Una tradizione iniziata nel 2018, proseguita anche in tempo di pandemia, che per la quinta volta si rinnova offrendo ai cittadini di Roma un evento unico nel suo genere.
È il Villaggio dello Sport del CONI Lazio che torna per la quinta volta all’interno di “Notti di Cinema a Piazza Vittorio”, la storica rassegna cinematografica promossa dall'Anec Lazio che si svolge nella piazza più grande e multietnica della Capitale.
Un evento ormai atteso dai cittadini che hanno la possibilità di trascorrere indimenticabili serate in un villaggio che non ha eguali, tra la visione di un film e la pratica sportiva gratuita per tutti grazie ai tecnici qualificati delle Federazioni sportive che sono a loro disposizione.
Il Villaggio dello Sport, realizzato all'interno di “CONI & Regione, per lo Sport”, il protocollo d’intesa siglato tra CONI Lazio e Regione Lazio finalizzato alla promozione dello sport nella nostra regione, aprirà sabato 7 settembre e sarà attivo tutti i giorni sino a domenica 15 settembre, giorno di chiusura di “Notti di Cinema a Piazza Vittorio”, che ha riscontrato un grande successo di pubblico quest’anno.
Per nove giorni consecutivi, dalle ore 18.30 alle 22.30, sarà allestita un’area multisportiva attrezzata con postazioni per la pratica di dieci discipline sportive. Nei giardini della grande piazza romana svetterà una parete di arrampicata sportiva da boulder, una delle discipline più apprezzate dai giovanissimi. E poi la pedana di scherma, i campi di bocce, badminton, pickleball e rugby, le postazioni per la dama, il tunnel gonfiabile per giocare a baseball, l’area per la pesistica, e il simulatore per il lancio di precisione della pesca sportiva.
Non si ferma il viaggio alla scoperta degli Educamp Smart 2024, i centri sportivi multidisciplinari organizzati nel periodo estivo dal CONI - Comitato Regionale Lazio in collaborazione con le società e associazioni sportive dilettantistiche del territorio per consentire a centinaia di giovani di età compresa tra i 5 ed i 14 anni di sperimentare diverse discipline sportive sotto la guida di tecnici federali.
Con questa settimana siamo arrivati al terzo appuntamento della rubrica “Speciale Educamp 2024: cartoline dal Lazio”, che proseguirà fino al termine dell’estate. Con l’occasione vi presentiamo altri otto gruppi dei piccoli atleti che nei mesi estivi stanno partecipando al progetto grazie alla disponibilità delle numerose SSD/ASD coinvolte sull’intero territorio regionale.
Di seguito la raccolta fotografica degli Educamp Smart di Anzio e Santa Marinella – Città Metropolitana di Roma Capitale (Asd Anzio Basket Club), Bracciano – Città Metropolitana di Roma Capitale (Centro Vela Bracciano Ssd), Civitavecchia – Città Metropolitana di Roma Capitale (Asd Pallavolo Civitavecchia), Velletri – Città Metropolitana di Roma Capitale (Ginnastica Velitrae Asd), Municipio Roma VII (Asd Miriade), Municipio Roma X (Ostia Surf Asd) e Orte – Provincia di Viterbo (Asd Tennis Club Orte).
Rivedi qui il primo appuntamento.
Rivedi qui il secondo appuntamento.
Per chi ama lo sport, tutti gli sport, aver potuto seguire in diretta, dal 26 luglio all’11 agosto, tante discipline sportive con i nostri azzurri protagonisti in un gran numero di gare è stato un evento eccezionale, diciamo pure indimenticabile. Il primo grazie va alla nostra delegazione con i suoi 402 meravigliosi atleti che ci hanno fatto commuovere, emozionare, trepidare ma anche recriminare e inveire contro la sorte davanti al televisore o per i tifosi che erano a Parigi nelle bellissime strutture olimpiche.
Siamo andati a medaglia in ben 16 diverse discipline, salendo sul podio in tutte le giornate di gara (come accaduto anche a Tokyo) con, per la prima volta in assoluto, le donne capaci di superare i colleghi uomini nel computo degli ori.
