Trionfo azzurro sulle pedane di Buenos Aires. La seconda giornata di gara dei Giochi Olimpici Giovanili porta in dote la prima medaglia d'oro per la spedizione azzurra ed arriva per merito del portabandiera, Davide Di Veroli. L'atleta romano, allenato dai Maestri Maria Pia Bulgherini e Massimo Ferrarese, conquista la medaglia d'oro al termine della gara di spada maschile, facendo innalzare quel tricolore che aveva portato, fiero ed orgoglioso, alla cerimonia d'apertura. L'Inno di Mameli risuona al Pavillion Africa accompagnato dal canto dei tanti sugli spalti che hanno seguito Davide Di Veroli nel suo percorso sino al gradino più alto del podio olimpico giovanile.
Dopo una fase a gironi non brillante, con due vittorie e due sconfitte, l'azzurro ha superato nettamente per 15-5 il cinese Li Zhiwei. Ai quarti si è avuto l'assalto più ostico, contro l'austriaco Alexander Biro, concluso in favore dell'azzurro col punteggio di 15-13.
La semifinale ha visto invece Davide Di Veroli superare brillantemente per 15-9 l'egiziano Mohamed ElSayed prima della finalissima contro il tedesco Paul Veltrup conclusasi sul 11-4 e che ha dato via alla festa tricolore in tribuna ed in pedana.
”Sono felicissimo anche se non ero partito come avrei voluto ma ho recuperato la concentrazione strada facendo e sono riuscito a fare bene. Dedico questa medaglia alla mia famiglia e ai miei maestri ma anche ai ragazzi della palestra e a chi ha fatto il tifo per me". (fonte Federazione Italiana Scherma)
E’ calato il sipario sul 3° Campionato Mondiale CMAS di Apnea Outdoor di Kaş, Turchia, dove protagonista assoluta è stata, ça va sans dire, Alessia Zecchini. Per lei ancora tre medaglie d’oro, accompagnate da due record del mondo, in tre giorni di gare. Il primo oro (con record annesso), è arrivato nell’assetto costante senza attrezzi con la profondità di – 70 metri, in coabitazione con l’ucraina Nataliia Zharkova. Il giorno seguente ancora un oro nell’assetto costante con monopinna, dove l’atleta romana ha staccato il cartellino a -105 metri. Infine la ciliegina sulla torta con la prova di free immersion, nella quale Sua Profondità ha ritoccato il record (già suo) di -90 metri, portandolo a -94.
Questo campionato del mondo ha segnato la fine di una stagione davvero incredibile per Alessia, dominatrice incontrastata, dalle Bahamas all’Italia alla Turchia, di una specialità dove mente e corpo devono amalgamarsi alla perfezione; dove la giusta concentrazione vale almeno quanto la capacità polmonare perché la minima disattenzione può compromettere tutto. Per questo è essenziale rimanere rilassati e tranquilli. Una condizione necessaria per essere un buon apneista, ma certo non sufficiente per raggiungere questi risultati. Qui entra in gioco (pardon, in acqua) un altro ingrediente. Quello che rende all’apparenza facili le cose difficili e fa la differenza tra l’atleta e il campione, e cioè il divertimento, che non è leggerezza. E’ il quid che ti permette di fare ciò che più ti piace e ti rende felice, nella maniera più semplice. Con il sorriso. Complimenti Alessia. (foto FIPSAS)
206 Paesi con quasi 4000 giovani tra i 15 e i 18 anni che si metteranno in mostra per conquistare il futuro. Alla vigilia dall’apertura delle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires, dove i campioni di domani si sfideranno dal 6 al 18 ottobre nella capitale argentina in ben 32 discipline differenti, l’Italia sarà presente con una delegazione record: 84 azzurri, di cui 50 ragazzi e 34 ragazze. E’ la squadra azzurra più numerosa di sempre, con 15 atleti in più rispetto all’ultima edizione, quella di Nanchino 2014. Questi sono quelli del Lazio.
Arrampicata Sportiva: Premio CONI Lazio 2016, Laura Rogora, scala in fretta anche le tappe. Oro ai mondiali giovanili di Mosca ad agosto e decima a Innsbruk un mese dopo in quelli dei “grandi” nella specialità boulder, quella che sarà rappresentata a Tokyo 2020.
Atletica Leggera: Lorenzo Benati (Atletica Roma Acquacetosa), speranza azzurra nei 400 m., porta in dote l’oro continentale u.18 nel giro di pista. Ivan De Angelis, astista della Fiamme Gialle Simoni, vanta un personale di 5.12 che è anche la miglior prestazione italiana; Francesco Guerra (RCF Roma Sud), vincitore ai campionati italiani Allievi nel giugno scorso, sarà in pista per i 3.000 metri.
Golf: Andrea Romano è reduce dalla vittoria agli Internazionali di Francia. Il diciottenne del Golf Club di Castelgandolfo appena 15 giorni prima si era aggiudicato anche i campionati italiani.
Tuffi: C'è attesa per Chiara Pellacani (fratello calciatore e papà giornalista sportivo), che appena sedicenne è salita sul gradino più alto del podio ai Campionati europei dei “grandi” nella gara “sincro” trampolino da 3 mt. (in coppia con Elena Bertocchi).
