Domenica castellana per il presidente Viola che si è dapprima recato ai Pratoni del Vivaro, dove erano in corso di svolgimento i Campionati Italiani di Società di Corsa Campestre, che mettevano in palio gli scudetti per club 2013. Una manifestazione di grande richiamo che mancava nella nostra regione da nove anni, per la prima volta nella location del Centro Equestre federale situato tra Rocca di Papa e Rocca Priora.
Oltre 2000 gi atleti in gara e in rappresentanza di 240 socetà. Al termine delle 8 gare le classifiche combinate, quelle che assegnano il titolo di "Club Campione italiano di corsa campestre", hanno proclamato vincitori, ancora una volta, due sodalizi milanesi: gli uomini dell'Atletica Riccardi (217 punti) e le donne della Bracco Atletica (231 punti).
Titolo tricolore e diritto di partecipazione alla Coppa Campioni del prossimo anno, invece, alle squadre leader del cross lungo. Si tratta dei campioni uscenti: la formazione maschile delle Fiamme Gialle (8° tricolore consecutivo) con il capitano Gabriele De Nard 5° assoluto sui 10km (dietro una pattuglia tutta africana capeggiata dal keniano William Kibor) e quella femminile dell'Esercito (6° tricolore in 6 anni) con il 3° posto di Fatna Maraoui negli 8km alle spalle dell'imprendibile keniana Jepkurgat (Running Club Futura) e della maratoneta azzurra Valeria Straneo (Runner Team 99). Nel cross corto, successo al maschile dell'Esercito trascinato da Daniele Meucci, davanti ad Areonautica Militare e Carabinieri. Nel corto femminile, prime le Fiamme Gialle davanti a Forestale e Atletica Futura.
Nel pomeriggio l’incontro a Genzano con i giovani partecipanti alla Giocagym, riuniti presso il palasport “Gino Cesaroni”. La manifestazione, che si tiene nel corso di un fitto calendario negli impianti di tutto il territorio nazionale, torna cosi nel comune in provincia di Roma dove viene ospitata già da qualche anno. Undici società e 400 atleti hanno dato vita ad una serie di esercizi di ginnastica ritmica, danza classica e moderna, ginnastica artistica e danza orientale alla presenza degli assessori allo sport di Genzano Patrizia Mancini e di Ariccia Cora Fontana Arnaldi. Giocagym da sempre porta avanti progetti di solidarietà, che quest’anno sono rivolti in particolare alle giovani donne di Ramallah e Gerusalemme est, a favore di insegnanti e bambini di una comunità senegalese a Foundiougne e con lo scopo di utilizzare lo sport e il gioco contro l’isolamento. (foto Petrucci, le atlete dell’Esercito)
Il ricordo di Riccardo Viola della AS Roma di papà Dino, dove stava crescendo un giovane di belle speranze che risponde al nome di Francesco Totti.
http://video.sky.it/sport/calcio-italiano/vi_racconto_totti/v152503.vid
Sembra sempre più probabile un’edizione, se non proprio notturna, quanto meno soggetta a uno spostamento nel pomeriggio. A fronte dell’intronizzazione “altamente probabile” del nuovo papa, prevista proprio per domenica 17 marzo – ha dichiarato il sindaco Alemanno stamattina in conferenza stampa – ci siamo chiesti insieme alla Questura e agli organizzatori se Roma avesse potuto affrontare la doppia sfida. La risposta è stata si. Meglio ridisegnare il tracciato della corsa (nel caso che il papa eletto reciti l'Angelus, ndr) che cambiare la data. Per rispetto ai 14mila appassionati che da molti mesi si sono dati appuntamento in questo giorno.”
Di sicuro si tratterà di un’edizione speciale, che potrebbe godere di una attenzione imprevista e particolare da parte dei media di tutto il mondo, riuniti quel giorno al seguito dei 140 capi di stato e di governo attesi nella Capitale per l’elezione del capo della Chiesa cattolica.
