (Ghost Italia Team) capace di arrivare da sola al traguardo e a non temere la concorrenza di Mara Fumagalli (Ktm-Protek-Dama) ed Elena Gaddoni (Scapin Soudal) finite entrambe sul podio.