Mercoledì mattina alle 10,00 il via alla trentesima edizione di Vivicittà Roma, la seconda di Vivifiume. Dopo gli interventi di Ama e Comune sulla banchina destra del Tevere e dello stesso Uisp Roma sulla riva sinistra, la corsa potrà tenersi regolarmente dopo il rinvio per il maltempo dello scorso 7 aprile.
Il via alla prova competitiva sul quarto di maratona (10,548 km) è previsto alle 10,00 da Ponte Regina Margherita (lato destro del fiume). Da lì i podisti di tutte le età e di tutte le velocità percorreranno tutta la pista ciclabile asfaltata lungo il Tevere fino a Ponte Testaccio dove ritorneranno sul livello stradale attraversando lo stesso ponte, scenderanno sulla banchina banchina sinistra per tornare (dopo aver attraversato un tratto di terreno misto e non asfaltato) all'arrivo sotto ponte Sant'Angelo.
La corsa non competitiva di 4 km partirà poco dopo quella competitiva sempre da Ponte Margherita e si concluderà all'isola Tiberina, tutta sulla pista ciclabile asfaltata.
Proprio per l'incertezza dell'ultima settimana, l'Uisp Roma ha deciso di permettere l'iscrizione mercoledì mattina sul posto anche per la corsa competitiva.
Il torneo si svolgerà allo stabilimento “Dopolavoro Cotral” di Ostia, in campo scenderanno ben 110 squadre tra maschili e femminili. Al via anche la fase provinciale di Roma dei GSS di Beach Volley
La ventesima edizione di Volley Scuola “Trofeo Acea” è entrata nella sua fase clou con la fase finale, parallelamente è in rampa di lancio la terza edizione del Beach Volley Scuola. Martedì 7 e giovedì 9 maggio dalle 9 fino alle 14 nei vari campi dello stabilimento “Dopolavoro Cotral” di Ostia (Lungomare Lutazio Catulo, 14) si svolgerà il terzo torneo sulla spiaggia, in campo scenderanno ben 110 squadre tra maschili e femminili. Un grande successo di partecipanti che attesta la grande voglia dei ragazzi di misurarsi anche in spiaggia, il beach volley è una delle discipline di spicco sul litorale romano e laziale. Saranno due giorni da vivere intensamente, martedì 7 sarà la volta di Allievi e Allieve, 50 squadre e oltre 100 beacher che cercheranno di aggiudicarsi il torneo. Giovedì 9 maggio, invece sarà la volta della categoria Juniores maschile e femminile con 60 coppie e oltre 120 giocatori-studenti.
Alle ore 9 avverrà il sorteggio per determinare la composizione, a partecipare possono essere tutti gli alunni/e tesserati e non tesserati Fipav, nati negli anni 1993-94-95-96-97-98-99 purché regolarmente iscritti e frequentanti. Ove possibile verranno formate delle poule eliminatorie da tre squadre che disputeranno un girone all’italiana di sola andata. Le squadre prime classificate di ciascuna poule e nei soli tornei da 8 poule eliminatorie anche le seconde classificate, verranno inserite in un tabellone ad eliminazione diretta a 16 squadre. Tutte le gare verranno disputate su di un unico set a 15 punti.
Ma non è tutto perché lunedì 6 maggio sempre al Dopolavoro Cotral” di Ostia prenderà vita la fase provinciale di Roma dei Giochi Sportivi Studenteschi di Beach Volley, protagonisti saranno juniores maschili e femminile (30 squadre), allievi maschili e femminili (24 squadre).
Alle ore 8.30 in base all’ordine di arrivo verrà determinata la composizione delle poule qualificazioni, al quale si richiede la presenza di tutte le squadre partecipanti. Le coppie vincenti delle categorie Allievi e Allieve avranno accesso alla relativa Finale Regionale prevista il 10 maggio a Tarquinia.
Curve, sampietrini, tornanti, rettilinei, lo strappo in salita di Viale Giotto e la successiva discesa su viale delle Terme di Caracalla prima dell’arrivo: tecnica e adrenalina caratterizzano l’ormai noto percorso del Gran Premio della Liberazione.
