
Il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola ha nominato nuovo Delegato Coni per la provincia di Roma l'ex campionessa di nuoto Cristina Chiuso, che sostituisce il dimissionario Alessandro Fidotti. La Chiuso, nata a San Donà di Piave ma romana d'adozione, da anni è al fianco del CONI nelle iniziative di promozione sportiva, prima a livello provinciale e da un paio d'anni, a seguito della riforma degli enti territoriali, con il CONI Lazio. E' stata testimonial della prima ora de "I Giovani incontrano i Campioni", il format che in dieci anni ha coinvolto, portando nelle scuole atleti di ogni disciplina sportiva, migliaia di studenti in tutta la regione. Un percorso iniziato quando ancora lei era ancora la regina della velocità e il capitano della Nazionale azzurra, e seguìto negli anni nella convinzione che l'esperienza e l'esempio hanno sempre una marcia in più quando il racconto è quello diretto. Oggi Cristina ha intrapreso la carriera giornalistica e commenta per la televisione le gesta sportive di altri protagonisti delle vasche, atleti di alto livello; ma conosce l'importanza dello sport di base, ingrediente necessario a uno stile di vita corretto, antidoto ai comportamenti devianti, frutto di anni di eseprienza sul campo. Per lei, unica donna che si aggiunge adesso ad Alessandro Pica (Viterbo), Andrea Milardi (Rieti), Massimo Mignardi (Frosinone) e Fabrizio Malgari (Latina), i migliori auguri di buon lavoro!

Simona Quadarella vince la medaglia d'oro nei 1500 stile libero, la prima per la spedizione ai mondiali junior di Singapore, stabilendo con 16'05''61 il record dei campionati e soprattutto il record italiano cadette. Il precedente apparteneva a Irene De Biasi con 16'26''29, stabilito a Spresiano il 16 luglio del 2008. Il tempo segnato dalla portacolori dell'Aniene è la seconda miglior prestazione italiana di sempre (resta inavvicinabile il 15'44''93 di Alessia Filippi), migliore anche del 16'05''98 con cui Martina Caramignoli vinse la medaglia di bronzo agli europei di Berlino nel 2014, e le avrebbe consentito di centrare la finale ai mondiali di Kazan. I passaggi di Simona Quadarella nella finale che le ha consegnato l'oro: 1'02''04 ai 100, 2'06''73 ai 200, 3'11''59 ai 300, 4'16''57 ai 400, 5'21''31 ai 500, 6'26''40 ai 600, 7'30''80 ai 700,8'34''93 agli 800, 9'39''15 ai 900, 10'43''17 ai 1000, 11'47''43 ai 1100, 12'51''97 ai 1200, 13'56''71 ai 1300, 15'01''89 ai 1400) (foto Masini - deepblumedia.eu).

L’incantevole habitat dei Castelli Romani ha portato bene a Samuele Porro e a Valentina Frasisti che hanno potuto coronare il loro sogno mettendo la propria firma sulla Marathon dei Colli Albani-La Via Sacra, prova unica di campionato italiano marathon organizzata sotto l’egida della FCI.
Per il lombardo Porro è stata una riconferma del titolo vinto nel 2014 alla Valcavallina Superbike; per la rivelazione Frasisti, anche lei della Lombardia, ma residente a Lugano, in Svizzera, per studi universitari, è stata una vittoria di lusso ottenuta nei suoi pochi anni di carriera agonistica in sella a una mountain bike.
L’immagine più bella e suggestiva dai Castelli Romani l’hanno testimoniata i circa 800 bikers che si sono misurati sul percorso marathon di Km. 90,700, la point to point di Km 51,600, l’escursionistico di Km 30,300 e completare il quadro partecipativo, una versione ridotta di Km 19.00 riservato alle categorie esordienti e allievi, tra i comuni di Nemi (sede dipartenza e arrivo), Rocca di Papa, Rocca Priora, Lariano, Velletri e Artena,pedalando a pieni polmoni nel cuore ecologico del Parco Regionale dei Castelli Romani. Vissuti tra viottoli sterrati, sentieri del verde boschivo. con il tradizionale passaggio sul lastricato basolato antico della famosa “ Via Sacra “ emblema della manifestazione.
Tutte le attenzioni dunque, erano puntate sulla marathon che ha emesso il primo verdetto in cima al passaggio sulla strada in basolato antico della Via Sacra, dove hanno preso il largo Damiano Ferraro (Team Selle San Marco-Trek) e Fabian Bionic Racing Team) e Johnny Cattaneo (Team Selle San Marco-Trek).
I due battistrada e la coppia di più immediati inseguitori si sono concertati tra di loro, dando vita all’inarrestabile quartetto al comando che ha tenuto a distanza gli altri big del calibro di Marzio Deho (GS Cicli Olympia), Vito Buono (Team Carbonhubo), Juri Ragnoli (Scott Racing Team), Davide Di Marco (Team Bike Civitavecchia), Johann Pallhuber (Silmax X-Bionic Racing Team), Mirko Pirazzoli (Frm Factory Racing Team), Marcello Pavarin (Bottecchia Factory Team) e Mirko Farnisi (Team Lombardo Bike).
Tra la salita e la discesa della Direttissima, Samuele Porro è riuscito a sbarazzarsi dei compagni di fuga Ferraro, Rabensteiner e Cattaneo, l’ultimo a mollare per un problema alla ruota. Porro ha percorso gli ultimi dieci chilometri in perfetta solitudine rivestendo la maglia di campione italiano un anno dopo. Podio Open completato nell’ordine dai braviFerraro e Cattaneo, mentre nella gara “rosa“ femminile ha fatto registrare la giornata negativa di Annabella Stropparo(Amici di Annabella Asd) di riscontro, la sorprendente prova di Valentina Frasisti (Ghost Italia Team) capace di arrivare da sola al traguardo e a non temere la concorrenza di Mara Fumagalli (Ktm-Protek-Dama) ed Elena Gaddoni (Scapin Soudal) finite entrambe sul podio.

