"Non sono sicuro che ce la faccia a tornare in tempo per quella data" ci aveva spiegato Claudio Nardi quando gli avevamo comunicato l'intenzione di assegnare al fratello Daniele il premio CONI Lazio 2013 per la sua attività alpinistica, ma anche e soprattutto per la passione con la quale trasmetteva l'amore per questo sport ai giovani che frequentavano la sua scuola Mountain Freedom. "Comunque potete provare a chiamarlo, ha con sé il satellitare. E lassù le giornate ad aspettare il meteo favorevole sono lunghe da passare." Pure in quella occasione l'alpinista di Sezze era andato a testare il percorso diretto sul versante Diamir della "sua" montagna, il Nanga Parbat, dove sarebbe tornato più e più volte. Perchè a lui interessava proprio quella via così estrema, il Mummery Ridge. Uno sperone di roccia di 1200 metri mai scalato da nessuno. Chi non scala, chi non arrampica, non può afferrare appieno il suo fascino. Un fascino e un'attrazione che spiega bene in un post suo fratello Claudio: Daniele ha studiato per anni se stesso in condizioni estreme, ha fatto esperienza a tal punto da permettersi di pensare a questa prima ascensione, un alpinismo fatto di passione che evita i compromessi che di tanto in tanto sono obbligatori, rimanendo fedele alle sue idee e ai suoi principi! Daniele inspira valori come dedizione e sacrificio. Sollo attraverso la fatica potrai ottenere grandi risultati e soltanto con la consapevolezza nei tuoi mezzi potrai salvarti la vita in situazioni estreme. Questo vale tanto, sia sulle pendici del Nanga Parbat quanto anche nella vita di tutti i giorni. Ognuno di noi ha montagne da superare, montagne che fanno paura! fanno maledettamente paura! come tentare la solitaria in invernale ad una montagna di ottomila metri oppure risolvere problemi della vita di tutti i giorni che spesso diventano mostri invalicabili."
Nel 2013, anno del premio, Daniele si era consacrato come assoluto re degli ottomila in stile alpino. Un’ascesa senza ossigeno e con un’attrezzatura leggera, ma con l’Alta bandiera dei Diritti Umani di cui era ambasciatore, in rappresentanza di ottomila firme di ragazzi che avevano aderito alla campagna "Gioventù per i diritti umani". Anche questo è stato Daniele Nardi. (nella foto: Daniele riceve il premio dalle mani del delegato regionale FASI Antonella Strano, insieme al delegato CONI Luciano Pistolesi))

Viterbo ha ospitato da venerdì 8 a domenica 10 marzo, i Campionati Italiani di Lanci invernali della categoria Master, manifestazione che ha visto alternarsi sulle pedane del Campo Sportivo Scolastico circa 400 atleti gara provenienti da tutt’Italia. Quattro le gare in programma, di Martello, Disco, Giavellotto e Martello a maniglia corta, moltiplicate per 12 categorie maschili e femminili, alle quali hanno preso parte gli atleti in rappresentanza di ben 80 società di atletica. Viterbo ha risposto con molta semplicità all’invito della federazione Nazionale di Atletica ad organizzare l’importante evento sportivo, ma anche con molta attenzione su tutti i particolari che hanno consentito al fine un’ottima riuscita della manifestazione. Ottimo il lavoro svolto dal rinnovato Gruppo Giudici Gara di Viterbo, guidati in campo dal delegato provinciale Fabrizio Maiolati con la supervisione del Gruppo Giudici nazionale coordinati da Adriano Leoncini che hanno consentito un perfetto svolgimento delle gare, restando in perfetto orario rispetto al programma prefissato. La manifestazione è stata organizzata dalla Finass Assicurazioni Atletica Viterbo, società giovanile del capoluogo guidata dal 1982 da Giuseppe Misuraca, che si è avvalsa per la risoluzione di tutti gli aspetti tecnici della Fidal Viterbo del presidente Sergio Burratti e di tutto lo staff del Comitato Provinciale. Nella 3 giorni di gare si sono alternati nelle cerimonie di premiazioni, il vicepresidente della Fidal Regionale Lazio Maurizio De Marco, i consiglieri regionali della fidal Fabio Olevano e Giuseppe Misuraca, il nuovo delegato CONI Provinciale Ugo Baldi, il sindaco di Viterbo Giovanni Arena ed il vicesindaco Enrico Maria Contardo e la dirigente dalla Scuola Media Egidi di Viterbo prof.ssa , Anna Grazia Pieragostini, tutti particolarmente soddisfatti della riuscita della manifestazione che ha esportato una bella immagine della città in ambito nazionale.
Molto valide sotto il profilo tecnico e dei risultati tutte le gare del ricco programma, che hanno beneficiato di un ottimo clima primaverile, particolarmente favorevole alla effettuazione delle specialità dei lanci. Numerosi gli atleti che sono riusciti a salire più volte sul gradino più alto del podio in tutte le 4 specialità di lancio e soprattutto nella 2^ e 3^ giornata di gare gli spettatori hanno potuto assistere alle belle prestazioni ottenute nelle gare di Giavellotto maschile e Disco femminile.
Si è distinta tra le altre Barbara Bettella della Giovanni Scavo 2000 di Velletri che ha realizzato due nuove migliori prestazioni italiane nella categoria Master 60, nel Martello maniglia corta con la misura di 14,63 e nel Disco con la misura di 28,98 e l'atleta del Cus Pisa Anna Salvini che nella gara del Disco Master 40 ha ottenuto l'ottima misura di 49,79. (atleticaviterbo.it) (nella foto il neodelegato CONI alle premiazioni)