Per i migliori dilettanti under 23 d’Italia e del mondo vietato distrarsi: chi vince il Mondiale di Primavera ha ottime credenziali per il passaggio al professionismo ma non bisogna rimanere troppo incantati dal fascino del circuito (6 chilometri per 23 giri: 138 complessivi) perché nasconde molti tranelli: occorre scaltrezza e, soprattutto, sapersi trovare al posto giusto nel momento giusto.
Dal 2009 a Caracalla manca una vera volata di gruppo (vittoria di Sacha Modolo), nelle ultime tre edizioni il vincitore è riuscito ad evitare lo sprint (lo sloveno Jan Tratnik nel 2010, Matteo Trentin nel 2011 ed Enrico Barbin lo scorso anno). Difficile fare un pronostico secco: tra i 170 corridori in rappresentanza di 34 squadre il nome di spicco è quello di Ignazio Moser (BMC Development Team). Suo padre Francesco si rese protagonista al Liberazione nel 1972 (allora gara pre-olimpica per la selezione degli azzurri ai Giochi di Monaco di Baviera in Germania) con un terzo posto dietro il russo Juri Osincev e Tuillo Rossi sull’inedito traguardo di Cerveteri a nord- ovest della Capitale. Domani Moser junior, azzurro della pista, ritorna a Caracalla: nel 2011 al suo primo Liberazione tra gli under 23 tentò la fuga da lontano ma non andò oltre la ventottesima posizione. Si presenta con una nuova squadra (vivaio della formazione professionistica BMC di Cadel Evans e dell’iridato Philippe Gilbert) potendo contare della freschezza di un giovanissimo compagno di squadra: lo svizzero Stefan Kung (1994) rivelazione di questo mese di aprile vincendo a Pasquetta il Giro del Belvedere in Veneto.
Occhi puntati sull’Australia (6 volte sul podio nelle ultime 8 edizioni) con Caleb Ewan (vincitore in stagione del Palio del Recioto) e Damien Howson (bronzo mondiale under 23 a cronometro nel 2012) che si presentano come potenziali candidati al successo forti dei trascorsi in pista da campioni nazionali e del mondo nella categoria juniores. La matricola Ewan, classe 1994, ha l’occasione per prendersi la rivincita sul coetaneo Matej Mohoric: l’atleta sloveno, anche lui al via a Roma, gli ha soffiato la maglia di campione del mondo juniores nel 2012 sul traguardo olandese di Valkenburg.
L’ex tricolore juniores 2009 Andrea Zordan (Zalf Euromobil-Desirée Fior), plurivittorioso ad oggi con 5 successi, guida la pattuglia degli italiani: scalpitano per un posto al sole anche il compagno di squadra Federico Zurlo (molto legato a Roma per aver vinto il tricolore di ciclocross juniores alle Capannelle nel 2011); Davide Villella (Team Colpack) terzo lo scorso anno dietro Enrico Barbin e Andrea Fedi; Davide Martinelli (Food Italia-MG K Vis Norda) figlio di Giuseppe team manager dell’Astana di Vincenzo Nibali; Michele Scartezzini (Trevigiani Dynamon Bottoli) a segno pochi giorni fa al Trofeo Piva; il campione europeo juniores a cronometro 2011 Alberto Bettiol (GS Mastromarco) vincitore all’apertura stagionale della Firenze-Empoli nonché compagno di squadra del romano Valerio Conti, assente per scelta tecnica dopo il recente trionfo al Gran Premio Artigianato e Commercio di Stabbia in Toscana.