I più veloci dei non professionisti stanno a bordo di una barca laziale. Tutti laziali, anche i velisti, tutti insieme, appassionatamente, con un unico comun denominatore: sono tutti dilettanti, appassionati di vela, non “prof”. Sì, ci sono loro sulla tolda di comando di Vlag, ai nastri di partenza del campionato italiano assoluto di vela d'altura in corso di svolgimento a Civitanova Marche, dove le imbarcazioni in lizza per la vittoria finale sono quarantasei. Luca Baldino, Vittorio Guglielmo, Daniele Malinconico, Renata Malinconico, Dabio Montefusco, Roberto Cosentino, Giovanni Maliozzi e Gianmaria Di Meglio, questi i velisti in gara a bordo di un 34 piedi di ultima generazione che, negli ultimi mesi, ha portato a casa un successo al Trofeo Punta Stendardo nel Golfo di Gaeta, un secondo posto al Trofeo Porti Imperiali, a Fiumicino, e una prestigiosa terza posizione overall alla blasonata Tre Golfi, la regata d’altura più antica d’Italia, sulla rotta Napoli-Gaeta-Capri. Vlag, del Circolo Nautico Caposele di Formia, è al momento undicesimo, dopo due giornate e quattro gare, al giro di boa, insomma. Per risalire in classifica, c'è tempo. (foto Taccola)

L’ipotesi più accreditata è che il karate sia nato nella prefettura di Okinawa, una manciata di isole che si allungano, ultima propaggine del Giappone, verso il tropico del Cancro e la Cina. Lo Shogun che all’epoca vi amministrava il potere, viveva nel Castello di Shuri, dov’era consuetudine assistere all’addestramento dei karateka, molto numerosi anche a seguito di un editto che proibiva a chiunque l’uso delle armi (che per un periodo furono rastrellate e conservate proprio all’interno del Castello). Oggi quel luogo è patrimonio mondiale dell’Unesco, come Castel Sant’Angelo e l’intero territorio compreso all’interno delle mura Aureliane, a Roma. Anche se Shuri e il mausoleo di Augusto sono molto differenti tra loro, ieri sera, affacciandosi sui bastioni del monumento che guarda San Pietro, il senso di straniamento fisico-temporale era in agguato. Decine di karate gi, indossate da atleti delle Fiamme Oro e da altri gruppi sportivi e società provenienti da tutto il Lazio, guizzavano nella notte romana per la puntata di “Storie di Sport a Castel Sant’Angelo” dedicata alle Arti Marziali. “E’ stato fatto di un’arte da guerra uno sport, e noi siamo tra i milioni di custodi nel mondo di questa tradizione” ha dichiarato presentando la serata il presidente regionale della FIJLKAM Silvio Di Francia, che ha anche aggiunto “in Italia il Lazio rappresenta un’eccellenza assoluta nell’ambito di questa disciplina.” Dopo aver passato in rassegna i molti successi riportati nelle competizioni nazionali e internazionali, illustrati dal Commissario tecnico straordinario Cinzia Colaiacono (un’esperienza per lei anche a “I Giovani incontrano i Campioni”), Maestro 5° dan, una delle migliori interpreti mondiali dello Shito Ryu, uno spazio è stato dedicato agli atleti con disabilità della FSSI, che affronteranno a breve la preparazione per i prossimi Mondiali in Armenia. Come sempre, al loro fianco, il Maestro Luca Nicosanti, premio CONI Lazio 2014 nella categoria “miglior tecnico”: “Importante l’apertura della FILKAM al discorso della disabilità nel karate –ha affermato - si tratta senza dubbio di un supporto importante e necessario per questi ragazzi che ce la mettono tutta, dimostrando che lo sport in alcune situazioni è la migliore terapia in assoluto. La continua crescita del nostro movimento, d’altronde, ci fa sperare in un possibile riconoscimento a livello di Paralimpiadi”. Ultimo appuntamento martedì prossimo, 1 ° settembre, con il taekwondo.