“Se si dovesse correre in notturna - ha dichiarato l'on. Alessandro Cochi, delegato allo sport per Roma Capitale - sarebbe una gara altrettanto suggestiva, visto che riporterebbe alla mente l'impresa di Abebe Bikila nel tramonto olimpico di Roma 1960. Comunque questo è uno degli eventi più importanti della città ed era necessario far si che si svolgesse regolarmente”.
Scorrono sullo schermo le immagini delle precedenti maratone. Un fiume di persone incorniciato nella Storia che il Colosseo e i Fori imperiali narrano al mondo da duemila anni. “Questo è lo spirito di una città a vocazione olimpica – ha sottolineato il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola a commento del video – l’emozione che traspare e accompagna un momento importante come la maratona, va convogliato soprattutto verso i giovani e la promozione dello sport. Il connubio tra sport di base e “top event” deve essere nelle nostre corde e di tutti coloro che amano lo sport a 360°. Anche per questo credo sia importante l'impegno che il Coni Lazio sta mettendo in campo per far partecipare a questa edizione alcuni ragazzi della casa famiglia "Fiore nel deserto" e, possibilmente, una piccola rappresentativa proveniente da Rebibbia.”
“Solo l’atletica, tra tutti gli sport, è in grado di mettere insieme migliaia di persone per un rito sportivo e laico che stavolta potrebbe affiancare un altro rito, che nella sua sacralità è atteso da milioni di persone nel mondo”, ha ricordato il vice presidente della Fidal Vincenzo Parrinello. Una concomitanza, aggiungiamo noi, che può vedersi realizzata solo nella città eterna.
Alla maratona di Roma saranno presenti anche 130 atleti paralimpici, e per il presidente del CIP Luca Pancalli si tratta di un importante momento di unione, “una sintesi e una dimensione sportiva che non si svolge in uno spazio circoscritto, ma finisce per appropriarsi di un’intera città”.
Infine il presidente di Roma Maratona Enrico Castrucci ha ricordato la grande macchina organizzativa che sta dietro una manifestazione di questa portata, “l’insieme di forze che si uniscono per il raggiungimento di un risultato comune”. Singoli cittadini, volontari, appassionati. Senza di loro, probabilmente, il sogno non sarebbe possibile. "L'Esercito e i Vigili del Fuoco ci forniranno l'illuminazione necessaria e siamo d'accordo con una decina di impianti sportivi posti lungo il percorso, pronti ad accogliere i runners."
Alla fine le lacrime sono state di gioia. Dimenticato il passato più buio, il brutto infortunio al tendine d’Achille, il faticoso recupero e la tentazione di lasciare l’atletica, per Veronica Borsi, 25enne di Bracciano, gli ostacoli che la vita aveva messo sul suo cammino di giovane promessa dell’atletica azzurra, si sono dissolti quasi per magia sulla pista della Scandinavian Arena. L’atleta delle Fiamme Gialle, partita da outsider, è riuscita a coronare con un bronzo e due primati italiani il debutto azzurro ai campionati europei indoor di Goteborg. La sua progressione, nella gara dei 60 hs., l’ha portata a 5 centesimi dalla vincitrice, la turca Yanit, fermando il cronometro a 7”94, migliorando di due centesimi il tempo fatto registrare in semifinale e cancellando cosi dopo 19 anni il precedente record italiano che apparteneva a un’altra romana, Carla Tuzzi (7”97). Soddisfazione nelle parole di Vincenzo De Luca, uno dei tecnici più esperti nel settore ostacoli, che ha allenato anche la Tuzzi prima di prendere sotto la sua guida, nel 2010, proprio Veronica Borsi. “Carla era più potente muscolarmente, ma Veronica è un’atleta ritrovata con ampi margini di miglioramento. E poi è una vera agonista, caratterialmente molto forte.” Che il ruolo di De Luca vada oltre a quello di un semplice allenatore, è la stessa Borsi a confermarlo al telefono, al termine della seduta mattutina alla Farnesina.
- La prima cosa che hai pensato dopo la finale e il bronzo di Goteborg?
V.B. Ero felice per Vincenzo (De Luca, ndr) che nella sua carriera non aveva mai vinto una medaglia europea. Lui è un vero maestro di vita. Non so dire se si tratti altruismo, ma in quel momento ero grata a lui e alle Fiamme Gialle che avevano creduto in me. Solo dopo ho pensato a me stessa e a quello che avevo fatto.