La De Sisti vince il suo terzo derby della stagione e si assesta al terzo posto della classifica a 7 punti da una ormai inarrivabile Amsicora Cagliari che a tre giornate dalla fine sembra lanciata verso la conquista del titolo . Per la Roma la certezza matematica di essere presente nel play off delle deluse per la conquista del secondo posto in Europa. La partita è stata preceduta dall’inaugurazione ufficiale del campo con la presenza del Sindaco Alemanno, del delegato allo sport Cochi, del Presidente del XII Municipio Calzetta e di numerosi consiglieri municipali ( Del Poggetto, Pollak, Santoro, Massaro ) e comunali come Paolo Masini. Presenti il Presidente della FIH Luca Di Mauro, con i consiglieri Scalisi e Corso, ed il Presidente del Coni Regionale Riccardo Viola. La partita è stata combattuta come di solito nei derby, con la De Sisti Acea Roma in vantaggio al 12’ con Pato Mongiano su corto . Al 9’ del secondo tempo un passaggio corto di Mattia Pretti innescava un contropiede dei teverini che si concludeva con un atterramento di Corsi da parte di Eugenio Ardito (qualche dubbio se accaduto in area … ) con conseguente rigore trasformato da Lorenzo Dussi . La Roma dopo un periodo un po’ sotto tono , riprende il controllo della metà campo e su un attacco dalla destra di Fernando Gonzalez è Daniele Malta a deviare in rete rendendo vano il tentativo di parata di Pompili . E’ il goal pesante del 2 a 1 e dei tre punti. (foto Di Majo)
“Ho ritrovato la tranquillità e il divertimento nel fare quello che in fondo faccio da quando avevo 6 anni”. Oggi di anni Maria Marconi ne ha 28 e ha deciso, con grande serenità, che non vale la pena aggiungere complicazioni inutili a un percorso sportivo che la vita ha già messo duramente alla prova. Pochi giorni fa ha messo in partica questa intuizione filosofica dando concretezza alla sua partecipazione agli Assoluti indoor di Torino con tre medaglie d’oro: trampolino 1 e 3 metri e sincro, e bissando così i successi ottenuti ai Campionati di categoria di Trieste, solo poche settimane prima. “Il mio allenatore me l’ha proposto e io ho accettato. Avevo abbandonato il sincro dopo l’esperienza con Tania (Cagnotto, ndr), forse per mancanza di motivazioni, forse anche per l’accumularsi dei carichi di lavoro. Oggi non mi pesa più e mi diverto.” Se non si rischiasse qui l’accusa di blasfemia (Maria è tesserata Lazio Nuoto, oltre che Fiamme Gialle), verrebbe quasi da accomunare la sua esperienza a quella di Francesco Totti. Infortuni, talento, gioia e passione contribuiscono a formare, in misura diversa, il curriculum di ogni atleta, anche se sono pochi, pochissimi quelli che riescono a trarre forza proprio dagli episodi sfortunati.
Maria c’è riuscita. Dopo l’intervento correttivo per la tachicardia nel 2010, cui erano seguiti mesi di tranquillità e anche di risultati, come dimostrano i quarti posti dell’Europeo di Torino e del Mondiale a Shangai, qualcosa aveva iniziato a scricchiolare. “Tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012 i dolori alla schiena si erano fatti insopportabili e le gambe non rispondevano più.” Inizia la fase di “ricognizione” alla ricerca del problema, il periodo più difficile, quello che ti può mettere a terra, soprattutto psicologicamente. Maria è fortunata, si rivolge al centro Atlas, su suggerimento del fratello Tommaso e la diagnosi fino a quel momento fumosa appare finalmente chiara: lesione al nervo femorale, probabilmente dovuta al precedente intervento. Seguono lunghi mesi di terapia e ginnastica posturale per riprendere a saltare. “Agonisticamente parlando, sono stata bloccata da febbraio a ottobre 2012. Londra poteva essere la mia terza Olimpiade, ma l’ho vista solo in TV.” Paradossalmente, è proprio nel corso di quest’ultimo stop che matura la convinzione di essere in grado di fare tutto. “Come si dice: o la va o la spacca. La vita mi ha messo alla prova, e mi ha fatto anche capire che una volta superato il problema, allora dipende solo da me. E’ come se mi fossi aperta al mondo per la prima volta, ho imparato a smussare alcuni lati del mio carattere, e affronto gli impegni, anche quelli sportivi, con spirito nuovo.”
Dopo oltre 20 anni di tuffi e una quantità di risultati internazionali, Maria non ha niente da dimostrare, se non superare se stessa. Questa consapevolezza le dona una serenità particolare anche fuori dalla vasca. “La mattina mi alleno, anche più di quanto mi viene richiesto, ma il pomeriggio sono libera. Mi fa piacere seguire i bambini del nuoto della società di mia madre e adoro dedicare del tempo a me stessa e ai miei cani, un golden retriver, un labrador e una meticcia. Le sfide non mi hanno mai fatto paura. Ora so di poterle affrontare senza pressioni, una alla volta.”