Le 40 medaglie conquistate dagli 85 azzurri, che ci collocano al nono posto nella classifica finale, rappresentano certamente il dato numerico principale da cui partire per una valutazione complessiva, ma non di certo l'unico per definire lo stato di salute dello sport del nostro Paese. In alcune discipline è prevalso il talento del singolo, nonostante la cronica carenza di impianti sportivi su tutto il territorio nazionale.
Nello specifico costatiamo come il Nuoto (6 medaglie) e la Scherma (5) ci confermano ai vertici mondiali nelle due discipline così come l'Atletica (3), nonostante i problemi fisici di alcuni tra gli atleti più attesi. C'è stato poi l'exploit del Ciclismo (4), grazie soprattutto alla pista, e della Ginnastica (5) capace di salire sul podio tre volte nell'artistica e due nella ritmica con la prima medaglia assoluta nell'individuale. Importanti conferme invece sono arrivate da realtà consolidate come la Vela (2), la Canoa (2) ed il Tiro a volo (2), mentre i successi sulla terra del Roland Garros certificano la nuova realtà del Tennis (2) italiano, capace di riscrivere la sua storia olimpica nell'arco di 24 ore prima nel singolare maschile e poi con l'oro del doppio femminile.
Sul gradino più alto del podio anche il Judo nella categoria -78 donne e le stupende ragazze della Pallavolo che hanno dominato le fuoriclasse USA nell'ultima giornata di questa trionfale rassegna a cinque cerchi.
Salgono sul podio anche il Canottaggio (2), Tiro a segno (2), Sollevamento pesi (1) Taekwondo (1) e Pentathlon moderno (1).
Il Lazio ha dato il suo contributo come in ogni edizione, portando a Parigi 43 atleti che si sono ben comportati nelle discipline sportive che rappresentavano, ottenendo un bottino finale di 5 medaglie, tutte conquistate da atleti nati a Roma e provincia. Un oro per la velista Caterina Banti, che si è confermata campionessa olimpica nel Nacra 17 foiling dopo il successo di Tokyo 2020, un argento per Guillaume Bianchi e Alessio Foconi nella prova di fioretto a squadre, un bronzo per Mattia Furlani nel salto in lungo e uno per Martina Centofanti nel concorso a squadre di Ginnastica ritmica.
Ma la vittoria vera, come insegna il padre putativo dei Giochi Olimpici moderni, è la partecipazione dell’atleta all’evento sportivo più universale che esista. Compito delle Federazioni sportive è premiare e celebrare i loro campioni, mentre è ruolo del CONI dare il giusto risalto all’intero movimento sportivo. Pertanto, il CONI Lazio, come già accaduto dopo l’edizione di Tokyo, darà anche questa volta un riconoscimento a tutti i 43 atleti della Regione che hanno partecipato ai Giochi olimpici e alle diverse realtà che hanno rappresentato nella massima competizione sportiva. E lo farà con una grande festa, insieme al CIP Regionale, che esalterà lo spirito olimpico e paralimpico con i suoi straordinari protagonisti. Sarà l’occasione per abbracciare Matteo, Laura, Simona, Elena, Lorenzo, Odette, Davide, Marco, Manuele e tutti coloro che ci rendono orgogliosi di rappresentare il CONI sul territorio.
La forza del nostro movimento sportivo è sempre stata quella del lavoro che le società sportive fanno quotidianamente sul territorio, riferendosi poi alle Federazioni di appartenenza che contribuiscono a far crescere i nostri campioni: questo non andrebbe mai dimenticato, dunque è doveroso da parte nostra celebrare tutti gli atleti olimpici insieme alle Federazioni di riferimento e ai loro tecnici e dirigenti.
Detto del nostro ruolo, ci sia consentita una riflessione su alcuni aspetti di questa rassegna di Parigi. Dispiace vedere che il concetto di “tregua olimpica” non sia mai stato ripreso durante lo svolgimento dei Giochi nonostante la situazione drammatica in Ucraina come in Medio Oriente, quasi a non voler disturbare lo “spettacolo” costruito attorno a un evento il cui lato mediatico non dovrebbe mai prevalere sui valori che l'Olimpiade incarna e sugli atleti che ne sono gli alfieri sui campi di gara.
Guardando al futuro, e non vogliamo essere ripetitivi, dobbiamo pensare a una programmazione con le istituzioni di riferimento che dovrà favorire lo sviluppo dell’impiantistica sportiva e prestare più attenzione ai grandi eventi, che quasi sempre lasciano poco o nulla all’attività di base.
