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News
24 Marzo 2014

Coni Lazio. Con Roberta Bruni i "Valori" volano sempre più alti

Bella giornata di sport giovedì 13 marzo presso la scuola media “ G. Pepoli “ di Poggio Mirteto , che ha aderito all’iniziativa del CONI : “ I Valori dello sport -  Gli studenti incontrano i campioni “.

E in questo caso il “Campione “ scelto non poteva che essere lei : Roberta Bruni ,  Pluricampionessa Italiana e detentrice del record Italiano assoluto di salto con l’asta , che proprio in questa scuola ha mosso i primi passi da atleta partecipando ai Giochi Sportivi Studenteschi; un esempio lampante  dell’importanza della pratica dello sport a scuola ai fini della ricerca di nuovi talenti. Roberta è tornata con piacere nella sua scuola insieme alla sua ex professoressa di  Educazione Fisica Laura Spagnoli e al suo allenatore Riccardo Balloni, accolta con entusiasmo e curiosità dagli alunni delle classi terze che, esortati dalle  docenti di ED. Fisica Marina Marchetti e Antonella De Vito, hanno fatto delle ricerche e le hanno preparato un bellissimo cartellone che ripercorre la sua carriera sportiva  con foto, curiosità, interviste, biografia e risultati !

In apertura la prof.ssa Spagnoli ha raccontato il suo incontro con l’alunna, la scoperta delle sue non comuni capacità fisiche, la certezza di avere a che fare con un vero talento ed infine ha parlato di una strana coincidenza: verso la fine dell’anno scolastico fu distaccata per un mese  presso l’Ufficio scolastico provinciale  e come supplente fu nominato…il prof. Riccardo Balloni !

Il tecnico ha parlato diffusamente di Roberta come atleta, della sua evoluzione, della specialità e del grande lavoro ed impegno che richiede, dell’allenamento fisico e mentale di un’atleta di questo livello, di come è diventata una campionessa.

Poi Roberta, in modo spigliato e convincente, si è presentata e si è rivolta ai ragazzi come una sorella maggiore che ha creduto in un sogno e si è ritrovata atleta di livello internazionale, lei che in prima media non aveva mai visto un campo di atletica e non sapeva assolutamente  cosa fosse il salto con l’asta! I ragazzi hanno poi assistito  con grande interesse alla proiezione  dei salti record della Bruni nelle varie categorie e in importanti gare anche internazionali, commentati in maniera semplice e chiara dal prof. Balloni; quindi le hanno fatto molte domande, incuriositi soprattutto dalle sensazioni ed emozioni che  prova in quei momenti. Lei ha spiegato in modo molto maturo che comunque, oltre a vivere dei momenti meravigliosi di gioia e soddisfazione, lo sport le ha insegnato anche a reagire  alle delusioni e alle sconfitte.

Per finire, naturalmente, tutti hanno voluto fare delle foto ricordo  e le hanno chiesto  l’autografo , e le hanno promesso che se gareggerà al Golden Gala  saranno tutti lì a fare il tifo per lei !!