Si corre forte anche quest’anno alla Huawei RomaOstia. Nella 45esima edizione della classica mezza maratona dalla capitale al mare, targata IAAF Gold Label, l’etiope Guye Adola conquista il successo per la seconda volta in 1h00:17, dopo la vittoria di due anni fa, per battere il keniano Geoffrey Yegon (1h00:23). Un altro atleta del Kenya arriva al terzo posto, Cornelius Kangogo con 1h01:17. In chiave azzurra dimostra di essere competitivo Stefano La Rosa, settimo al traguardo con 1h02:29 e primo dei non africani. È il secondo tempo in carriera per il 33enne grossetano dei Carabinieri, oro a squadre in maratona agli ultimi Europei di Berlino, poco distante dal crono di 1h02:15 che aveva realizzato nel 2012 proprio in questa manifestazione. L’evento si conferma molto partecipato, con circa 8500 podisti al traguardo. Al femminile trema il record della gara con il trionfo di Lonah Chemtai Salpeter. L’israeliana di origine keniana prevale in 1h06:40, ad appena due secondi dal primato della RomaOstia stabilito nel 2012 da Florence Kiplagat. Un assolo vincente per la campionessa europea dei 10.000 su pista, davanti a due portacolori del Kenya: alle sue spalle finisce Diana Kipyokei (1h07:13), terza Antonina Kwambai (1h07:50). Tra le atlete italiane, la migliore è Laila Soufyane che chiude ottava con il suo miglior risultato di sempre sulla distanza dei 21,097 chilometri in 1h12:30. La 35enne romana dell’Esercito, rientrata nella scorsa stagione dalla maternità, precede la primatista nazionale di maratona Valeria Straneo (Laguna Running), nona in 1h13:00, e Anna Incerti (Fiamme Azzurre), decima con 1h13:05.

Si terrà domenica 10 marzo presso il Centro Sportivo Roma Uno di Trastevere il Trials Day organizzato dalla Roma Capannelle Cricket Club. Lo scopo di questa giornata di scouting è quello di testare alcuni degli skills fondamentali nel gioco del cricket e cioè fielding, bowling e batting. RCCC è il più antico Premier Club in Italia ed è alla ricerca di un giocatore di talento per la stagione 2019. La squadra partecipa alle maggiori competizioni nazionali come la Premier League italiana, la Serie A, la Coppa Italia e il T20 Open. Come Club, oltre al cricket competitivo, gioca oltre 25 partite amichevoli estive. Il miglior giocatore selezionato non dovrà pagare l'iscrizione al Club Player per la stagione 2019 e potrebbe ricevere un bonus se avrà totalizzato wickets e total run nelle partite di Serie A alla fine della stagione. L'iscrizione al Club Player comprende: abbonamento per tutte le partite, prove settimanali, iscrizione alla Federazione Italiana Cricket, spese di viaggio per partite di Serie A in trasferta con il Club, TShirt e Cap. Anche chi non verrà selezionato come best player potrà far parte del club e giocare nel 1 ° e 2 ° XI.
La selezione inizierà alle 14 presso Roma Uno Sport Center di Trastevere in largo Ascianghi 4, e sono necessari abiti comodi e adatti al cricket. Non è essenziale portare un cuscino da cricket, guanti e casco che possono essere presi in prestito per le prove di battuta. Si consiglia di indossare una tuta da ginnastica, maglietta e scarpe dalla suola in gomma. Naturalmente si richiede allenamento e condizione fisica adeguata. Per questo è previsto anche un test di fitness.
