Tra i partecipanti alla tappa italiana anche Carmine Della Corte, presidente della S.S. Lazio Paracadutismo e del C.R. Lazio dell'Aeroclub d'Italia
Si è svolta a Fano dal 15 al 17 aprile la prima tappa della World Series Meets di speed skydiving, lo sport più veloce al mondo non motorizzato. 14 Atleti provenienti da Austria, Germania, Inghilterra, Svizzera, e Italia, si sono sfidati nell’adrenalica disciplina di cui detiene il record del mondo lo svizzero Marco Wiederkehr che ha raggiunto la velocità di 557,57 chilometri orari nel maggio 2015. Tre gli italiani in gara, tra cui il ventottenne Simone Bonfanti che con soli 346 lanci all’attivo e alla sua prima esperienza in competizione di Speed è riuscito ad arrivare in semifinale con una media di 369,19 km/h chiudendo decimo in classifica, mentre, Teodor Ionescu, in rappresentanza dei padroni di casa Skydive Fano, si è classificato dodicesimo con una media di 339,30 km/h, e Carmine Della Corte presidente della SS Lazio Paracadutismo si è piazzato al 13° posto senza aver svolto alcun tipo di allenamento, ottenendo in sei lanci la media di 302,08 km/h, aiutato sicuramente dalla sua trentennale esperienza in aria e i suoi 10.000 lanci all’attivo. Il podio tutto austriaco, con Alexander Diem e la sua media di 466,85 Km ha avuto la meglio su i due connazionali Reinhard Wiesenhofer 443,69 Km/h di media e Thomas Christof con 440,27 Km/h. Prossimo appuntamento dal 5 all’8 Maggio 2016 in Germania presso Skydive Nuggets – Flugplatz Unterzeil.
La riunione della Giunta regionale di giovedì 21 aprile è stata anticipata alle ore 16 (Art. 9, comma 4 Regolamento delle Strutture Territoriali del CONI).
Si è conclusa nella capitale l’ ottava edizione del trofeo dedicato ai giovani arcieri della regione.
Si è completata con la finale l’edizione 2016 del trofeo Lorenzo Fabianelli, formula collaudata ed arrivata alla ottava edizione almeno da quando il trofeo stesso è stato dedicato alla memoria del consigliere laziale prematuramente scomparso. Al Palafitarco gli oltre cinquanta giovani arcieri qualificatisi, dopo che oltre centosessanta avevano partecipato ai due precedenti appuntamenti previsti e necessari per agguantare la finale (appuntamenti corroborati da raduni pomeridiani post gara con la presenza di tecnici regionali), hanno dato vita prima ad una serie di qualificazione che ha preceduto l’Olympic Round ovvero gli scontri diretti che hanno poi decretato i vincitori delle diverse distanze; questa formula ha riscosso molta curiosità ed interesse tra genitori ed accompagnatori i quali, data la verde età degli arcieri, non erano ancora abituati agli scontri diretti ad eliminazione la cui formula legata ai Giochi Olimpici, è sicuramente particolare ed avvincente.
I titoli sono andati a Manuel Careddu ( Arcieri di Santo Stefano) per la distanza 15 metri, Andrea Arnò (Arcieri di Santo Stefano) per la distanza 18 metri (con visuale da 80) e Damiano Iodice (Arcieri Torrevecchia) per la distanza 18 metri (con visuale da 40); distanze e visuali differenti pensate per un approccio diverso alla competizione a seconda dell’ anno di nascita e con il pensiero rivolto anche alla necessaria preparazione per il Trofeo Pinocchio nazionale. La classifica di società ha visto prevalere gli Arcieri Etruschi sugli Arcieri di Santo Stefano mentre il bronzo è andato all’ Arcosport Roma.
Al termine della competizione il presidente del Comitato Regionale Roberto Toderi ha espresso soddisfazione per lo svolgimento di questa edizione che ha visto come consueto coinvolte e fortemente impegnate numerose società regionali con i loro tecnici ed auspicando un ulteriore aumento per la prossima edizione del numero di partecipanti e società indicando nel trofeo stesso, proprio perché si rivolge alle giovani leve di cui molte neo iscritte, come uno dei punti fissi di forza e maggiormente qualificanti dell’attività regionale.
Dopo aver messo in riga la prima della classe nella partita di sabato scorso, la Tevere Eur di Luca Da Gai è attesa questo fine settimana dal derby con i tradizionali rivali dell’HC Roma. Nel frattempo il capitano dei capitolini ha trovato il tempo per incontrare alcune classi del Comprensivo “Sinopoli” di Roma, scuola a indirizzo musicale con una spiccata propensione sportiva, grazie alle numerose iniziative messe in campo da un gruppo di docenti particolarmente coinvolti. “L’hockey partirà nelle classi prime già alla fine del mese – spiega una di loro – ma noi siamo impegnati anche con il badminton, la pallavolo, il remoergometro che pratichiamo grazie a una società sportiva storica romana e durante i mesi invernali non manca lo sci.” La controprova è venuta alla domanda: “chi di voi non pratica alcuno sport” rivolta ai giovanissimi studenti. Silenzio. Con queste premesse si è sviluppata la mattinata sotto il segno del bastone ricurvo, uno tra sport più antichi nella storia dell-uomo, tra moltissime curiosità da soddisfare e un livello di attenzione sempre costante da parte dei giovanissimi studenti. Luca, figlio d’arte, da piccolo respirava già l’erba del campo da gioco e ha fatto in tempo a vederla trasformata in un sintetico studiato per esaltare al massimo la velocità e lo spettacolo. “Ho provato anche il calcio” confessa “ma non ha funzionato”. “Amo gli sport di squadra, dove l’esito dipende dalla collaborazione di tutti. Con molti dei miei compagni ci conosciamo fin da piccoli e condividiamo spesso anche il nostro tempo libero.” Le domande hanno spaziato dalla vita privata, “cosa fai per vivere, dal momento che nel tuo sport non si guadagna”, agli aspetti tecnici e pratici del gioco: “serve una particolare predisposizione fisica”, “quali sono i distretti muscolari interessati”. Roma con le sue quattro squadre nelle massime competizioni nazionali è tra le città con più opportunità tra i giovani che vogliono avvicinarsi all’hockey, anche se è piuttosto diffuso il fenomeno dell’abbandono precoce. E’ il destino di molti sport prettamente dilettantistici, e come tale ha nel cuore e e nella passione gli autentici motori di un intero movimento, che nel mondo è al terzo posto per numero di praticanti.
Intanto domani all’I.C. Montezemolo alla Laurentina arriva l’ex campione olimpico e del mondo Daniele Masala, oggi professore di Attività sportive e Salute pubblica all’università di Cassino, tra i più lucidi e attenti osservatori dei fenomeni della modernità correlata a giovani e sport. Buona lezione. *nella foto, un bassorilievo greco raffigurante giocatori con bastone a palla(