News
21 Marzo 2014

Coni Lazio. Valori mondiali con il beacher Francesco Giontella

L’IC di via Gentile ha vissuto una mattinata speciale grazie al due volte campione del Mondo di Beach Volley Francesco Giontella che ha raccontato una storia di vita e di sport piuttosto singolare. Romano purosangue, classe ’88, laureato in economia e commercio alla LUISS e già inserito nel mondo del lavoro, Francesco ha sbalordito tutti quando ha dichiarato che anche all’apice della carriera (il secondo mondiale U 21 lo ha vinto a soli diciotto anni!!), non ha mai pensato che lo sport potesse diventare una professione. “Lo sport è stata un’avventura straordinaria, ma quando ho pensato che avrei potuto giocare sino a 35 anni e anche di più, ho visto chiaro che volevo laurearmi, lavorare, farmi una famiglia molto prima di quell’età. E allora, prendendo una decisione difficile ma che ritenevo necessaria, ha smesso. Mi è costato moltissimo, ma nessun rimpianto. E guardate bene, io, come tanti altri atleti che conosco, riuscivo benissimo, magari con sacrificio, a conciliare studio e sport. Cosa che dovere fare anche voi. “Poi le domande. “Come hai cominciato?”, “Giocavo a pallavolo ed ero un eterno panchinaro perché ero scarso, ma d’estate giocavo sulla spiaggia e vedevo grandi miglioramenti, così ho cominciato a prenderla sul serio”. Quando sei arrivato in Nazionale?  “Abbastanza presto, ma con difficoltà, ero basso(190 cm!!) e il tecnico non mi vedeva, poi ha vinto la determinazione e l’affiatamento con i miei compagni, prima De Paola e poi Nicolai. Questi oggi è una dei più forti del mondo e ne sono felice”. Cosa hai provato nel vincere così giovane? “E’ stato fantastico, guardate le immagini che vi sto facendo vedere, potrete verificare che ero quasi impazzito, sono balzato in tribuna ad abbracciare tutti”. Cosa ha rappresentato per te il Beach Volley? “Ha costituito l’occasione di fare tante amicizie, giocare all’aria aperta, viaggiare, ma anche imparare a fare sacrifici, rinunciare a qualcosa, riprendere con la voglia di rifarsi dopo una delusione molto cocente come nel primo Mondiale disputato”. Durissimi quando un ragazzo gli ha chiesto del doping. “Condanna senza appello, è una violenza verso se stessi e un modo di barare non degno di un vero atleta”. E il bullismo? “Chi lo pratica dovrebbe provare una tristezza infinita. Non prendetevela mai con chi è più debole di voi. Pensate sempre “se dovesse succedere a me?”. Poi un’esortazione “Ragazzi, siate sempre voi stessi, fate sport e divertitevi, è la cosa più importante. Se non diventerete dei Campioni non fa nulla, esserlo  è solo una parentesi di pochi anni, piuttosto trasferite i suoi valori nella vita e vivrete alla grande”. Chiosa finale con un grazie. “Stamattina ho ricevuto tanti grazie, ma sono io che devo ringraziare il CONI per questa opportunità. Ho trovato dei ragazzi eccezionali, appassionati e pungenti con le loro domande. Se rimarrò a lavorare a Roma mi piacerebbe tornare, sono rimasto molto sorpreso di questo clima partecipativo e sono felice di essere stato con voi”. Presente il Delegato CONI di Roma Alessandro Fidotti e il Fiduciario del VII Municipio Nereo Benussi. Numerosissimi i docenti e gli alunni accompagnati dall’insegnante Mancini che ha organizzato l’incontro.

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19 Marzo 2014

Coni Lazio. I Magnifici 19 del Premio Coni Lazio 2013

Da oggi pubblicheremo il profilo dei premiati nel corso dell’evento svoltosi venerdì scorso alla Regione Lazio. I Migliori del 2013 per il Coni Regionale.

 

