L'ultimo dei quattro appuntamenti è andato in scena ieri. Il percorso dell'attività dei COAS (Centri di orientamento e avviamento allo sport) viterbesi, coordinati da Adriano Ruggiero, era iniziato il 26 febbraio e proseguito il 26 marzo e il 30 aprile negli impianti CUS dell'università della Tuscia. Quattro le discipline presenti: calcio, pallavolo, basket e pattinaggio, la new entry che ha riscosso l'interesse dei partecipanti. L’iniziativa che si propone di sperimentare nuove strategie di formazione e promozione dello sport ai ragazzi dai 5 ai 14 anni, con servizi appropriati effettuati da tecnici specializzati e suddivisi per fasce d’età, nella Tuscia ha coinvolto ad ogni appuntamento circa 80 bambini dai 7 ai 10 anni. All'edizione 2017 hanno aderito il Calcio Tuscia, il Volley Vietrbo, la Blue Star Basket e la Libertas Pilastro. Come sempre, la giornata di sport ha avuto un prologo nel corso del quale i docenti della SRdS Antonella Ferrari e Marco Tamantini hanno illustrato ai genitori dei bambini le finalità del progetto. Quella di Viterbo è la prima festa finale del 2017 nel Lazio. A breve seguiranno anche le altre province: Rieti, Frosinone, Pontinia e Roma. fotogallery http://lazio.coni.it/lazio/lazio/galleria-fotografica/lazio/coas-viterbo.html
Si è svolta nel pomeriggio di ieri una riunione della Scuola Regionale dello Sport del Lazio per definire i prossimi appuntamenti. Il direttore scientifico Roberto Tasciotti, affiancato dalla Delegata CONI per la provincia di Roma Cristina Chiuso, ha fatto il punto con i referenti territoriali per i progetti in fase di attuazione. A giugno, mentre le scuole primarie e secondarie stanno per chiudere i battenti, sarà il momento per il debutto del primo corso dedicato agli insegnanti della scuola d’infanzia (il primo partirà a Valmontone mercoledì 7), che resta invece operativa per tutto il mese. Tre moduli da tre ore ciascuno che affronteranno vari argomenti: dal gioco alla coordinazione al linguaggio del corpo.
Torneranno invece a settembre e si terranno in ogni provincia (almeno uno), i corsi per i docenti della scuola primaria. Anche questi suddivisi in tre unità didattiche da tre ore ognuna, ma con argomenti che toccheranno anche gli schemi e le capacità motorie, altre alla salute, all’alimentazione corretta e alla prevenzione.
Ai corsi di I livello per tecnici di federazioni sportive e discipline associate (32 ore complessive per 14 moduli), prenderanno il via a settembre quelli avanzati (II livello), che prevedono approfondimenti sulla resistenza, sulla forza, sul contributo delle neuroscienze nell’allenamento e sulla prestazione e sugli aspetti cognitivi del processo motorio legati agli sport di precisione.
Torna anche uno dei corsi più frequentati, quello per dirigenti sportivi. Diciotto ore suddivise in sei giorni per affrontare argomenti quali la comunicazione per una ASD, la sua gestione finanziaria, gli aspetti giuridici e fiscali, la giustizia sportiva, l’efficienza impiantistica e la tutela sanitaria. (foto archivio CONI Lazio)
Hanno lasciato andare in cielo i palloncini con i loro pensieri positivi. In maniera che li vedessero da tutto il quartiere. Si è conclusa cosi, tra i colori e la musica di Amir Issaa, noto rapper romano, la giornata sulla legalità all’I.C. Belforte del Chienti (ex Federico Fellini), zona San Basilio, quella che si dice una scuola di frontiera. Una realtà che la professoressa di educazione fisica Maria Luisa Quinci, la preside Malvina Fiorani e molti insegnanti che qui decidono volontariamente di prestare servizio, vivono ogni giorno sulla propria pelle.
