
La casa circondariale romana di Rebibbia “G. Stefanini” ha ospitato il penultimo appuntamento del 2018 del progetto “CONI e Regione, compagni di sport” relativo in questo caso all’iniziativa “Sport in carcere”. Sii è trattato di un vero e proprio taglio del nastro, in quanto è stata presentata l'attività che sarà portata avanti da due tecnici - Roberto Coccia (atletica) e Azzurra Carnovale (ginnastica) - per il momento per due mesi, con due appuntamenti settimanali e due ore quotidiane di attività fisica. Circa una cinquantina, a oggi, le detenute interessate all'opportunità messa in atto; ma non è detto che il progetto non possa essere “aperto” anche ad altre discipline, visto e considerato quanto chiesto da alcune ragazze, in maniera particolare al presidente del Coni Lazio Riccardo Viola, di realizzare un progetto simile anche per il calcio a 5. Presenti all'incontro, avvenuto nella palestra della sezione femminile di Rebibbia, oltre al già citato presidente Viola anche il direttore del carcere Ida Del Grosso, il garante dei detenuti del Lazio Stefano Anastasia, il garante provinciale Gabriella Stramaccioni, il commissario capo Dario Pulsinelli e lo staff del Coni regionale. L'incontro è tornato utile per far conoscere il progetto, per illustrarlo in tutti i suoi dettagli e per presentare i due tecnici, forniti dal Csi. “Sport in carcere”, così come sottolineato a più riprese nel corso dell'incontro, diventa “l’occasione di stare insieme seguendo regole chiare”. In maniera particolare l'attenzione si è soffermata non solo “sull'opportunità di fare movimento e di sentirsi meglio con se stessi, ma anche sulla necessità di offrire un momento di distrazione a chi, come le ragazze in questione, vive la quotidianità in una casa circondariale”. Venerdi 15 dicembre sarà la casa circondariale di Latina a chiudere l’attività per il 2017.

Stelle al merito sportivo e medaglie al valore atletico saranno consegnate domani 6 dicembre a Gallese, a partire dalle 17 presso il museo “Marco Scacchi”, a chi nel 2016 ha contribuito a portare alta la bandiera dello sport viterbese. Si tratta di dirigenti e atleti che il CONI Lazio premierà insieme a quelle realtà che nel corso dell'anno sono state a fianco del Comitato nella sua attività istituzionale di promozione sportiva.
I premiati - Stella di bronzo ai delegati provinciali della FGI Rosanna Ripamonti e della Fijilkam Domenico Petti, per la lunga militanza prima da tecnici e formatori e poi nei ruoli dirigenziali. Nove le medaglie agli atleti in rappresentanza di otto diverse discipline (vela, pesca sportiva, volo a motore e aliante, nuoto, basket paralimpico, turismo equestre e armi sportive).
Il metallo più prezioso va a Francesco Mongelli, romano trapiantato a Viterbo, campione mondiale ORC e vincitore della temibile Sydney-Hobart su Mascalzone Latino. Argento al vicecampione iridato a squadre di long casting Angelo Ciacci; al campione di volo acrobatico in aliante Daniele Meloni e al campione europeo di monta da lavoro Paolo Sensi. Cinque le medaglie di bronzo, tra le quali spicca quella del tarquiniese Luca Mencarini, riconfermatosi campione italiano dei 200 dorso. A sfilare con lui due tiratori: Antonio Paioli, campione italiano di tiro di campagna e Luigi Silvestroni, campione italiano di tiro dinamico shotgun. Giuseppe Gatto, pilota ronciglionese che ha bissato il successo nel campionato volo a motore-velocità e Lorenza Spirito, una delle colonne della Nazionale Sordi di basket che ha conquistato uno storico terzo posto agli Europei di Salonicco, chiudono la lista dei premiati ma non la cerimonia, che ricorderà un grande protagonista dello sport viterbese scomparso poco tempo fa, il pilota automobilistico ed ex presidente del CONI Viterbo Massimo Natili. Prossimi appuntamenti il 12 dicembre con le benemerenze per la provincia di Roma e il 14 con quelle di Frosinone e Latina.