La Studentesca CARIRI di Rieti

Una storia che abbraccia un’intera città e si muove in controtendenza con la situazione generale dell’atletica nazionale quella della Studentesca Cariri di Rieti. Dal Campo Scuola, il Guidobaldi – ricorda Andrea Milardi, factotum della società e referente del Coni sul territorio – ci sono passati un po’ tutti. Questo spiega il legame che unisce la gente reatina a questo sport. Non si tratta di casualità, ma di un progetto cresciuto nel tempo e alimentato a suon di successi. Milardi a Rieti è sinonimo stesso di atletica, dal momento in cui Renato, imprenditore, a lungo braccio destro di Enrico Mattei all’Eni e fratello maggiore di Andrea, decise che doveva fare qualcosa di significativo per la sua città, anche sul piano sportivo. Così nel 1969 arrivò il primo contratto di sponsorizzazione per l’Atletica Rieti grazie all’Alco, e nel quinquennio successivo la società vinse praticamente tutto, sia a livello internazionale che all’interno dei nostri confini. Da Mennea a Fiasconaro fino a Howe, la vicenda umana e sportiva dell’atletica reatina si sviluppa e si consolida attraverso storie di grandi personaggi. Le figlie di Andrea, Chiara e Maria Vittoria, oggi allenano atleti come Chigbolu, Proietti e Bizzoni, tutti campioni italiani, lo sponsor dal 1977 si chiama Cassa di Risparmio di Rieti e la Studentesca nel 2013 ha ospitato una bellissima edizione dei Campionati Europei juniores. Ma i titoli vinti nel corso della scorsa stagione sono molti, e per questo l’appuntamento per festeggiarli tutti è per l’11 aprile al Teatro Flavio Vespasiano.

(nella foto da sin: Il Presidente della Studentesca Paolo Angelini, l’Assessore reatino Diego Di Paolo, il Vicepresidente del Coni Lazio Umberto Soldatelli, l’atleta Maria Benedicta Chigbolu e Cristina Chiuso) 1 continua

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19 Marzo 2014

Coni Lazio. Alessia Pieretti, Lady Oscar dei Valori nello Sport

Se dici a giovanissimi di dodici o tredici anni che a ispirare la tua carriera di sportiva di livello internazionale ci ha pensato un cartoon, nella fattispecie la famosa Lady Oscar che sapeva cavalcare, correre, tirare di spada nella Francia del ‘700, il fatidico ghiaccio si rompe all’istante, stabilendo un filo diretto immediato, fatto di simpatia e di emozione. E’ accaduto a Moricone, sezione distaccata della SMS di Montelibretti, dove Alessia Pieretti, per diciotto anni azzurra del Pentathlon moderno, è stata protagonista del tradizionale incontro con gli studenti nell’ambito del progetto del CONI Lazio I VALORI NELLO SPORT. Dopo il saluto del Delegato Provinciale di Roma Alessandro Fidotti accompagnato dal fiduciario Marco Raspa, Alessia ha raccontato la sua carriera inseguendo il filo dei ricordi e proiettando immagini significative e spettacolari. “Ho fatto dei sacrifici, ma sempre inseguendo il mio sogno di bambina”, ha esordito Alessia, “ e questo mi ha fatto superare ogni ostacolo, anche le sconfitte più amare”. “I miei primi eroi, insieme a Lady Oscar, sono stati i miei fratelli, entrambi sportivi di razza. La famiglia è stata importante, così come gli allenatori che ho avuto. Ho fatto spesso i conti con me stessa e ogni volta che ho pensato di smettere ho ricominciato più determinata di prima. Ho avuta la costanza di fare sport ad alto livello e studiare contemporaneamente. E’ stata una fortuna, perché i riflettori sull’atleta prima o poi si spengono, certo, rimangono gli insegnamenti dello sport ma resta soprattutto la persona che deve affrontare la vita con il bagaglio che si è procurato”. Sollecitata dalle tante domande dei ragazzi, Alessia ha spaziato a lungo anche sugli aspetti negativi del doping e del bullismo, della diversità e della salute, ricordando sempre che lo sport è soprattutto divertimento e che se tutti non diventano campioni, pazienza, resta in ognuno la soddisfazione di aver imparato tante cose. Il rispetto delle regole e per gli altri, l’integrità morale, la voglia di migliorarsi. Foto finale di gruppo con i ragazzi e con le docenti Laura Bellagamba e Mariagrazia Tonetto. Su sollecitazione del Delegato una promessa finale dei ragazzi “vogliamo essere protagonisti alla prossima edizione di Emozione Olimpico”. Applausi.

