Frosinone calcio - Società Sportiva
È una gran bella storia, un’idea di sport, di calcio che è riuscito a portare vincente oltre il traguardo, quella pensata negli ultimi anni da Maurizio Stirpe. Il suo Frosinone, senza fare mai un passo oltre i confini di un budget sostenibile, nella stagione passata ha infatti scritto una pagina indimenticabile, mettendo le mani sulla serie A al termine di uno sprint lungo che il tecnico ciociaro Roberto Stellone ha guidato dimostrando di avere le qualità per gestire al meglio il gruppo a sua disposizione. La seconda promozione di fila è stata il punto più alto dei dodici anni passati da Stirpe a costruire il Frosinone che il 16 maggio 2015 – battendo per 3-1 nella storica “tana” del Matusa il Crotone - avrebbe poi fatto impazzire di gioia per tutta l’estate i propri tifosi. Una crescita che ha fatto progressivamente salire la sua creatura anche nella considerazione degli addetti ai lavori del calcio italiano. E dopo sei anni di serie B, anche dal punto di vista societario tempo necessario per capire come progettare il salto più lungo, il club frusinate, spinto dai gol di Dionisi e Ciofani oltre che da un’invidiabile solidità di squadra, ha così trovato il modo di regalarsi almeno trentotto gare, da vivere e ricordare per sempre, nella serie maggiore. Il giusto premio anche per dirigenti e staff tecnico che nel tempo hanno contribuito a costruire un Frosinone mai tanto forte.

Sport e Scuola sono ancora una volta compagni di banco: con questo slogan, hanno preso il via i Campionati mondiali Studenteschi di sci. Le competizioni si svolgeranno da oggi fino al 27 febbraio prossimo all’Aquila, sulle nevi di Campo Felice e Ovindoli-Monte Magnola per lo sci alpino e per lo sci nordico. Le gare avranno inizio mercoledì 24 febbraio, con lo slalom gigante e la individuale di Sci nordico. Il giorno seguente toccherà allo Slalom speciale e alla staffetta per lo sci di fondo.
La manifestazione internazionale è organizzata ogni due anni dall’International Sport Federation (I.S.F.), dal Miur e dall’Ufficio Scolastico regionale per l’Abruzzo. Partecipano 16 delegazioni provenienti da Austria, Belgio DG, Belgio FC, Croazia, Inghilterra, Estonia, Francia, Germania, Russia, Scozia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia e Italia per un totale di circa 500 atleti fra concorrenti e accompagnatori. L’Italia si presenta con due squadre, le nazionali A e B.
Gli atleti sono suddivisi nelle categorie C1 (scuole medie) e C2 (scuole secondarie di secondo grado).
A vincere non saranno i singoli atleti, ma la squadra che nella classifica si è piazzata al primo posto nelle fasi nazionali.
La cerimonia di apertura si è svolta, il 23 febbraio, in piazza Duomo all’Aquila, luogo che porta ancora i segni del sisma del 2009 che provocò 309 vittime. Il Tripode dei Mondiali è stato acceso sul campanile del Duomo dell’Aquila dopo i discorsi del presidente Mondiale ISF, Laurent Petrynka, del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente e dei rappresentanti del MIUR, Giuseppe Pierro e della Regione Abruzzo. Oltre alle gare, sono previsti anche momenti di socializzazione fra i partecipanti come la giornata dei Popoli e dell’Amicizia.

La trentunenne romana Maria Marconi continua a tenere viva la tradizione di famiglia che rappresenterà, insieme colori azzurri all'olimpiade di Rio. Con il sesto posto alle eliminatorie nei preliminari del test event dei Giochi di Rio de Janeiro, l'atleta della Lazio Nuoto e delle Fiamme Gialle ha ottenuto la carta olimpica: è la 143.esima per gli atleti italiani. Per Maria si tratta della terza olimpiade dopo quelle di Sydney e Pechino ed è il coronamento di una carriera brillante e sfortunata, segnata da infortuni importanti. Quest'ultima è una voce ricorrente nel curriculum di ogni atleta, ma sono pochi coloro che riescono a trarre forza proprio da questi episodi. Maria c'è riuscita. Il cuore e la schiena non l'hanno fermata, e neanche la serie di quarti posti messi in fila tra europei e mondiali. Continua a tuffarsi perchè si diverte; e dopo aver visto i Giochi di Londra in televisione, ora l'attendono i riflettori di Rio. "La vita mi ha messo alla prova - ci ha raccontato tempo fa nel corso di un'intervista - e mi ha fatto anche capire che una volta superato il problema, allora dipende solo da me. E’ come se mi fossi aperta al mondo per la prima volta, ho imparato a smussare alcuni lati del mio carattere, e affronto gli impegni, anche quelli sportivi, con spirito nuovo.”

nicola pintus - Dirigente
Nicola Pintus è un dirigente del Progetto Filippide- Associazione Sport e Società da lui stesso fondata e presieduta, che svolge attività di allenamento e preparazione a competizioni sportive, con soggetti affetti da autismo e sindromi rare ad esso correlate. La sua prima impresa risale al 1999 quando riesce a portare fino al Campo Base dell’Everest, 5300 metri di altezza, il primo atleta autistico al mondo, Alberto Rubino. Dopo questa autentica conquista si dedica alla promozione e allo sviluppo delle attività sportive per soggetti con patologia autistica. Raggiunge un obiettivo più estremo, partecipando con 24 atleti del Progetto Filippide ben 4 volte alla Spitzbergen Marathon, oltre il circolo polare artico, nelle isole Svalbard. Da un decennio Pintus ha sviluppato il programma sportivo del Progetto Filippide sul territorio italiano organizzando ogni anno l’Evento Nazionale , che si svolge da quattro anni a Roma, con sempre maggior numero di partecipanti, circa 200 quest’anno e con una ventina di associazioni aderenti. . È anche organizzatore della RUN FOR AUTISM, unica gara su strada completamente integrata e dedicata alla sensibilizzazione della patologia autistica. Dal 2010 il Progetto Filippide è un’Associazione benemerita del Comitato Italiano Paralimpico e Pintus nel 2012 è stato insignito della Palma di bronzo al merito tecnico. Nicola Pintus è attualmente Vice-Presidente nazionale della FISDIR (Federazione Italiana Sportiva Disabilità Intellettiva e Relazionale). Nell’ultimo quadriennio come responsabile tecnico nazionale di atletica leggera ha condotto gli atleti azzurri a importanti risultati come l’oro nei 100 metri ai Global Games, primo oro italiano nella storia di questa attività.