Pentathlon Moderno: Alice Rinaudo dominatrice ai Mondiali Youth di aprile in Portogallo e successivamente privata di quello continentale (già conquistato) in Polonia due mesi dopo, avrà una motivazione in più per dare il massimo a Buenos Aires.
Scherma: Di Davide Di Veroli si è detto molto. Portabandiera azzurro, primo schermidore ad assurgere a tale onore, allenato da Maria Pia Bulgarini e Massimo Ferrarese, ama la danza al pari del fioretto. Romano dell’EUR, ha dominato a livello giovanile conquistando la medaglia d’oro nella spada prima agli Europei e poi ai Mondiali giovani e cadetti negli Under 17 (in più c’è l’argento iridato con gli Under 20).
Tennistavolo: Ha esordito in Nazionale maggiore due giorni prima di compiere i 14 anni. Jamila Laurenti da Montopoli a 15 ha conquistato il titolo mondiale di categoria e pochi mesi dopo grazie alla vittoria nel torneo internazionale di Asuncion si è qualificata per i Giochi olimpici giovanili; prima azzurra a centrare l’obiettivo così giovane.
Vela: Giulia Fava è il talento civitavecchiese del Nacra 15, catamarano che divide (insieme ai successi) con Andrea Spagnoli. Insieme vicecampioni d’Europa ad agosto sul lago di Como, i due avevano già staccato il biglietto per l’Argentina il mese prima grazie all’argento ai mondiali giovanili in Texas.
Programma: https://www.buenosaires2018.com/results/en/all-sports/competition-schedule.htm?lng=it
Bella giornata di sport quella messa in campo ieri dal Comitato CONI Lazio con la collaborazione del CONI Point di Rieti e la partecipazione della squadra del Real calcio a 5. All’interno della Casa circondariale del capoluogo sabino si è svolta la festa finale del progetto “Lo sport entra nelle carceri”, al termine di un percorso sportivo di 150 ore che nel corso dell’estate ha coinvolto circa 100 detenuti. Non solo calcio a 5, dove i giocatori hanno giocato mischiati con gli altri, ma anche lezioni di basket, tennis e tennis tavolo, sotto la guida di tecnici qualificati.
Per il Prefetto Giuseppina Reggiani si è trattato di “una bellissima iniziativa, un'esperienza che può trasformersi in un viatico anche per una crescita interiore.” Altrettanto positivo il commento del Garante dei detenuti Stefano Anastasia, tornato per il secondo anno a Rieti per questa giornata: “Abbiamo voluto rispondere positivamente alle tante richieste arrivate dai detenuti per fare sport, replicando l’esperienza dello scorso anno con il CONI Lazio.” La direttrice della Casa circondariale Vera Poggetti guarda al futuro: “La collaborazione che stiamo portando avanti con il CONI Lazio e il CONI Point Rieti continuerà anche per l’anno prossimo grazie all’iniziativa “CONI e Regione, compagni di sport”. Soddisfazione anche da parte del Questore Antonio Mannoni: “Credo che lo sport sia uno dei linguaggi universali più diffusi e la dimostrazione è nell’inclusione che oggi possiamo vedere.” Il delegato CONI Luciano Pistolesi, ringraziando la Fondazione Varrone per il suo contributo all’iniziativa, ha ricordato “l’importanza dello sport quale diritto fondamentale per tutti”. La chiosa è del presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, che ha riportato il discorso sui valori dello sport e sull’importanza del dialogo istituzionale “strumento importantissimo per facilitare il percorso riabilitativo delle persone in condizione di restrizione ed elemento indispensabile nella creazione di uno spirito di gruppo.”
foto 1: Riccardo Viola con il delegato Luciano Pistolesi, alcuni tecnici e giocatori del Real Rieti
foto 2: Pistolesi consegna una targa ricordo al Prefetto Reggiani e al Questore Mannoni. Sullo sfondo la direttrice Vera Poggetti.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), facendo seguito al protocollo d’intesa triennale sottoscritto in data 29/11/2016, con il sostegno del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e di diverse Regioni ed Enti Locali, promuovono il progetto “Sport di Classe”. L’edizione 2018/2019 è rivolta a tutte le classi 4^ e 5^ delle scuole primarie d’Italia, statali e paritarie, e prevede, rispetto alle edizioni precedenti, un incremento delle ore realizzate dal Tutor per ogni classe: 23 ore per ciascuna classe assegnata, ripartite in 22 ore di copresenza con il docente titolare della classe (1 ora a settimana), e 1 ora per attività trasversali.
- Le istituzioni scolastiche possono partecipare al progetto, registrando la loro adesione sull’area riservata del sito www.progettosportdiclasse.it, dal 3 ottobre al 22 ottobre p.v.
- L’individuazione dei Tutor avverrà attraverso un avviso pubblico di candidatura valido per tutto il territorio nazionale; gli interessati devono presentare apposita richiesta di partecipazione registrandosi sull’area riservata del sito www.progettosportdiclasse.it fino al al 15 ottobre p.v
la NOTA del MIUR