
Domenica 30 giugno, allo Stadio Tre Fontane “Cipriano Zino” recentemente rinnovato, si sono svolte le finali nazionali di hockey su prato riservate alla categoria Under 16 femminile, che hanno visto la vittoria della S.S. Lazio Hockey.
Dopo aver battuto 4-0 il Genova 1980 HC in semifinale, le biancocelesti hanno superato di misura l’Argentia HC in finale grazie al gol di Ludovica Pericoli, chiudendo il torneo conclusivo con la porta inviolata e succedendo nell’albo d’oro al Butterfly HCC, quest’anno terza classificata dopo la sconfitta con l’Argentia HC (1-3) e la vittoria con il Genova 1980 HC (5-3).
Questi i premi individuali assegnati al termine della manifestazione: Martina Todaro (Argentia HC) miglior giocatrice, Margherita Paolillo (S.S. Lazio Hockey) miglior portiere, e Luisa Garcia (Butterfly HCC) miglior realizzatrice.
Alla cerimonia di premiazione, organizzata come il resto del torneo dalla S.S. Lazio Hockey con il Presidente Roberto Brocco a fare da padrone di casa, sono intervenute numerose istituzioni politiche e sportive: i Consiglieri di Roma Capitale Giorgio Trabucco – in rappresentanza dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato – e Federico Rocca, il Presidente del CONI – Comitato Regionale Lazio Riccardo Viola, il Presidente del C.R. Lazio della Federazione Italiana Hockey Gianluca Iaccarino, i Consiglieri Federali FIH Carlo Corsi e Marco Grossi e il Presidente della Polisportiva S.S. Lazio Antonio Buccioni.
“Questa manifestazione è estremamente importante. Per l’Amministrazione capitolina il supporto alle associazioni sportive dilettantistiche e allo sport è centrale. Oggi abbiamo avuto la dimostrazione del livello molto alto che ha raggiunto questa disciplina. Complimenti alla S.S. Lazio Hockey, alle giocatrici, ai tecnici e ai dirigenti delle società che hanno partecipato. Ci dimostrate ogni giorno che lo sport ha una forza meravigliosa”, ha affermato Trabucco.
Sulla stessa lunghezza d’onda Rocca: “Da romano non posso non essere felice che abbia vinto una squadra della Capitale ma dobbiamo prima di tutto ringraziare il movimento dell’hockey che ci sta dando grandi soddisfazioni in tutta Italia. Abbiamo visto ragazze che si sono sfidate e contese il titolo nazionale per poi abbracciarsi e condividere insieme successi e sconfitte al termine del torneo. Questo è il messaggio più bello che lo sport possa trasmettere”.
“Complimenti alla S.S. Lazio Hockey e a tutte le squadre finaliste. Roma è un bel punto di riferimento nella disciplina dell’hockey. Siamo una grande eccellenza e questo è motivo di grande soddisfazione per tutti. Alle giocatrici dico di continuare a coltivare il proprio sogno, mentre il ringraziamento più grande va ai genitori, senza i quali lo sport italiano non potrebbe andare avanti”, ha aggiunto Viola.
Ovviamente soddisfatto anche Buccioni: “È stato un torneo bellissimo. Complimenti a tutte le società, a cominciare dalla S.S. Lazio Hockey, che dopo aver raggiunto il terzo posto in Serie A Élite con la squadra maschile e la promozione nella massima categoria nazionale con la squadra femminile si è aggiudicata anche il tricolore con l’Under 16 femminile”.
Queste, infine, le parole di Corsi: “Sono rimasto davvero colpito da come queste squadre siano state seguite dai genitori. Sono proprio questi ultimi a costituire il fulcro dell’attività giovanile e promozionale e senza di loro sarebbe impossibile organizzare questo tipo di iniziative. Congratulazioni alla S.S. Lazio Hockey, a tutte le finaliste ed anche agli arbitri, il cui team era composto da quattro ragazze coetanee delle giocatrici. Questo rappresenta un bel segnale di crescita del movimento arbitrale e, di riflesso, del nostro sport”.
Roberto Mastrogiacomo, arbitro di grande esperienza, ha svolto il ruolo di manager degli arbitri, mentre Eleonora Rodo le funzioni di DTC. Ad arbitrare gli incontri sono state designate la pugliese Valeria Roppo, la veneta Cecilia Millan, la piemontese Silvia Caffaratti e la toscana Giulia Secci.

Sabato 29 giugno, sul prato dello Stadio Comunale "Fulvio Iacoboni", ha avuto luogo una giornata speciale per il rugby reatino, che ha tenuto a battesimo una nuova realtà sportiva inclusiva: il tag rugby a 7 unificato. A partire dalla prossima stagione sarà Special Olympics ad occuparsi della promozione di questa disciplina sportiva che accoglierà atleti con e senza disabilità intellettiva, stimolando la cooperazione e il divertimento.