A fine gennaio un attentato incendiario ha mandato in fumo la palestra, poi sono state prese di mira le auto dei docenti: “Abbiamo scelto di tenere un profilo basso, niente giornali o tivvù, per evitare un crollo delle iscrizioni – spiega la prof.ssa Quinci – che avrebbe significato la dispersione di tutto quanto abbiamo costruito in questi anni.” E’ stata lei a rivolgersi alle ASD della zona affinché accogliessero gli studenti rimasti senza uno spazio per fare sport. E in molti hanno risposto positivamente: la F.84 (tennis), la Polas (pallavolo), la Sakitama (arti marziali), la Maximo (Ju Jitsu), i Barbarians (rugby), la Salvetti, la Wellnes con la piscina e la Federazione Ciclistica; hanno tutti dato una mano e stamane c’erano anche loro insieme a Daniele Petrucci, detto “Bucetto”, ex campione europeo dei pesi welter, che da queste parti ci è cresciuto e adesso vive a Pietralata, dove ha tolto dalla strada un centinaio di ragazzi che con lui stanno imparando la vita e la boxe.
La scuola è un brulicare di vita, le aule sono aperte e gli studenti passano da un laboratorio d’arte a una lezione di pianola e di clarinetto. Le aule 2.0 sono digitalizzate. Motivazione e coinvolgimento sono le parole d’ordine di chi spesso si è trovato da solo e ha imparato a rimboccarsi le maniche: “Il nostro compito è di mantenere un equilibrio spesso fragile e fare in modo che un numero ristretto di elementi difficili non coinvolga quelli più vulnerabili” spiega la Quinci.
Lo sport qui viene coniugato in vari modi. Attraverso la letteratura con “Libriamoci”, iniziativa di lettura a sfondo sportivo. Legato all’educazione civica e alla sicurezza stradale in bicicletta con “Sulla buona strada”. Con le settimane “a tema” per alternare vari sport, soprattutto nel corso del I quadrimestre. Con l’adesione ai progetti del CONI Lazio “I giovani incontrano i campioni” e “Emozione Olimpico”.
Il 27 maggio ci sarà la premiazione finale e otto borse di studio consistenti in un anno di sport gratuito in una Associazione Sportiva della zona saranno assegnate a chi si è distinto nel corso dell’anno.
Alla festa erano presenti la presidente del IV municipio Roberta Della Casa, il Delegato provinciale CONI Cristina Chiuso, che ha portato il saluto del presidente Viola, Roberto Padoan (CONI) e il vicepresidente del CR Lazio Ciclismo Mauro Tanfi.
Oggi, presso gli Impianti Sportivi del III Nucleo Atleti Fiamme Gialle di Sabaudia, si è celebrata la giornata di chiusura dei progetti scolastici, “A Scuola in Canoa” e “Remare a Scuola”. Circa 800 alunni, delle classi quinte elementari, in rappresentanza dei nove Istituti che hanno aderito ai progetti, hanno passato la mattinata all’insegna del divertimento, tra giochi con la palla, percorsi di abilità e praticando la Canoa e il Canottaggio. Gli insegnanti che hanno accompagnato le classi, hanno evidenziato l’importanza dell’attività che svolgono ogni giorno le Fiamme Gialle sul territorio, riconoscendo, nella giornata odierna, la manifestazione di tutti quei sani valori che lo sport insegna.
All’evento, divenuto negli anni un punto di riferimento per lo sport pontino, sono intervenute molte Autorità Civili tra cui, il Prefetto di Latina Pierluigi Faloni, il Sub Commissario Prefettizio del Comune di Sabaudia Edoardo Sottile, il Presidente del CONI Lazio Riccardo Viola e il Presidente del CIP Lazio Pasquale Barone e Autorità Militari, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, Col.t.ST. Michele Bosco, il Coordinatore del Centro Territoriale Carabinieri per l’Ambiente Parco Nazionale del Circeo, Ten. Col. Giuseppe Lopez, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Latina, Cap. Carlo Maria Segreto oltre ad una nutrita rappresentanza della Scuola Artiglieria Contraerea e del 17^ Reggimento “Sforzesca” di Sabaudia.