Ritornando ad oggi, dal 28 agosto all’8 settembre si riaccenderanno le luci sulla capitale francese per i XVII Giochi Paralimpici con l’Italia che sarà presente con una delegazione composta da 141 atleti. Allora, un in bocca al lupo particolare ai magnifici 11 paralimpici che rappresenteranno la nostra Regione presieduta dall’amico Marco Iannuzzi.
Foto Simone Ferraro- CONI
Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 la ginnasta romana Martina Centofanti (Centro Sportivo Aeronautica Militare), insieme al team delle Farfalle composto anche da Alessia Maurelli, Agnese Duranti, Daniela Mogurean e Laura Paris, si è aggiudicata la medaglia di bronzo nel concorso generale a squadre di ginnastica ritmica, bissando così il risultato ottenuto a Tokyo 2020.
Alla Porte de la Chapelle Arena le azzurre si sono garantite l’accesso nella finale a otto grazie al secondo punteggio più alto messo a referto nelle qualificazioni (69.350), inferiore solamente a quello della Bulgaria (70.400). Nell’ultimo atto, quindi, hanno esordito totalizzando 36.100 punti ai cinque cerchi per poi chiudere in bellezza con lo score di 32.000 nell’esercizio misto con i tre nastri e le due palle. La formazione tricolore ha terminato la sua prova con un totale di 68.100, finendo alle spalle soltanto della Cina (69.800) e di Israele (68.850).
Figlia di Felice, ex calciatore professionista, Martina Centofanti ha iniziato a praticare ginnastica ritmica presso la società Polimnia Ritmica Romana, con la quale tra il 2009 e il 2013 ha partecipato al campionato nazionale di Serie A2 e successivamente al massimo campionato di Serie A1. La sua prima tecnica, Michela Conti, la portò individualmente ad ottimi risultati. Nel 2014, dopo essere diventata capitano della squadra nazionale juniores, è entrata a far parte della Nazionale di ginnastica ritmica, con cui oltre a Tokyo e Parigi ha partecipato anche ai Giochi Olimpici di Rio 2016, dove sfiorò il podio con il quarto posto.
Foto copertina: Simone Ferraro/CONI
Ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 Caterina Banti, in coppia con Ruggero Tita, ha trionfato nel Nacra 17, bissando la vittoria di Tokyo 2020 e regalando all’Italia la decima medaglia d’oro di questa edizione a cinque cerchi. Sono i primi due azzurri a salire sul gradino più alto del podio olimpico per due volte consecutive in una qualunque classe della vela.
Nelle acque del porto di Marsiglia, Banti e Tita hanno portato a compimento un percorso mozzafiato, caratterizzato da ben sei vittorie nelle dodici regate di Opening Series. Qui, grazie ad un totale di 47 (27 punti netti), hanno accumulato un vantaggio decisivo alla vigilia della Medal Race conclusiva, dove si sono presentati da leader e già certi di un piazzamento sul podio. Il secondo posto alle spalle della Francia nella prova finale ha certificato ancora di più il dominio della coppia tricolore, che ha concluso la sua prova con 31 punti netti incrementando il proprio margine sui diretti inseguitori: gli argentini Mateo Majdalani e Eugenia Bosco (secondi con 55), i neozelandesi Micah Wilkinson e Erica Dawson (terzi con 63) ed i britannici John Gimson e Anna Burnet (quarti con 69), squalificati per partenza anticipata e tagliati fuori prematuramente dalla bagarre per il podio.
Queste le parole della 37enne romana, tesserata con il Circolo Canottieri Aniene e cresciuta sul Lago di Bracciano dove alla Compagnia della Vela di Roma ha iniziato ad andare in Hobie Cat, ai microfoni Rai al termine della gara: “In realtà oggi era molto più semplice, il nostro lavoro era più di controllo per non fare errori e partenze anticipate, non è stato così difficile. Il quarto giorno è stato più difficile da gestire, tecnicamente e mentalmente, con una partenza anticipata e con condizioni ‘tricky’. Questi sono i primi Giochi con parità di genere e nella vela abbiamo due classi miste. Dedico il successo al mio fidanzato Andrea”.
Foto copertina: Federazione Italiana Vela/ CONI