Ad organizzare il “Bee Special Rugby Day”, un appassionante ‘open day’ al quale hanno partecipato tutte le associazioni e le società rugbistiche del capoluogo reatino, è stata la BeeRugby in collaborazione con Regione Lazio, Provincia di Rieti, Comune di Rieti, Special Olympics Italia Team Rieti, CONI Lazio, C.R. Lazio della Federazione Italiana Rugby, Panathlon Club di Rieti e Lions Club Flavia Gens Rieti.
Dopo le esercitazioni tecniche e l’esibizione di tag rugby 7 si è svolta la premiazione, a seguito della quale la società ospitante ha organizzato il tradizionale terzo tempo.
Erano presenti la Presidente della Provincia di Rieti Roberta Cuneo, il Presidente del CONI Lazio Riccardo Viola, il Vice Sindaco con Delega allo Sport e al Turismo del Comune di Rieti Chiara Mestichelli, l’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Rieti Giovanna Palomba, la Direttrice di Special Olympics Team Rieti Morena De Marco, il Presidente del C.R. Lazio della FIR Maurizio Amedei, il Delegato Provinciale del CONI di Rieti Luciano Pistolesi, la Presidente del Lions Club Rieti Flavia Gens Franca Faraoni e il Presidente del Panathlon Club di Rieti Maurizio Simonetti, accompagnato da numerosi soci. A rappresentare la BeeRugby, invece, Domenico Mareri e Alessio Carucci.
Il tag rugby è uno sport privo di contatto che si gioca indossando all'altezza della vita una cintura di velcro alla quale sono legate due nastri al disopra delle anche. Il modo di giocare è simile al touch rugby ma il tocco è sostituito dal tentativo della difesa avversaria di strappare uno dei nastri al portatore di palla avanzante. Questa azione sostituisce il placcaggio del rugby classico e impone al giocatore che ha subito il ‘tagging’ di passare velocemente il pallone a un compagno.

La tradizione continua. Anche quest’anno, nell’ambito del progetto “CONI & Regione per lo Sport”, fiore all’occhiello dell’omonimo protocollo d’intesa siglato tra CONI Lazio e Regione Lazio, si è svolto il Centro Sportivo Parrocchiale nel Municipio XII di Roma.
Da lunedì 10 a venerdì 28 giugno, presso la Parrocchia Corpus Domini di Massimina, 70 giovani a settimana di età compresa tra i 5 ed i 14 anni hanno potuto sperimentare gratuitamente undici discipline sportive sotto la guida di tecnici federali: badminton, baseball, bocce, calcio balilla, giochi tradizionali, pallacanestro, pesistica, scacchi, scherma, tennis e tennistavolo.
Un’iniziativa di promozione dello sport e delle attività motorie tesa al miglioramento delle condizioni psico-fisiche dei ragazzi, all’indicazione di sani e corretti stili di vita e alla creazione di momenti di aggregazione e di svago. In particolare, grande spazio è stato dedicato all’inclusione e al divertimento attraverso la musica. Novità assoluta di questa edizione, infatti, è stata la presenza di un’area riservata allo svolgimento di appassionanti sessioni di batteria, con il nonno di un partecipante ad impartire lezioni gratuite a tutti i ragazzi che volevano cimentarsi con suoni e percussioni.
Alla giornata conclusiva, accolti dal caloroso affetto del parroco Padre Giuseppe Egizio, erano presenti il Presidente del CONI Lazio, Riccardo Viola, e il Delegato allo Sport della Regione Lazio in rappresentanza dell’Assessore Elena Palazzo, Alessandro Cochi, che si sono uniti ai festeggiamenti dei ragazzi e delle numerose famiglie accorse alla cerimonia di consegna delle medaglie e degli attestati di partecipazione.
Alla festa finale hanno partecipato anche il Presidente del C.R. Lazio della Federazione Italiana Baseball Softball, Alfonso Gualtieri, e il Presidente del C.R. Lazio della Federazione Italiana Badminton, Enrico La Rosa, oltre ai tecnici federali delle discipline coinvolte e agli operatori tecnico-sportivi del CONI Lazio.
Prima del momento istituzionale una sorpresa preparata dai giovani partecipanti alle attività del centro sportivo parrocchiale ha commosso tutti i presenti. Dopo aver ringraziato ed acclamato i tecnici federali con cui hanno condiviso gioie ed emozioni per tre lunghissime settimane, tutti in coro hanno urlato a squarciagola il celebre motto del CONI Lazio: “Se fai sport e ti diverti, non perdi mai”.