Al termine delle attività ludico- sportive, il Comandante del Centro Sportivo della Guardia di Finanza, Gen. Raffaele Romano, ha invitato la Prof.ssa Annamaria Bilancia, Dirigente Scolastica nonché Sindaco di Priverno, alla svelatura del mosaico raffigurante il logo dei Gruppi Sportivi Fiamme Gialle, posizionato sulla facciata della palestra centrale.
Il mosaico è stato realizzato grazie alla particolare sinergia che da anni il III Nucleo Atleti di Sabaudia ha saputo coltivare con il mondo della scuola. Insieme hanno proposto al Liceo Artistico “Teodosio Rossi” di Priverno, il “Laboratorio di Mosaico Artistico”, durante il quale gli studenti hanno potuto realizzare l’opera. Coordinatori del progetto la Prof.ssa Elisa Papi, la Prof.ssa Tommasina Renzi e il Prof. Umberto Sciscione, ai quali il Gen. Raffaele Romano, ha rivolto un sentito ringraziamento e un omaggio.
Nel corso della manifestazione, sono stati premiti tutti gli Istituti che, da Terracina a Nettuno, hanno aderito ai progetti “A Scuola in Canoa” e “Remare a Scuola” nell’anno scolastico 2016/17.
A ritirare i premi, in rappresentanza dell’Istituto Omnicomprensivo “Manfredini” di Pontinia, la Prof.ssa Antonella Guidi; per l’Istituto Comprensivo “Giuliano” di Latina, la Maestra Sonia Lungo; per l’Istituto Comprensivo “Nettuno IV” di Nettuno (RM), la Maestra Maria Pia Faraone; per l’Istituto Comprensivo “L. da Vinci” di San Felice Circeo, la Maestra Luciana Ambruosi; per l’Istituto Comprensivo di Borgo Hermada, il Prof. Erasmo Spinosa; per l’Istituto Omnicomprensivo “G. Cesare” di Sabaudia, la Dirigente Scolastica Miriana Zannella; per l’Istituto Comprensivo “Don Andrea Santoro” di Priverno, la Maestra Roberta Andreoli; per l’Istituto Comprensivo “G. Verga” di Pontinia, la Dirigente Scolastica Vincenza Fusco; per l’Istituto Comprensivo “ Cencelli” di Sabaudia, la Maestra Antonella Mazza.
Al termine della cerimonia di premiazione, è stata scattata la foto di rito e in seguito tutti gli alunni hanno ricevuto una sacca contenente dei gadget Fiamme Gialle, in ricordo della giornata. (ufficio stampa FF.GG.)
Non impugnano racchette (almeno per ora), ma contribuiscono a rendere ancor più "internazionale" il contesto della kermesse tennistica romana. In 40 hanno potuto accedere, grazie al progetto FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione), promosso da ministero dell'Interno e CONI, all'evento sportivo del momento. Si tratta di minori giunti nel nostro paese attraverso le ormai tristemente note rotte migratorie, che segnano come cicatrici l'Africa subsahariana; giovani che hanno perso i propri familiari durante il viaggio o che addirittura, causa guerre e carestie, hanno deciso di intraprenderlo da soli. Accolti nei centri di accoglienza Virtus, Città dei Ragazzi, Sacara Famiglia e Mediterraneo, oggi sono desiderosi di accelerare la strada dell'integrazione anche attraverso un percorso di sport, e per questo sono state scelte la Liberi Nantes, ASD riconosciuta anche dall'UNHCR per l'alto valore sociale del suo operato e il Centro Nuoto Foro Italico. Prima di sciamare per il villaggio, però, i ragazzi hanno potuto incontratre l'ex campione di cricket Kelum Perera, fiorentino con genitori srilankesi, primo figlio di immigrati ad entrare nel Consiglio nazionale del CONI. Ad accompagnare i ragazzi, per il ministero il prefetto Rosetta Scotto Lavina, per il CONI la responsabile del Territorio e Promozione dello sport Cecilia D'Angelo e per il CONI Lazio Donatella Bucarelli, Elisa Pellegrini, Mario e Gelsomina, operatori di un progetto che solo nella nostra regione (ne fanno parte anche Marche, Emilia Romagna, Sicilia e Toscana) conta circa 70 minori.