
Non si terrà come previsto il prossimo 2 febbraio a Colleferro l'atteso convegno su fiscalità e privacy promosso da Scuola Regionale dello Sport e CONI Lazio. Alcuni problemi di carattere organizzativo e amministrativo ne hanno fatto slittare la data di alcune settimane.

Una nuova settimana di sport porterà da lunedì prossimo tra i banchi di scuola atleti di tante discipline nell’ambito dell’iniziativa del CONI Lazio “I giovani incontrano i campioni”. La vetrina stavolta se la prendono i gruppi sportivi militari di Fiamme Gialle, Marina, Aereonautica e Fiamme Oro con i loro rappresentanti dei tuffi, canottaggio, ginnastica e rugby. Maria Marconi, romana, atleta della Finanza, è la più giovane di tre fratelli tutti tuffatori. Tre olimpiadi in curriculum e in mezzo una lunga carriera con successi importanti (15 podi internazionali conquistati, inclusi europei e mondiali) e altrettanto importanti infortuni. Maria parlerà delle sue scelte sportive e di cosa significhi crescere in una famiglia che i tuffi ce l’ha nel DNA lunedì 21 agli studenti dell’I.C. Uruguay di Roma e mercoledì 23 a quelli dell’I.C. Capena. Martedì 22 sarà di scena la grande scherma con Andrea Pellegrini e Edoardo Giordan i quali, accompagnati dal Maestro Emanuele Di Giosaffatte, mostreranno agli studenti dell’I.C. Don Milani di Valcanneto quanto può essere coinvolgente una lezione su una carrozzina se ad impartirla sono due campioni con la loro esperienza e comunicatività. Lo stesso giorno, ma a San Felice Circeo, in provincia di Latina, a salire in cattedra con Enrica Marasca sarà si la Marina Militare, ma soprattutto il canottaggio, sport principe di queste coste insieme alla vela. Mercoledì 23 gennaio all’I.C. Volpi di Cisterna di Latina il protagonista sarà invece il taekwondo, disciplina olimpica, la più praticata tra gli sport di combattimento, grazie al maestro Andrea Di Girolamo. Giovedì 24 al Comprensivo Tiburzi di Roma, XI municipio, arriveranno le FF.OO. e con loro la palla ovale. La squadra della Polizia di stato, che invierà uno dei suoi giocatori all’incontro con gli studenti, è concentrata e alla ricerca di punti per la fase finale della Top 12. Ultimo appuntamento della settimana all’insegna della grazia, della coordinazione, della precisione. Elisa Blanchi, oggi nelle fila dell’Aereonautica Militare, ha militato nella storica formazione azzurra di ginnastica ritmica che per anni ha trasformato il mondo nel suo palcoscenico, inventando nuove forme ed espressioni e iniziando un percorso che ha fatto scuola a livello internazionale. (nella foto FGI, ad Atene 2004 l'Italia conquista l'argento nel concorso generale. Elisa Blanchi è la prima da sinistra)

Appuntamento alle 15 di oggi nella sede della Ssd “Il Signorino” (strada Il Signorino), dove è in programma il convegno “Salute e Sport Emiliano Morelli”, il primo di una serie di incontri realizzati in sinergia con l’Unione sportiva Acli e che prendono in prestito il nome di un ragazzo di ventitré anni, videomaker e studente universitario, deceduto per arresto cardiaco ad aprile dello scorso anno. Moderato dal giornalista romano, e papà di Emiliano, Massimiliano Morelli, il convegno si aprirà con il saluto del presidente nazionale dell’Unione Sportiva Acli Damiano Lembo. A seguire gli interventi, si parte con “Educazione permanente alla salute, il progetto Borgosalus dell’ U.S. Acli, presentato dal dottor Massimino De Girolamo.
A seguire “Doping, un pericolo nascosto”, a cura del professor Ernesto Alicicco e “Traumatologia dello sport nell’adolescente”, che vedrà il professor Carlo Gigli come relatore. A seguire il dottor Tarricone parlerà di “Lesioni muscolari nello sport: trattamento fisioterapico e recupero agonistico”, mentre le “Ginnasiche mediche cinesi e gestione dello stress” saranno sviluppate dallo psicologo Lanfranco Godeas. Infine “il gesto atletico sportivo: dimostrazione pratica nel Kung-Fu”, con gli istruttori Ippoliti, Artemi e Durante e il maestro e responsabile USAcli della provincia di Viterbo Pietro Cipriani.