“Grazie alla Regione Lazio, senza la quale non sarebbe stato possibile organizzare questo centro sportivo parrocchiale, a tutte le federazioni che hanno partecipato e ai loro tecnici. Ma, soprattutto, il ringraziamento più grande va ai genitori ed a Padre Giuseppe, il motore che ci ha accolto ancora una volta in questa meravigliosa parrocchia”, ha affermato Riccardo Viola.
“A chi rappresenta lo sport sul territorio – ha aggiunto il Presidente del CONI Lazio – sono proprio queste le iniziative che trasmettono la voglia e la forza di andare avanti. Al di là dello sport di alto livello e dei grandi eventi, abbiamo il dovere di preoccuparci che i nostri figli facciano sport. Queste tre settimane sono state la dimostrazione che è possibile creare occasioni per stare insieme, giocare e divertirsi anche all’interno di una realtà parrocchiale. Non ci poniamo il problema del risultato ma, come recita il nostro motto, se fai sport e ti diverti non perdi mai!”.
“La Regione Lazio non poteva mancare a questo appuntamento. Perciò vi porto il saluto del Presidente Francesco Rocca e dell’Assessore allo Sport, Elena Palazzo, che ho l’onore di rappresentare quest’oggi”, ha esordito Alessandro Cochi. “Abbiamo voluto trasmettere ai ragazzi una testimonianza sportiva ancora più importante dei successi che ci regala lo sport agonistico.– ha proseguito il Delegato allo Sport dell’Assessore Regionale Palazzo – Questa è un’esperienza formativa post-scolastica di altissimo profilo. I centri estivi sono l’essenza della vita civica, soprattutto nei Municipi più periferici. Se non ci fosse il dinamismo umano, volontaristico e associazionistico di Padre Giuseppe, degli operatori della parrocchia e del CONI Lazio oggi non saremmo qui”.
Infine, è arrivato il saluto dei due presidenti federali regionali presenti. “Questo è un momento di aggregazione molto importante. In un mondo in cui la gente tende ad isolarsi sempre di più, gli sport di squadra rendono un servizio fondamentale alle famiglie e alle istituzioni perché contribuiscono a diffondere le buone regole di convivenza civile. Solo stando vicino ai ragazzi si può migliorare la nostra società”, ha detto Gualtieri.
Sulla stessa lunghezza d’onda La Rosa: “Queste esperienze rimarranno per tutta la vita nei ricordi di questi ragazzi ed anche dei nostri tecnici, che hanno dato l’anima per farli divertire e per consentirgli di sperimentare tante discipline diverse”.
Al termine della cerimonia è stata la volta del taglio della torta celebrativa, tra i sorrisi dei ragazzi e lo sguardo compiaciuto dei genitori.
Lorenzo D'Ilario

Con il ritorno dell’estate e la fine dell’anno scolastico prendono il via gli Educamp del CONI Lazio. Quest’ultimo, come di consueto, ha organizzato tre centri sportivi multidisciplinari rivolti a giovani di età compresa tra i 5 ed i 14 anni.
Si tratta di un’occasione unica per conoscere e praticare tante discipline sportive con la possibilità di orientarsi e avviarsi allo sport con metodologie innovative e strategie di formazione adeguate alle diverse fasce d’età.
I giovani sono seguiti da educatori tecnico-sportivi con il coinvolgimento delle Federazioni Sportive Nazionali, delle Discipline Sportive Associate e degli Enti di Promozione Sportiva, nonché delle Associazioni e Società Sportive ad essi affiliate e dei Gruppi Sportivi Militari e Corpi dello Stato.
Diverse le discipline sportive offerte, dalla scherma all’atletica leggera, passando per calcio, canottaggio, pallacanestro e pallavolo, nei tre Educamp attivi sul territorio regionale dal lunedì al venerdì.
A Roma, nel quartiere Massimina (Municipio XII), si svolge il Centro Sportivo Parrocchiale, che grazie al progetto “CONI & Regione per lo Sport” – fiore all’occhiello dell’omonimo protocollo d’intesa siglato tra CONI Lazio e Regione Lazio – consente a 70 ragazzi a settimana di giocare e divertirsi in maniera completamente gratuita presso gli spazi della Parrocchia Corpus Domini (sita in via Giuseppe Vanni, 53).
A Viterbo, invece, è partito l’Educamp presso la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare (SMAM), che andrà avanti fino al 5 luglio, per poi proseguire per altre tre settimane (fino al 2 agosto) presso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito. Infine, in provincia di Latina, è in corso di svolgimento l’Educamp al Centro Sportivo Fiamme Gialle della Guardia di Finanza di Sabaudia, che resterà attivo fino al 9 agosto.