News
17 Marzo 2014

Coni Lazio. Consegnati alla Regione i Premi Coni Lazio 2013

Una grande partecipazione ha fatto da cornice alla prima edizione dei Premi Coni Lazio, consegnati venerdi scorso alla Regione. In una sala Tevere ai limiti della sua capacità, il presidente Nicola Zingaretti e il presidente Riccardo Viola, insieme ai vice presidenti del Coni Lazio Gianni Biondi e Umberto Soldatelli e a Roberto Tavani, della segreteria politica della Regione, hanno accolto i presenti. “Dopo dieci anni di manifestazioni incentrate sul territorio della provincia di Roma – ha esordito Viola – siamo felici di ritrovare l’ospitalità del presidente Zingaretti nel momento in cui abbiamo allargato i nostri orizzonti all’intera regione.” E ancora. “Lo sport deve essere soprattutto unione e condivisione di valori, il mezzo con cui superare steccati e ideologie. Stasera in questa sala si dà conto delle eccellenze del 2013 e, per quanto potrebbe non venire del tutto naturale per chi ha una storia come la mia, sono felice di consegnare il riconoscimento nelle mani di Candreva, per la sua straordinaria stagione, per la lealtà di atleta e la sua voglia di migliorarsi.” Visibilmente soddisfatto il padrone di casa, on. Nicola Zingaretti, che ha voluto sottolineare il ruolo dell’istituzione regionale in abito sportivo: “Siamo vicini senza essere ingombranti. Una presenza non invadente, visibile quando necessario, ma soprattutto concreta. 20 milionio di euro in tre anni destinati alla sicurezza dell'impiantistica sportiva e al sostegno di quella di base, 4 mln per il 2014, 10 mln per il 2015 e 6 mln per il 2016 messi a disposizione dello sport, che a livello associazionistico verrà sostenuto con uno stanziamento di 550 mila euro già la prossima settimana. Lo sport per noi rimane uno straordinario antidoto all’esclusione sociale e all’emarginazione.”

Un antidoto che ha funzionato benissimo per i Bisonti, rugbisti-detenuti del carcere di massima sicurezza di Frosinone. La loro storia di riscatto ha già fatto il giro del web. Tra i più acclamati, la motociclista Letizia Marchetti, finita di recente agli onori delle cronache per la sua esclusione da alcune competizioni per un “cavillo” legato al regolamento, ma in realtà invisa a troppi colleghi maschi, che la ritengono troppo veloce. L’alpinista di Sezze Daniele Nardi, piccolo grande uomo degli ottomila himalayani, che quando non scala le vette più alte del mondo insegna ai giovani delle sue parti ad arrampicare. La Studentesca Cariri di Rieti, che in controtendenza con i risultati dell’atletica azzurra internazionale, ha sfornato un 2013 con i fiocchi tra organizzazioni di grandi eventi e la cura di un vivaio inesauribile, in grado di regalare soddisfazioni continue a una città che giustamente la considera patrimonio ineludibile. E poi i titoli arrivati grazie al cricket, al football americano e al softball, che hanno spedito Roma sul tetto d’Italia e d’Europa in discipline non proprio comuni, a dimostrazione dell’eclettismo sportivo della Capitale. Dai prodigi del giovane Paratore, astro nascente del golf a quelli di uno che ragazzino non lo è più da un pezzo come il pallanuotista Vittorioso, il quale però dalle piscine non intende uscire, almeno finché si divertirà. Insomma, una festa per tutti, per cui potrebbero valere come “chiusa” le parole dell’ex ciclista Filippo Simeoni, prima esiliato e poi dimenticato dopo la denuncia delle pratiche illegali nel clan di Armstrong. “E’ la prima volta che ricevo un premio così importante e che sento questa vicinanza. Grazie”. (foto Tedeschi- il tavolo dei relatori, da sin. Gianni Biondi, Nicola Zingaretti, Riccardo Viola, Umberto Soldatelli, Roberto Tavani)

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