E’ alle battute finali il progetto che vede CONI e Regione, compagni di sport. Domani alle 14 presso la sezione femminile della casa circondariale ,di Rebibbia “G.Stefanini” si svolgerà il penultimo degli appuntamenti relativi all’iniziativa “Sport in carcere”. Ginnastica e atletica le discipline praticate da circa 50 detenute, coadiuvate da tecnici forniti dal CSI, mentre la prossima settimana sarà la casa circondariale di Latina a chiudere l’attività per il 2017.
Dopo il penale maschile della casa di reclusione di Pietralata, dopo la casa circondariale di Rieti e quelle di Viterbo-Mammagialla e Cassino, con Rebibbia femminile e Latina salgono a sei gli istituti di pena coinvolti nel progetto per un totale di circa 700 detenuti impegnati in otto discipline sportive (scacchi, tennis, pallavolo, atletica, pallacanestro, calcio, ginnastica, tennis tavolo). Per tutti loro è stata l’occasione di stare insieme seguendo regole chiare. Quando è stato richiesto, sono stati favoriti gli sport di gruppo, in grado di agevolare l’inclusione e il superamento delle barriere. “Lo sport è linguaggio universale anche dietro le sbarre, e spesso si rivela uno dei metodi migliori per ridurre i conflitti interpersonali. In molti finora ci hanno chiesto di ripetere l’esperienza. Per quanto ci riguarda, noi siamo pronti” ha dichiarato il presidente del CONI Lazio Riccardo Viola.

Sabato 2 dicembre si è svolta la festa di lancio del CENTRO CONI ROMA 1 presso il Parco del Foro Italico. Società presenti: Circolo Tennis FORO ITALICO, ASD MINNIE GYM e SS LAZIO RUGBY per un totale di circa 50 bambini di età compresa tra gli 8 e i 10 anni.
I bambini, come prevede il progetto, hanno ruotato sulle tre stazioni provando tutte le discipline, mentre i due docenti formatori regionali Marco Tamantini e Antonella Ferrari ne illustravano il funzionamento e le finalità ai genitori.
Le tre società, secondo quanto riportato nelle linee guida del progetto, inizieranno a collaborare tra loro per far sì che i piccoli atleti, facendo esperienze sportive nuove, aumentino il proprio bagaglio motorio.
PROGETTO CENTRO CONI - ORIENTAMENTO E AVVIAMENTO ALLO SPORT
Obiettivi del progetto:
- Educare ai corretti stili di vita
- allargare la base dei praticanti attraverso percorsi sportivi motivanti
- ampliare il bagaglio motorio dei nostri giovani per costruire un percorso che valorizzi il talento e contrasti l'abbandono
- orientare ed avviare alle attività sportive in modo corretto rispettando le fasi di crescita fisica e psichica dei giovani per uno sviluppo armonico

La squadra di fioretto delle Fiamme Gialle, formata dal Campione Olimpico individuale di Rio de Janeiro Daniele Garozzo, dai Campioni Olimpici a squadre di Londra 2012 Giorgio Avola e Valerio Aspromonte e dal giovane Guillaume Bianchi ha vinto, a Torino, la Coppa Europa per Club battendo in finale i russi del CSKA. Superata in scioltezza la fase dei gironi, del cammino verso la finale la squadra gialloverde ha avuto la meglio prima sui campioni d’Italia del C.S. Pisa (quarti di finale, 45 a 30 lo score) e, in semifinale, dei campioni di Francia del Melin Val de Seine (45 a 25). I russi hanno avuto ragione nei quarti degli slovacchi del Bratislava (45 a 28) e, in una accesa e combattuta semifinale, della Russia 2 per 45 a 43. La finale si è chiusa sul punteggio di 45 a 33 per le Fiamme Gialle. Già al primo assalto, terminato sul 5 a 2 sul grande Safin, Garozzo ha incanalato l’incontro sul giusto binario. I gialloverdi hanno vinto o pareggiato 8 assalti su 9 e hanno chiuso in bellezza con un fantastico Giorgio Avola che, dopo un impasse al secondo assalto contro il campione del mondo Zerebchenko (unico momento di equilibrio della gara), ha letteralmente dominato Safin con un definitivo 8 a 2 che ha sancito la vittoria della Coppa Europa per Club per le Fiamme Gialle.