“Anche quest’anno il CONI Lazio – ha dichiarato il Presidente Riccardo Viola – ha deciso di organizzare direttamente tre Educamp, che hanno raccolto tantissime adesioni. Oltre ad incoraggiare l’attività sportiva tra i più giovani, vogliamo essere vicini alle famiglie che nel periodo estivo hanno la necessità di affidare i loro figli a persone competenti e di fiducia. Perciò abbiamo messo in campo i migliori istruttori e tecnici federali con l’obiettivo di stimolare i ragazzi a praticare sport e trovare la propria disciplina del cuore che, magari, porteranno avanti anche nel periodo invernale”.

Venerdì 21 giugno, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, è stata presentata a Roma la nuova edizione di “Un anno di zapping e di streaming”, con le pagelle del meglio e il peggio di web, social e tv (tradizionale e streaming) della stagione 2023-2024.
La guida sulla programmazione family friendly, che dal 2023 si è trasformata in un archivio digitale, è a cura dell’Osservatorio Media del MOIGE - Movimento Italiano Genitori, che ha analizzato oltre 300 produzioni, assegnando 37 premi totali, ai quali si aggiungono 6 menzioni speciali assegnate da Polizia Stradale, Polizia delle Comunicazioni, F.I.C. – Federazione Italiana Cuochi, CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano, UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, AICDC – Associazione italiana Content & Digital Creator.
Cinque le categorie analizzate: intrattenimento, cultura e informazione; fiction, serie tv, docu-fiction; programmi per bambini e ragazzi; canali web e social; comunicazioni commerciali e branded entertainment content.
Nell'occasione è stato anche conferito il Premio MOIGE alla Carriera ‘’ad memoriam’’ a Franco Di Mare, giornalista, inviato di guerra, conduttore, direttore di Rai 3 e scrittore scomparso lo scorso 17 maggio all’età di 68 anni. A ritirare il riconoscimento sono state la moglie Giulia Berdini e la figlia Stella Di Mare.
Tra le menzioni speciali, il film tv “La stoccata vincente” di Rai Fiction, in onda su Rai 1, si è aggiudicato il Premio CONI con la seguente motivazione: “Per aver insegnato che una volta caduti, nello sport o nella vita, ci si può rialzare e che la vittoria non è semplicemente alzare un trofeo ma riconoscere gli sforzi fatti lungo l’intero percorso per arrivare a giocarsi il titolo. Un percorso svolto con il supporto della figura paterna sempre al proprio fianco, con consigli e insegnamenti”.
È stato il Presidente del CONI – Comitato Regionale Lazio Riccardo Viola a premiare, su delega del Presidente del CONI Giovanni Malagò, il cast e la produzione del film “La stoccata vincente”, al quale ha consegnato la divisa della Squadra Azzurra ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi 2024 alla presenza della Presidente del MOIGE Maria Rita Munizzi e della Responsabile dell’Osservatorio Media e Vicepresidente del MOIGE Elisabetta Scala.
“Le Olimpiadi e le Paralimpiadi – ha esordito Riccardo Viola – hanno sempre rappresentato un importante momento di diffusione di valori, a cominciare da quello della tregua olimpica. Mi auguro che durante i Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi si abbia la forza di fermarsi e dire 'no' alla guerra”. Il Presidente del CONI Lazio ha poi aggiunto: “Queste manifestazioni sono una grandissima vetrina sportiva e, pertanto, hanno il dovere di lanciare un messaggio sull'importanza della pratica sportiva per i giovani e per il mondo della disabilità. In particolare, lo sport italiano va avanti non solo grazie alle istituzioni e alla scuola ma anche e soprattutto grazie all'impegno dei genitori e dei nonni che portano figli e nipoti a fare sport”.
“La stoccata vincente” racconta la storia di Paolo Pizzo, due volte campione del mondo nella specialità della spada e argento a squadre alle Olimpiadi di Rio nel 2016. Una storia iniziata sin da bambino, quando la scherma era già la sua passione. Un’infanzia serena turbata, però, da un tumore al cervello. Da lì l’operazione, la convalescenza, le prese in giro da parte degli altri bambini per la rasatura dei capelli e la cicatrice, la paura di non poter mai più tirare di scherma, di dover abbandonare i propri sogni. Una battaglia vinta grazie anche all’appoggio e all’amore incondizionato della famiglia.
La caratteristica principale è la trasparenza della narrazione: vengono messe in luce le fragilità del protagonista e il valore della sconfitta, un lato sempre più nascosto di noi che, se raccontato, può aiutare noi stessi a crescere e insegnare qualcosa agli altri. Importante è anche la figura del papà, interpretato da Flavio Insinna, primo allenatore del protagonista che lo allena con passione, insegnandogli non solo quando attaccare e quando difendere ma anche i valori sani dello sport. Nel loro rapporto possono immedesimarsi molte famiglie.