
L’incantevole habitat dei Castelli Romani ha portato bene a Samuele Porro e a Valentina Frasisti che hanno potuto coronare il loro sogno mettendo la propria firma sulla Marathon dei Colli Albani-La Via Sacra, prova unica di campionato italiano marathon organizzata sotto l’egida della FCI.
Per il lombardo Porro è stata una riconferma del titolo vinto nel 2014 alla Valcavallina Superbike; per la rivelazione Frasisti, anche lei della Lombardia, ma residente a Lugano, in Svizzera, per studi universitari, è stata una vittoria di lusso ottenuta nei suoi pochi anni di carriera agonistica in sella a una mountain bike.
L’immagine più bella e suggestiva dai Castelli Romani l’hanno testimoniata i circa 800 bikers che si sono misurati sul percorso marathon di Km. 90,700, la point to point di Km 51,600, l’escursionistico di Km 30,300 e completare il quadro partecipativo, una versione ridotta di Km 19.00 riservato alle categorie esordienti e allievi, tra i comuni di Nemi (sede dipartenza e arrivo), Rocca di Papa, Rocca Priora, Lariano, Velletri e Artena,pedalando a pieni polmoni nel cuore ecologico del Parco Regionale dei Castelli Romani. Vissuti tra viottoli sterrati, sentieri del verde boschivo. con il tradizionale passaggio sul lastricato basolato antico della famosa “ Via Sacra “ emblema della manifestazione.
Tutte le attenzioni dunque, erano puntate sulla marathon che ha emesso il primo verdetto in cima al passaggio sulla strada in basolato antico della Via Sacra, dove hanno preso il largo Damiano Ferraro (Team Selle San Marco-Trek) e Fabian Bionic Racing Team) e Johnny Cattaneo (Team Selle San Marco-Trek).
I due battistrada e la coppia di più immediati inseguitori si sono concertati tra di loro, dando vita all’inarrestabile quartetto al comando che ha tenuto a distanza gli altri big del calibro di Marzio Deho (GS Cicli Olympia), Vito Buono (Team Carbonhubo), Juri Ragnoli (Scott Racing Team), Davide Di Marco (Team Bike Civitavecchia), Johann Pallhuber (Silmax X-Bionic Racing Team), Mirko Pirazzoli (Frm Factory Racing Team), Marcello Pavarin (Bottecchia Factory Team) e Mirko Farnisi (Team Lombardo Bike).
Tra la salita e la discesa della Direttissima, Samuele Porro è riuscito a sbarazzarsi dei compagni di fuga Ferraro, Rabensteiner e Cattaneo, l’ultimo a mollare per un problema alla ruota. Porro ha percorso gli ultimi dieci chilometri in perfetta solitudine rivestendo la maglia di campione italiano un anno dopo. Podio Open completato nell’ordine dai braviFerraro e Cattaneo, mentre nella gara “rosa“ femminile ha fatto registrare la giornata negativa di Annabella Stropparo(Amici di Annabella Asd) di riscontro, la sorprendente prova di Valentina Frasisti (Ghost Italia Team) capace di arrivare da sola al traguardo e a non temere la concorrenza di Mara Fumagalli (Ktm-Protek-Dama) ed Elena Gaddoni (Scapin Soudal) finite entrambe sul podio.

I più veloci dei non professionisti stanno a bordo di una barca laziale. Tutti laziali, anche i velisti, tutti insieme, appassionatamente, con un unico comun denominatore: sono tutti dilettanti, appassionati di vela, non “prof”. Sì, ci sono loro sulla tolda di comando di Vlag, ai nastri di partenza del campionato italiano assoluto di vela d'altura in corso di svolgimento a Civitanova Marche, dove le imbarcazioni in lizza per la vittoria finale sono quarantasei. Luca Baldino, Vittorio Guglielmo, Daniele Malinconico, Renata Malinconico, Dabio Montefusco, Roberto Cosentino, Giovanni Maliozzi e Gianmaria Di Meglio, questi i velisti in gara a bordo di un 34 piedi di ultima generazione che, negli ultimi mesi, ha portato a casa un successo al Trofeo Punta Stendardo nel Golfo di Gaeta, un secondo posto al Trofeo Porti Imperiali, a Fiumicino, e una prestigiosa terza posizione overall alla blasonata Tre Golfi, la regata d’altura più antica d’Italia, sulla rotta Napoli-Gaeta-Capri. Vlag, del Circolo Nautico Caposele di Formia, è al momento undicesimo, dopo due giornate e quattro gare, al giro di boa, insomma. Per risalire in classifica, c'è tempo. (foto Taccola)