Il Ministero dell’Interno e il CONI promuovono il progetto denominato “Diffusione, pratica ed implementazione di attività sportive a favore di minori stranieri ospiti del sistema di accoglienza nazionale”, CUP G59D16000620007, finanziato a valere sull’obiettivo specifico 2 “Integrazione e migrazione legale”, del Programma Nazionale del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020, di cui Coni Servizi S.p.A. (società operativa del CONI) è co-beneficiaria del Progetto.
Il Progetto ha la finalità di sviluppare e diffondere la pratica sportiva a favore dei giovani migranti di minore età durante la loro permanenza nei centri del sistema di accoglienza nazionale, promuovendone l’integrazione con la cittadinanza.
Il Progetto, che nel primo anno di attività (2017) è stato avviato in quattro Regioni pilota, tra cui il Lazio, sarà esteso a livello nazionale e avrà termine il 31 luglio 2020.
AVVISO PUBBLICO PER L’ INDIVIDUAZIONE DI ESPERTI REGIONALI PER LE ATTIVITÀ DI PROMOZIONE, FORMAZIONE “IN SITUAZIONE” E MONITORAGGIO
- AVVISO ESPERTI COMITATO REGIONALE LAZIO
- INFORMATIVA ex articolo 13 del Regolamento UE 2016/679
- DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
I soggetti interessati dovranno far pervenire, sotto propria esclusiva responsabilità, la domanda di partecipazione al CONI - Comitato Regionale Lazio entro e non oltre le ore 14.00 del 24 gennaio 2019.
La domanda deve pervenire al CONI - Comitato Regionale Lazio esclusivamente secondo le seguenti modalità alternative entro la data di cui al primo comma del presente articolo:
- con Posta Elettronica Certificata (PEC) - art. 16 bis, comma 5 della legge 18 gennaio 2009, n. 2 - di cui è titolare l’interessato, avendo cura di inviare la domanda ed allegare tutta la documentazione richiesta in formato .pdf o equivalente e comunque non modificabile o editabile, all’indirizzo PEC del CONI - Comitato Regionale Lazio;
- a mezzo “raccomandata A/R”, all’indirizzo del CONI - Comitato Regionale Lazio via Flaminia nuova 830 - 00191 ROMA.
- mediante “consegna a mano” presso la sede del CONI - Comitato Regionale Lazio via Flaminia nuova 830 - 00191 ROMA. lun. – ven. dalle ore 9:00 alle ore 13:00

Cosa ti ha lasciato l’esperienza che hai vissuto, quando hai rischiato di morire per una pallottola vagante, fuori da una discoteca di Johannesburg? La capacità di apprezzare il buono della vita e non chiedere altro. La gioia di sapersi accontentare. Prima di quell’episodio se scendevo in acqua e non vincevo la gara mi arrabbiavo. Poi ho capito che anche il solo scendere in acqua può essere una vittoria, dopo che ti hanno detto che non camminerai più. Lezione di filosofia e canottaggio ieri all’I.C. Castelseprio del Labaro con l’ex campionessa europea Gabriella Bascelli. Manco a farlo apposta, ci informa la professoressa Giusy Pandini, l’istituto ha una tradizione remiera importante e nel tempo ha sfornato atleti di livello del calibro di Ludovica Serafini, argento mondiale juniores, oggi studentessa alla LUISS. Gioca in casa Gabriella, che ha accanto a sé Angelica, giovane promessa del Canottieri Aniene e Roberto Brocco, allenatore della Lazio Hockey, disciplina protagonista di un progetto di sviluppo proprio a livello scolastico grazie al supporto dell’Unione Europea.
Per quasi 120 alunni delle classi prime è stata una mattina emozionante, ricca di curiosità intorno a uno sport che da sempre rappresenta una vetrina importante per i colori azzurri. Dalla gestione dello stress prima di una gara “elemento immancabile, bisogna imparare a controllarlo, come alla vigilia di un’interrogazione”, allo spirito di squadra “c’è chi detta i tempi, e tutti gli altri lo seguono. Solo così si raggiunge l’obiettivo”, per un’ora e mezza la Bascelli ha risposto al fuoco di fila delle domande. “Ho avuto la fortuna di crescere in un paese, il Sudafrica, dove lo sport a scuola è una cosa seria. Ma ho iniziato a migliorare nello studio solo quando ho capito come andava conciliato il tempo tra le queste due attività che possono e devono marciare insieme - ha chiarito la campionessa, che a marzo prenderà la seconda laurea in scienze politiche – e di questo devo ringraziare la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto.” La rinuncia più difficile? “Allontanarmi da loro. All’inizio soprattutto ho pagato la scelta di trasferirmi in Italia per gareggiare con questi colori (suo padre è abruzzese di Chieti), con la mancanza degli affetti più cari. Ma volevo costruire qui la mia vita, e alla fine sono stata ripagata.”