- Nessuno ci credeva alla vigilia.
V.B. Sono arrivata all’Europeo cercando di fare il massimo. L’obiettivo era entrare in finale, la medaglia non era prevista.
- Neanche il titolo italiano?
V.B. Io dico sempre di procedere “step by step”, e cosi insieme al record è arrivata anche la medaglia, che ha un valore intrinsecamente maggiore.
- Come ti senti ora?
V.B. Molto carica e motivata. So di poter andare veloce. Me ne sono accorta proprio allo starter della finale, quando l’olandese accanto a me è partita in metà del tempo. L’ho vista davanti e mi sono detta “Veronica, adesso devi correre”.
- E cosi è stato. Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
V.B. I 60 hs. mi stanno un po’ stretti, non è la mia distanza preferita. Meglio i 100, dove punto a fare i 12”94 che sono il minimo per andare a Mosca, ai prossimi Mondiali. Una buona occasione potrebbero essere i Giochi del Mediterraneo, chissà.
- Per entrare anche lì in finale?
V.B. Ho detto “step by step”, non anticipiamo i tempi. Intanto una semifinale iridata sarebbe già un ottimo risultato.
Proprio ieri il neo presidente della Fidal Giomi ha sottolineato l’importanza dell’indoor, e il nuovo corso dell’atletica azzurra, tra un ostacolo e l’altro, sta già producendo i primi risultati, con una medaglia che mancava dai tempi di Rita Bottiglieri. E allora..in bocca al lupo Veronica!
Venerdi 1° marzo il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola ha incontrato presso la Casa circondariale di Rebibbia, la direzione dell’Istituto di pena e i vertici della Uisp romana che curano l’attività sportiva dei detenuti attraverso l’associazione “Albatros”. Al centro della discussione, le iniziative da portare avanti nel corso dell’anno, come ad esempio quelle legate al fair play e all’insegnamento delle tecniche di calcio e tennis da parte di istruttori federali “L’obiettivo –ha confermato Viola – è quello di incrementare le occasioni già esistenti, per chi vive la realtà carceraria, di praticare attività sportiva.”
Nel pomeriggio Viola si è quindi spostato a Rieti, dove ha presentato al sindaco Simone Petrangeli e all’assessore allo sport Alessandro Mezzetti, il nuovo rappresentante Coni per la provincia Andrea Milardi, mentre per l’ex presidente provinciale del Coni Luciano Pistolesi, si profilerebbe un incarico all’interno della Scuola Regionale dello Sport.
Sabato 2 marzo doppio impegno istituzionale per il vice presidente Umberto Soldatelli, che ha portato il saluto del Coni Lazio al congresso elettivo della Uisp (Unione italiana Sport per Tutti), dove è stato eletto alla guida della sezione regione Natalino Nocera, che già ne ricopriva il ruolo di Commissario. Conferma anche per la presidenza dell’AICS (Associazione italiana Cultura e Sport) del Lazio, dove Raffaele Minichino, patròn di Sportinoro e promotore del torneo di calcio giovanile “Beppe Viola”, è stato eletto per il suo terzo mandato.
La mattina di domenica è stata all’insegna dei grandi eventi. Dalla mezza maratona più partecipata d’Italia, quella Roma-Ostia che ha visto tagliare il traguardo della rotonda sul litorale quasi 10.000 runners, alla Roma Maxima di ciclismo, un giro del Lazio con vista sui Fori Imperiali e sul Colosseo e percorso “classico” con le salite mozzafiato di Rocca Priora.
Nel pomeriggio il presidente Viola è intervenuto poi alla cerimonia di premiazione del I Trofeo Internazionale Roma Roll-Line-Coppa Libertas di pattinaggio artistico a rotelle, svoltosi nell’impianto coperto di via Tito 40 all’Ostiense con la partecipazione di oltre 20 società provenienti da tutta Italia, e rappresentative di Slovenia, Brasile, Portogallo e Spagna con campioni mondiali e europei. (foto: Ufficio stampa Roma-Ostia)