L’ipotesi più accreditata è che il karate sia nato nella prefettura di Okinawa, una manciata di isole che si allungano, ultima propaggine del Giappone, verso il tropico del Cancro e la Cina. Lo Shogun che all’epoca vi amministrava il potere, viveva nel Castello di Shuri, dov’era consuetudine assistere all’addestramento dei karateka, molto numerosi anche a seguito di un editto che proibiva a chiunque l’uso delle armi (che per un periodo furono rastrellate e conservate proprio all’interno del Castello). Oggi quel luogo è patrimonio mondiale dell’Unesco, come Castel Sant’Angelo e l’intero territorio compreso all’interno delle mura Aureliane, a Roma. Anche se Shuri e il mausoleo di Augusto sono molto differenti tra loro, ieri sera, affacciandosi sui bastioni del monumento che guarda San Pietro, il senso di straniamento fisico-temporale era in agguato. Decine di karate gi, indossate da atleti delle Fiamme Oro e da altri gruppi sportivi e società provenienti da tutto il Lazio, guizzavano nella notte romana per la puntata di “Storie di Sport a Castel Sant’Angelo” dedicata alle Arti Marziali. “E’ stato fatto di un’arte da guerra uno sport, e noi siamo tra i milioni di custodi nel mondo di questa tradizione” ha dichiarato presentando la serata il presidente regionale della FIJLKAM Silvio Di Francia, che ha anche aggiunto “in Italia il Lazio rappresenta un’eccellenza assoluta nell’ambito di questa disciplina.” Dopo aver passato in rassegna i molti successi riportati nelle competizioni nazionali e internazionali, illustrati dal Commissario tecnico straordinario Cinzia Colaiacono (un’esperienza per lei anche a “I Giovani incontrano i Campioni”), Maestro 5° dan, una delle migliori interpreti mondiali dello Shito Ryu, uno spazio è stato dedicato agli atleti con disabilità della FSSI, che affronteranno a breve la preparazione per i prossimi Mondiali in Armenia. Come sempre, al loro fianco, il Maestro Luca Nicosanti, premio CONI Lazio 2014 nella categoria “miglior tecnico”: “Importante l’apertura della FILKAM al discorso della disabilità nel karate –ha affermato - si tratta senza dubbio di un supporto importante e necessario per questi ragazzi che ce la mettono tutta, dimostrando che lo sport in alcune situazioni è la migliore terapia in assoluto. La continua crescita del nostro movimento, d’altronde, ci fa sperare in un possibile riconoscimento a livello di Paralimpiadi”. Ultimo appuntamento martedì prossimo, 1 ° settembre, con il taekwondo.

Si è svolta ieri a Bath, Gran Bretagna, la finale femminile del Campionato Europeo Senior 2015, l’evento più atteso della stagione per le atlete continentali. Oggi, infatti, oltre alle medaglie individuali e a squadre, sono state assegnate 8 carte olimpiche. Quattro le azzurre in gara: le tre atlete romane Lavinia Bonessio, Claudia Cesarini e Gloria Tocchi, e l’astigiana Alice Sotero.
La migliore delle azzurre è stata Alice Sotero, che ha chiuso al 9° posto con 1324 punti conquistando il pass per i Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016. Oltre all’impresa che le varrà la prima partecipazione olimpica, la 24enne astigiana in forze alla Junior Pentathlon Asti ha contribuito insieme a Tocchi e Cesarini alla conquista del bronzo a squadre, centrato dalle tre azzurre con 3926 punti. Così le altre azzurre a livello individuale: Tocchi ha chiuso al 14° posto con 1306 punti, Cesarini al 16° posto con 1296 punti. Bonessio al 19° posto con 1288 punti.

Torna dopo la pausa di Ferragosto “Storie di Sport a Castel Sant’Angelo”, l’iniziativa di Coni Lazio e Polo Museale che ha caratterizzato l’estate romana con una serie di appuntamenti a carattere sportivo, storico, artistico e narrativo, come si conviene ad una location cosi prestigiosa. Otto in totale le Federazioni sportive che hanno deciso di accogliere l’invito del Comitato Regionale guidato da Riccardo Viola; dalla Ginnastica, che ha aperto la manifestazione il 7 luglio scorso, al Badminton, dal Tennis alla Scherma, dalla Danza sportiva al Tiro con l’Arco, i martedì sera del Castello si sono trasformati in altrettanti happening per i visitatori, che in questo modo hanno potuto godere, oltre che delle bellezze di uno dei simboli di Roma, di rappresentazioni in costume, esibizioni e storytelling, per un inedito e godibile mix tra lo sport praticato e quello raccontato. Un contesto perfetto anche per la proiezione del videoclip promozionale di Roma 2024, molto incentrato sulla "Grande Bellezza" di Roma, che il Comitato promotore per la candidatura della Capitale ai Giochi olimpici ha deciso di inserire nella scaletta. Domani, a partire dalle 21.30 e come di consueto nel Cortile di Alessandro VI e sulla Terrazza, dove verrà posizionato il grande tatami, sarà la volta del Judo, del Karate, della Lotta e delle Arti Marziali, penultima tappa prima di quella di martedi 1 settembre, che vedrà affidata al Taekwondo la chiusura della manifestazione.